Demons

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Ho scritto questo capitolo di getto, basandomi sulla canzone "demons" degli Imagine Dragons. Buona lettura!




Nico Di Angelo era un ragazzo di ventidue anni.
Si era lasciato 2 anni prima con Will Solace.

"Non vorrei, ma mi manca tanto" pensò il ragazzo amaramente.

Doveva prendere l'autobus.

Si sedette su una sedia di plastica blu.
"Blu non è il mio tipo" si disse, sorridendo leggermente.

Si mise gli auricolari e scelse la sua playlist preferita.

When the days are cold
And the cards all fold
And the saints we see
Are all made of gold

I suoi giorni? Si, erano freddi, da quando se n'era andato il suo Sunshine.

Senza neanche accorgersene, si mise a canticchiare.

Sentì qualcuno sedersi accanto a lui. Non si girò, non gli importava.

"When your dreams they fail
And the ones we hail
Are the worst of all
And the blood's run stale"

Il ragazzo vicino a Nico si mise a cantare.

I wanna hide the truth, I wanna shelter you
But with the beast inside
There's nowhere we can hide
No matter what we breed
We still are made of greed
This is my kingdom come
This is my kingdom come"

Nico si accorse di conoscere benissimo quella voce, ma non smise di cantare.

"When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide
It's where my demons hide
Don't get too close
It's dark inside
It's where my demons hide"

La voce continuò per Nico.

"It's where my demons hide"

A quel punto, Nico si girò, trovandosi faccia a faccia con Will Solace.

<Mi dispiace> Disse Will con un sussurro.
<Se mi dai una seconda possibilità...>

<Fammici pensare.> Rispose Di Angelo.
<Ti ho visto baciarti con Stephanie>
Will fece per interromperlo, ma Nico continuò imperterrito.

<Non ti sei sottratto al bacio>

<Lei... Lei... Lei aveva capito...> Disse Solace, con un tuffo al cuore.

<Mi ha detto che non voleva nulla, se non un bacio. Altrimenti avrebbe fatto coming out al posto nostro.> Will a questo punto aveva le lacrime agli occhi.

Nico aveva gli occhi lucidi. <Mi dispiace essere scappato... Avrei dovuto parlarti, e avremmo risolto molto prima... Mi dispiace, piccolo mio>

Will gli prese il volto fra le mani e lo baciò. Quando si staccarono, l'autobus era ormai arrivato.

<Devi andare a scuola, giusto?> Gli disse Will.

<In teoria si ma un giorno in meno non fa male a nessuno... Giusto?>

<Giustissimo.>

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