Mia madre è arrivata in Inghilterra quando era ancora una giovane e bellissima donna. Non che ora non lo sia più, non fraintendetemi. Aveva trentadue anni, mentre io ero solo un vago sogno. Lei aveva sempre voluto una figlia. Aveva sempre sognato di averla, e ora che il suo lavoro le assicurava un po' di stabilità poteva essere il momento giusto. Il problema era trovare l'uomo giusto.
Era una notte di novembre quando quel sogno iniziò a concepirsi effettivamente. Due mesi dopo l'uomo, che a quanto pare non era quello giusto, la abbandonò. Aveva scoperto che lei era incinta e lui non era pronto. Non gliene feci mai una colpa.
Sette mesi dopo nacqui, occhi d'ambra e capelli castani, proprio come la madre. Lei ormai viveva in Inghilterra da un anno. Il suo lavoro le dava abbastanza soldi da vivere una vita piena, altroché. Nacqui benestante ma non viziata. Lei poté chiedere la cittadinanza pochi anni dopo, la nonna era nata lì e un tempo era molto più facile la storia. Veniva dall'Italia ed eravamo ancora parte dell'Unione Europea.
Io sono nata inglese. Ero nata lì e avevo antenati inglesi perciò non mi sono mai sentita neanche un po' Italiana. Non conoscevo lingua, tradizioni, cultura, beh a parte Dante Alighieri. Mi ha fatto dannare alle medie. Aveva fatto dannare un po' tutti noi.
Tutti noi a parte Tom Holland. Alunno modello da sempre, Tom Holland aveva un lavoro da quando era alto un metro e un tappo. Gli insegnati lo guardavano fascinate dalla sua intelligenza, le alunne dalla sua bellezza. Io ero la sua vicina di casa e figlia di un'amica di famiglia, perciò alla scuola media le ragazze mi lanciavano occhiatacce invidiose. Era mio amico certo, ma la verità era che lo vedevo a scuola, dopodiché ci perdevamo completamente ognuno nella sua casa, ognuno nella sua camera, a guardare dalla finestra l'erba del vicino. E si sa che l'erba del vicino è sempre la più verde.
Col tempo però stavamo diventando sempre più inseparabili. Entrambi avevamo iniziato una carriera come attori e ce la stavamo cavando.
Era il 2009 quando ebbi il mio primo lavoro di rilevanza.
"Sono stata presa! Sono stata presa!" urlai saltellando per la cucina. Il mio sogno si stava per avverare.
Ero stata scelta per interpretare Sophia Stark in Iron Man 2. Avevo dodici anni e avrei dovuto interpretare una bambina di dieci. Fare parte di un film Marvel in cui recitavano anche Robert DJ, Scarlett Johansson e Gwyneth Paltrow non era cosa da poco. Nel curriculum avrebbe fatto un figurone ed aiutò non poco ad ottenere diverse parti, importanti o meno, in moltissimi film e serie TV.
"Grandioso! Dove saranno le riprese?" mi chiese mia madre dal divano. "Principato di Monaco e California per ora. Dovrei essere a New York per partire fra un paio di settimane."
"Oh, andrai da sola?" la sua faccia era un po' spaventata, non avevo mai affrontato un viaggio così lungo da sola.
"Si, tranquilla, mi divertirò. In più ti chiamerò tutti i giorni." la rassicurai. Effettivamente fu così. Inoltre veniva a trovarmi praticamente tutte le settimane. Mi aveva affidata al cast e allo staff il resto del tempo. Questo lavoro cambiò la mia vita.
Quell'anno iniziai a prendere delle lezioni private, andare a scuola era ormai diventato insostenibile. Fu l'inizio della mia carriera nel Marvel Cinematic Universe. Tom aveva trovato anche lui un bel lavoro, faceva parte del cast di un film, ma ormai è passato tanto tempo dall'ultima volta che lo vidi.
Ci lasciammo con la promessa di videochiamarci sempre, tutti i giorni. Per un po' durò, ma passarono pochi mesi poi finirono tutti i contatti.
Ora stiamo iniziando le riprese di Captain America: Civil War. Lo staff va e viene indaffarato, e noi attori stiamo chiacchierando sulle sedie.
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London, dear London [prossimamente]
Fanfiction[in pausa] Emma Davis, attrice londinese, venne scelta all'età di quattordici anni, nel lontano 2009, per unirsi nel cast Marvel di Iron Man 2. A quei tempi lei era una normale studentessa che frequentava le medie. Abitava a Londra e il suo vicino e...