"Okay Mason, ora prova tu" disse Rose, indicando il fiore bianco di fronte a noi.
Mason alzò il braccio puntando il palmo della mano verso la pianta, la gemma al suo petto si illuminò di azzurro; ogni Ferio ha una gemma nel petto dalla nascita, che quando mettiamo in azione i nostri poteri, si illumina di un determinato colore, che è lo stesso per tutta la vita.Il suo sguardo concentrato stava puntando sulla pianta, che adesso fluttuava a qualche metro dal terreno, nel quale aveva lasciato un solco, con tanto di radici.
"Mason, arrivano dei Keroviani" dissi, e lui, dopo aver abbassato velocemente il braccio, fece tornare il fiore nel terreno, come se non lo avesse mai estratto.
I Keroviani ci oltrepassarono senza degnarci di uno sguardo, e una volta sicuri di non essere più nel loro campo visivo, riprendemmo l'allenamento.
"Okay, tocca a me" dissi eccitata, concentrandomi sul da farsi. Ero un po' in ansia, ma cercai subito il quarzo rosa nella mia tasca e questo mi fece già sentire meglio.
Lo avevo già fatto prima, ma ogni volta usare la mia magia da Ferio mi richiedeva molta concentrazione, e mi trasmetteva sempre sensazioni bellissime; adoravo esercitarmi, e oggi mi sentivo particolarmente incline ad usare la magia. Mi concentrai sullo stesso fiore che fino a pochi secondi fa Mason aveva fatto fluttuare, e alzai il braccio nella sua direzione. La gemma sul mio petto si illuminò di viola, e lentamente estrassi il fiore dal terreno. Lo sollevai a qualche metro da terra; mi sentivo benissimo, e al pieno della mia forza magica, così decisi di osare, e provai il trucchetto che ci aveva fatto vedere Rose qualche giorno prima. Mi focalizzai sul trasformare i petali da bianchi a viola; vidi le punte scurirsi, e mi concentrai ancora di più per renderle del tutto colorate, ma a un certo punto il potere che fino a un attimo prima sentivo scaturire dentro di me, sotto il mio controllo, esplose, e mi sentii come se la mia magia avesse vita propria, come se distruggesse gli argini dentro i quali la costringevo a stare, per poi uscire di getto. Avvertii un filamento magico uscirmi dal palmo, visibile agli occhi dei Ferio, magia che si buttò sul fiore che fino a pochi attimi fa stavo controllando, per bruciarlo completamente, facendo ricadere le ceneri sull'erba. Caddi all'indietro, la mia gemma si spense di colpo, non dolcemente come aveva fatto tutte le altre volte che avevo interrotto la mia magia, e potei giurare di aver visto spegnersi non la luce viola a me tanto familiare, ma una luce nera, scura, che trasmetteva il nulla e il tutto, terrificante e affascinante al tempo stesso.
Respirai affannosamente stesa a terra appoggiata sui gomiti, e Rose e Mason, visibilmente sconvolti, mi si avvicinarono preoccupati.
"Lily stai bene?" mi chiese Mason aiutandomi a rialzare.
"La tua gemma" Rose me la stava guardando, molto allarmata.
"Rosy, cosa aveva la mia gemma?" le chiesi, sperando di aver visto male.
"E' diventata nera. Non ho mai visto una cosa del genere" ora stavo tremando. Avevo paura. Il nero, lo scuro in generale, mi aveva sempre terrozzita, e il non sapere, soprattutto una cosa che mi riguardava, mi mandava fuori di testa.
"Andiamo a casa" disse Mason con tono deciso; voleva rassicurarmi, aveva visto come stavo reagendo, aveva capito che ero spaventata, e gliene ero tanto grata.
Mi mise un braccio intorno alla vita, e ci incamminammo attraverso il bosco, con Rose, la mia migliore amica, davanti a noi, a sventolare la sua chioma bionda, sotto la quale il suo cervello stava cercando, ne ero sicura, una risposta a ciò che era appena accaduto.
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I segreti delle stelle
FantasyLeila Copson, una ragazza 16enne, deve iniziare il primo anno all'accademia di Grendasia. E' il primo passo nel Mondo Nascosto, che affronterà insieme ai suoi due migliori amici. Il padre meraviglioso, la madre che è morta quando lei era piccola, ma...