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Si sentiva una persona orribile.
Scese dal letto, raccogliendo velocemente i suoi vestiti e indossandoli, per non rimanere nuda, quindi vulnerabile in qualche modo, in quella situazione.
< Ecco cosa non andava.. Da quanto? >
< Cosa? >
< Da quanto scopate? >
< Non abbiamo mai fatto sesso >
< Sei una bugiarda, una lurida puttana bugiarda >
urlò Dean, rosso in volto, con gli occhi che quasi gli uscivano dalle orbite.
< Ammettilo. Ti è piaciuto immaginare che in realtà quello che baciavi, quello che adesso hai scopato in realtà era un altro, e proprio quello! >
< No Daen non è così.. >
< Ah no? non è così? E allora dimmi, quanto ha fatto male il cuore in frantumi quando prima hai visto quella al posto tuo? Eh? >
Chiese con rabbia, stringendole la faccia con una mano
< E dimmi, fa più male il cuore rotto o questo? >
Chiese, dandole uno schiaffo, con tutta la forza che in quel momento aveva.
Rimbombò.
Lo schiocco rimbombò in quell'aria notturna.
All'improvviso era come se non esistessero più rumori, se non quello prodotto da quello schiaffo.
La guancia era come anestetizzata, tanto che quando poi il ragazzo tornò a premere con la mano sulla sua faccia, quasi non percepiva il contatto.
< Io te l'ho chiesto, ma già lo sapevo, io l'ho sempre saputo. Mi sarei dovuto tenere ben lontano da una ragazzina snob e viziata come te, mi sarei dovuto immaginare che avevi il culo aperto per tutti i cazzi >
Concluse così, spingendola sul letto e, come se non bastasse, sputandole addosso, prima di uscire dalla stanza, sbattendo la porta.
Si sentiva morire, tremava tutta, ma nonostante ciò trovò la forza di prendere il telefono e chiamare Luisa che, non appena rispondendo sentì la voce rotta della sua amica che le chiedeva di andare urgentemente da lei, non se lo fece ripetere due volte. Corse.
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Prima di tutto Celine pianse.
Pianse come non faceva da tanto tempo.
Era un pianto liberatorio da tutto quel casino combinato, e che si era tenuta dentro, ma era anche un pianto di sfogo per quello che era appena successo.Piangeva perché non aveva trovato il coraggio di lasciare Daen.
Piangeva perché in realtà Edward le piaceva più di quanto lei stessa immaginava.
Piangeva perché aveva messo le corna al suo ragazzo, consapevole che probabilmente lo avrebbe fatto e rifatto anche in altre mille vite.
Piangeva perché Edward ora aveva un'altra e di lei non ne voleva più sapere.
Piangeva perché aveva rovinato la sua relazione, addirittura dicendo il nome di un altro al posto di quello che ormai poteva chiamare ex.
Piangeva per il dolore, perché parlava tanto di essere forte e di non dover rimanere mai fermi davanti a un qualsiasi atto di violenza, ma intanto quello schiaffo e quelle spinte, il tutto sommato alle urla, sembravano averla trapassata.
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STELLE INFINITESIMALI - le contiamo? || E.A.
Teen Fiction'' È che se tu fossi una stella, mi piacerebbe giocare a nascondino tutte le notti con il cielo per cercarti.'' Le stelle muoiono, e se qualcuno fosse capace di farle rinascere? Una storia in cui Celine, ormai spenta, troverà il nucl...