XIV

0 0 0
                                    

               . ⋅ ˚̣- : ✧ : - ⭒ ⊹ ⭒ - : ✧ : -˚̣⋅ .

Mancava poco all'ultimo esame prima delle vacanze, tre giorni. Gli stessi passati anche da quella brutta serata.
Celine non usciva più di tanto dalla stanza, la faccia si era finita di gonfiare, ma cercava di non darci troppo peso, era normale considerando la forte botta che aveva avuto.
Aveva studiato tutto per l'esame, le mancava solo qualche approfondimento che una sua compagna di corso, con la quale aveva scambiato solo qualche parolina, gentilmente le avrebbe dato.
Proprio in quel momento, infatti, bussarono alla porta e si stupì per la velocità di quella ragazza, considerando che la lezione di italiano era terminata da mezz'ora e sicuramente, o almeno lei lo avrebbe fatto, si voleva prendere una pausa.

Si alzò il cappuccio della felpa, siccome era totalmente struccata e l'unica a sapere di tutto l'accaduto rimaneva Luise; l'occhio gonfio e con un forte lividore si vedeva, ma avrebbe detto che era una reazione allergica a qualche cosmetico, in caso di domande.

Aprì la porta, ma, purtroppo, non c'era la sua compagna lì sull'uscio, almeno che essa non si fosse tramutata nella persona che meno avrebbe voluto vedere in quel momento.

< Che ci fai qui? >

< Perché non stai venendo più ai corsi? >

chiese Edward, entrando in camera e chiudendo la porta.

< L'ho detto non mi sto sentendo molto bene in questi giorni, ma ne sto approfittando per studiare. Stavo aspettando Hanna che mi portasse gli appunti >

Ma in realtà fu il ragazzo in quel momento a poggiarli sulla scrivania, continuando a guardarla, per poi avvicinarsi di più.

< Che c'è? >

< Che hai fatto sull'occhio? >

< Nulla. >

< Non dirmi cazzate. >

< Una reazione allergica, probabilmente al mascara o alla colla per ciglia finte, non so... >

Ma le abbassò il cappuccio e di istinto, abbassò la testa, chiudendo gli occhi.

< Questo è tutto dovuto al mascara? pensi di prendermi per il culo? >

Disse Edward, alzando forse un po' troppo i toni, infatti, alla mancata risposta della ragazza, se ne rese conto, iniziando a fare respiri lenti e profondi.
Le alzò il mento con le dita, delicatamente.

< Guardami negli occhi. Mi dici chi è stato? >

< Cosa ti interessa.. >

< Cosa mi interessa? Celine, lo sai cosa ho fatto in secondo superiore. Tu ora sei come quella ragazza, esattamente, e spero solo che non sia stato chi immagino. >

< Io essere come quella ragazza? Intanto già dal giorno dopo che ci è stato tutto avevi un'altra. >

< Ma cosa c'entra questo?! >

< C'entra perché non valgo nulla per te, ecco cosa c'entra. Altrimenti non avevi già un'altra, e chissà quante altre. Ora ci penso e mi rendo conto che non potrei mai fidarmi di te, perché senza nemmeno sapere se lo avessi lasciato o meno tu immediatamente ti sei messo con un'altra. >

< Infatti non vi siete lasciati, quindi la mia scelta è stata giusta. >

< È da tre giorni che in realtà ci siamo lasciati >

< È stato lui? >

Non rispose.

< Celine, te lo chiedo perfavore, io so che è stato lui, ma ho bisogno che me lo dica tu insieme alla motivazione, non che qualcosa possa giustificarlo >

STELLE INFINITESIMALI - le contiamo?  || E.A.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora