Amicizia

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Avevo acquistato il biglietto per il ritorno per il giorno successivo.
Potevo quindi rimanere ancora qualche ora a perdermi con lo sguardo in quel paesaggio mozzafiato e lasciare che la brezza marina mi accarezzasse il volto e i capelli. Quel lieve rumore delle onde che si infrangevano sulla spiaggia riusciva a calmarmi; e in quel momento dovevo necessariamente trovare la calma e la tranquillità.
Chiamo Beppe. Se venisse a sapere che sono venuta a Napoli senza nemmeno passare a salutarlo ci rimarrebbe male.
Mi dice che ha solo 20 minuti, poi deve andare in IPM. Ci incontriamo sul lungomare.
Lui è sorpreso, non si aspettava di rivedermi qui. Poi gli spiego il motivo della mia capatina a Napoli e lui quasi disperato dice "Ma io cosa devo fare con voi due?".
Mi racconta ciò che era accaduto quando Massimo era tornato in IPM da Ancona. "Ho chiesto a Pino e Carmine di fingere di aver litigato fino a prendersi a calci e pugni, ma non siamo stati per nulla credibili. Non potevo averlo fatto venire da Ancona per quella sciocchezza, così alla fine ho ceduto e ho provato a fargli capire che il suo posto nel mondo era questo. Ed in quell'istante ha intuito che io fossi stato un tuo complice e ha cominciato ad urlarmi contro e scaraventare a terra qualunque cosa gli fosse davanti."
Ecco, avevo combinato un altro guaio: avevo perfino fatto litigare Beppe e Massimo. L'amicizia e la complicità del Comandante e di quell'educatore erano fondamentali per l'IPM di Napoli.
Beppe mi tranquillizza, dicendomi che qualche giorno dopo Massimo aveva sbollito tutta la rabbia, avevano parlato e si era convinto che fosse giusto e doveroso accettare la mia scelta, anche se sofferta.
Poi gli accenno quanto avevo visto poco prima. Lui rimane sbalordito. "Ma cosa stai dicendo? Massimo odia la nuova Direttrice, non esiste giorno in cui non discutono o litigano".
"Beh, anche io vi stavo antipatica all'inizio".
"No, Paola. Sofia e nessun altro riuscirà mai a essere quello che tu sei stata per questo istituto. Non te lo dimenticare, mai."
Beppe è un uomo buono, dal cuore grande e la sua spontaneità a volte lo rende così buffo. Tutti dovrebbero avere un amico come lui.

A vita è n'araputa 'e fenestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora