IL GIRATEMPO DI HERMIONE
La loro ultima speranza era svanita.
"Quello che ci occorre" disse Silente con calma, lo sguardo azzurro che si spostava da Harry a Hermione, "è più tempo".
"Ma..." esordì Hermione, ma poi sgranò gli occhi. "OH!".
"Ora, attenzione" disse Silente, parlando molto piano e scandendo bene le parole, "Sirius è chiuso nell'ufficio del professor Vitiois al settimo piano, la tredicesima finestra della Torre Ovest. Se tutto va bene, riuscirete a salvare più di una vita innocente, stanotte. Ma ricordate tutti e due che non dovete farvi vedere. Signorina Granger, tu conosci la legge... sai qual è la posta in gioco... non-dovete-farvi-vedere...".
Harry non aveva idea di che cosa stesse succedendo. Silente si voltò e guardò verso di loro mentre si avviava verso la porta.
"Vi chiuderò dentro. Ora" e consultò l'orologio, "è mezzanotte meno cinque. Signorina Granger, tre giri dovrebbero bastare. Buona fortuna".
"Buona fortuna?" ripeté Harry, mentre la porta si chiudeva dietro Silente. "Tre giri? Di che cosa sta parlando? Che cosa dovremmo fare?".
Hermione stava trafficando con il colletto dell'abito, da cui estrasse una catena d'oro molto lunga e sottile.
"Harry, vieni qui" disse in tono febbrile. "Presto!".
Harry avanzò verso di lei, perplesso. Hermione teneva la catena tesa davanti a sé ed Harry vide penzolare una piccola clessidra scintillante.
"Vieni qui...".
Hermione passò la catena anche attorno al collo di Harry. "Sei pronto?" disse in un soffio.
"Che cosa succede?" chiese Harry, completamente smarrito, ma Hermione cominciò a far girare la clessidra, una, due, tre volte.
Il buio si dissolse ed Harry ebbe la sensazione di volare all'indietro, a grandissima velocità. Un turbine velocissimo di colori e forme gli sfrecciò accanto, le orecchie gli pusavano, cercò di gridare ma non riuscì a sentire la propria voce...
E poi avvertì di nuovo il terreno sotto i piedi, e tutto tornò a fuoco.
Si trovava in un'enorme valle, in una vasta pianura ricoperta di fiori. Hermione, a pochi passi da lui, si teneva la testa tra le mani e ripeteva scoraggiata "non capisco... com'è potuto accadere?".
Harry era spaventato: cos'era successo? dove si trovavano? perchè nessuno lo ascoltava?
Traballante e indeciso si diresse verso la sua amica, le mani tremanti attorno alla clessidra luminosa che fino a pochi minuti prima non aveva fatto altro che girare.
"Hermione..." le disse, appoggiandole una mano sulla spalla, "cos... cos'è quell'aggeggio che hai al collo?".
La sua amica, ancora scossa e con i capelli più scompigliati del solito, alzò lo sguardo e prese a fissarlo dritto negli occhi. "E' un giratempo" gli rispose, come se avere un giracoso attorno al collo fosse stato come avere una bacchetta magica nella tasca della divisa.
"Un gira... che?" le chiese infatti, sempre più stupito.
Per tutta risposta Hermione sbuffò cominciando a girare in tondo e a ripetersi cose come "non avevo mai letto niente sull'argomento..." e "non credevo fosse possibile...".
"Cosa non credevi fosse possibile?" le domandò Harry dopo un po', cominciando a scaldarsi. "Mi dici che diamine sta succedendo?".
Riprendendosi la testa fra le mani, Hermione cominciò a camminare velocemente verso un enorme masso ricoperto di muschio ed Harry si mise a seguirla, bisognoso di risposte: in meno di cinque minuti Sirius sarebbe stato baciato dai dissennatori, sarebbe stato prosciugato della sua anima. Harry non se la sarebbe mai perdonata la "morte" del suo padrino appena ritrovato, che solo poche ore prima gli aveva promesso che un giorno avrebbero vissuto insieme, in una vera casa, come una vera famiglia. No, non poteva lasciare che ciò accadesse. Eppure in quel momento si trovava lì, in un paesaggio da sogno ad inseguire la sua migliore amica ed il suo gioiellino che faceva magie.
Si accorse solo in un secondo momento che si era fermato a fissare il vuoto e che Hermione non era più davanti a lui. Harry si guardò intorno, improvvisamente spaventato, ma il sollievo alla vista del cespuglio di capelli della sua amica in cima al grosso masso che aveva davanti gli fece tornare il battito cardiaco ad un ritmo regolare, o quasi - non aveva ancora capito cosa fosse successo - .
Come attirato da una forza oscura, cominciò ad arrampicarsi lungo la roccia, rischiando più e più volte di cadere e di dover ricominciare da capo la scalinata. Una volta raggiunta la vetta trovò Hermione accovacciata attorno alle sue gambe, i singhiozzi udibili anche da lontano.
"Hermione!" urlò Harry nel mentre che la raggiungeva a passi veloci, "perché piangi? cosa ti è successo?, ti sei fatta male?" ma lei sembrava non sentirlo e continuava a singhiozzare sempre più forte.
Spaventato e colto di sorpresa Harry cominciò a guardarsi intorno in cerca di qualcosa, di un qualsiasi cosa che avrebbe potuto aiutarlo e dopo pochi istanti la consapevolezza di aver lasciato indietro un amico lo pervase: Ron era rimasto sul letto dell'infermeria, da Madama Chips.
"È... è per Ron?" tentò quindi di chiedere a Hermione, abbracciandola da dietro per quel poco che riusciva.
Lei alzò la testa e, come presa da un attacco di panico, cominciò a piangere ancora più forte, tentando di parlare tra un singhiozzo e l'altro.
"Ehi, calmati" le disse Harry dolcemente dandole qualche pacca sulla spalla ogni tanto, "lui ci raggiungerà più tardi, no?" ma il dito di Hermione puntato verso le montagne lo distrasse da ogni pensiero rivolto al suo amico: era il paesaggio all'interno del quale si trovava la sua scuola, l'avrebbe riconosciuto tra mille. Eppure c'era qualcosa che non andava...
"Hermione..." tentò di parlare, ma un bruciore improvviso alla gola gli impedì di aggiungere anche solo una parola: vicino al lago, Hogwarts non c'era più.
[ SPAZIO AUTRICE ]
Zan zan zaaaan!!
No serio: cos'è successo a Harry ed Hermione? Dove sono finiti? Come faranno a riportare Ron da loro? Scoprirete questo è altro nella prossima puntata di... No, Maria, io esco.
Scherzi a parte, spero che questo primo capitolo vi abbia un pó incuriosite/i. Se è così vi raccomando: votate, commentate, datemi consigli, idee e (please) followatemi!!
Alla prossima!!
_hosceltodivolare_
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Harry Potter ed il tempo perduto
Random"... ma quindi dove siamo?" chiese di nuovo Harry con cautela. "Ti ho detto che non ne sono sicura" ribadì secca Hermione, ma dopo pochi istanti la sua espressione divenne preoccupata ed il suo sguardo incrociò quello del suo amico. "Temo" aggiunse...