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Arrivammo tutti e quattro a terra e continuammo. Dovevamo andare dove c'era un albero, rispondere a un quiz e affrontare degli strani animali che poi ci portarono in volo alla sede effettiva dell'esame. Ci diedero dei numeri io ero il 154 e poi dovevamo aspettare in una sala, nel frattempo ero lì che parlavo con gli altri tre quando ad un certo punto un tizio si avvicinò a noi con delle lattine

Tompa: ehi ciao ragazzi io sono Tompa e questa è la 36esima volta che ripeto l'esame hunter, per caso volete un po' da bere così sarete più freschi

TN: perché ci offri da bere?

Tompa: beh perché bisogna darsi una mano

TN: l'ultima volta che ho accettato da qualcuno di cui non mi fidavo qualcosa da bere era avvelenato, mi sa che salto

Gon: io ne vorrei una

Appena la bevette sputò il contenuto dicendo che faceva schifo

TN: Leorio Kurapika non bevete sta cosa, perché secondo voi continua a ripetere l'esame? Probabilmente perché il suo obiettivo è di non fare passare l'esame ai novellini come noi

Tompa: eh che cosa stai dicendo non è vero

TN: si vede lontano un miglia che stai mentendo sparisci.

A un certo punto vidi un uomo che aveva per sbaglio urtato un tizio con degli strani aghi in testa venir schiacciato e li lo vidi, il numero 44 un ragazzo con i capelli rossi, vestito tipo da mago. Era forte lo potevo percepire, per la prima volta dopo tantissimo tempo sentì un brivido lungo la schiena, avevo paura. Quella sensazione non mi dispiaceva anzi mi piaceva, avevo tanta voglia di andare lì e combatterlo ma sarei sicuramente morta quindi non lo feci.

Leorio: quel tipo è spaventoso

TN: già

Kurapika: TN stai bene? I tuoi occhi, è come se avessi visto l'ispirazione

Mi girai per guardarlo

TN: si tutto a posto

Non nascondo che quel tizio mi ispirava tantissimo proprio per la paura che mi faceva, non volevo farmi rubare la mia libertà da nessuno quindi dovevo chiedergli di diventare tipo il mio maestro.
Successivamente Tompa disse che lui era Hisoka e che l'anno precedente era stato bocciato perché aveva ucciso un istruttore.
Finalmente arrivò l'istruttore a dirci che dovevamo seguirlo e allora tutti lo seguimmo ma lui accelerò il passo e tutti iniziammo a correre

Pensieri TN: sono abituata a correre, tutte le volte a scappare sono servite a qualcosa

Gon incontrò un ragazzino della sua età, si chiamava Killua anche lui era forte ma non così tanto come gli altri due. Corremmo e corremmo per ore e ore anche io stavo iniziando ad affaticarmi, Leorio non ce la faceva praticamente più e Kurapika cercava di incoraggiarlo insieme a Gon, in tutto questo però il mio sguardo era fisso su quel mago, non dava segni di fatica continuava a correre con un mezzo sorriso sul volto.

TN: Gon io vado avanti

Gon: ok vai

Accelerai un po' non troppo sennò mi sarei subito stancata e cercai di raggiungerlo, ovviamente non sarei andata a parlargli senza avere un'idea di chi fosse ma volevo osservarlo. Lo stavo fissando quando ad un certo punto mi guardò dritto negli occhi, mi aveva palesemente sgamata ma quello che mi fece togliere lo sguardo erano i suoi occhi assassini, sembrava quasi che mi avrebbe uccisa solo con lo sguardo. La paura mi pervase e inconsciamente un ampio sorriso mi pervase la faccia, quella sensazione mi faceva sentire viva era bellissima, la botta di adrenalina e il fastidio alla pancia i brividi alla schiena. Lo riguardai di nuovo e mi stava ancora fissando ma poi tolse lo sguardo e io feci lo stesso, l'adrenalina scese e il battito si calmò ma poi

Hisoka x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora