Prologo

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Il dolore. Il dolore è il simbolo di chi ha lottato tanto nella vita ma nonostante tutti gli ostacoli che ha incontrato, non si è mai arreso.

Ho sempre cercato di dargli una vera e propria definizione, e ne ho passato di tempo a cercarla sui libri ma niente. Ci sono decine di migliaia di documenti, testi e file che trattano l'argomento del dolore fisico, ma nessuno del dolore interno.

Allora sono arrivata ad una semplice conclusione: il dolore esiste, non si può fare nulla per evitarlo, magari si può fare qualcosa per attenuarlo ma rimarrà sempre.

E no, per questo tipo di dolore non si può richiedere assistenza medica, non c'è una diagnosi, si basa, la maggior parte delle volte, sul passato delle persone... è molto difficile da spiegare.

Ecco, questo era quello che provavo e che avevo provato  per tanti anni. Ho sempre cercato di nasconderlo per non farlo vedere a nessuno, non volevo si preoccupassero per me. Non volevo essere d'intralcio ne tantomeno un problema. Le persone quando mi parlavano mi guardavano dispiaciuti come se pensassero che stessi sprecando la mia vita, e come se fossi io la causa del dolore che mi tormentava o addirittura che lo facessi apposta.
Ecco, non sapevano niente, nessuno capiva. Nessuno tranne lui. Lui che, con un solo sguardo era riuscito a leggermi dentro e guardandomi negli occhi, non mi aveva trasmesso un senso di compassione ma solamente tanta comprensione.

Lui era come me, nonostante avesse probabilmente provato più dolore di tutti, non lo dava a vedere, o perlomeno cercava di non farlo notare: era sempre sorridente, trasmetteva gioia, nonostante il suo difficile carattere. La prima cosa che ho notato di lui sono stati gli occhi: erano spenti ma allo stesso tempo riuscivano a comunicare meglio delle parole. Era l'unica persona che potevo definire casa.

Le stelle brillano nonostante tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora