Capitolo 1°

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Vivian

La mia storia ebbe inizio una sera di Gennaio, mi trovavo a casa con la mia migliore amica Amy, in quel periodo avevamo appena iniziato a lavorare, di conseguenza non trascorrevamo molto tempo insieme, nonostante fossimo vicine di casa.
Passavamo il tempo ad aggiornarci sulle novità, che non erano mai poche, eravamo capaci di parlare per ore anche se erano trascorsi diversi giorni dall'ultimo incontro.
Ad interrompere la nostra conversazione fu una notifica sul mio cellulare: era Camille, una ragazza con la quale avevo perso i rapporti da mesi.
Con lei ci avevo passato molto tempo e stavamo bene insieme, ma a lungo andare ci siamo allontanate e così smettemmo di sentirci; quindi mi sorprese ricevere un suo messaggio, di sera poi.
La prima cosa a cui pensai fu che avesse bisogno di qualcosa, così per levarmi il dubbio, le risposi.
Mi disse che al bar dei suoi genitori, nella quale stava lavorando, aveva conosciuto dei ragazzi e la cosa non mi sorprese ovviamente, quando si è in quegli ambienti si ha l'occasione di fare moltissime amicizie, alcune buone altre meno, ma avevo già capito dove voleva parare...e non sarebbe stata la prima volta!
Non mi sbagliai, uno di loro voleva conoscermi.
Mi hanno sempre considerata "snob", perché sognavo di trovare l'amore vero, ma non sapevano che cercavo di evitare ogni opportunità che mi si presentava davanti, so che è un controsenso, nonostante desiderassi con tutta me stessa d'innamorarmi, la paura che qualcuno potesse spezzarmi il cuore mi portava a fuggire.
Non ero convinta di accettare la sua proposta, perché ero molto impegnata sul lavoro e non ero sicura di essere in grado di gestire anche una relazione.
Come al solito, Amy, mi spronò a fare un tentativo e così accettai!
Tra un messaggio e l'altro stavamo pensando di organizzare questa cosa al meglio, rimanere da lei a dormire tutto il weekend, così non avrei insospettito i miei genitori che in genere tendevano a farmi tante domande, del fatto che all'improvviso mi risentissi con Camille.

Erano trascorsi parecchi mesi dall'ultima volta che ebbi a che fare con un ragazzo, non andò bene, anzi ero fermamente convinta che dopo di lui nessun altro avrebbe potuto farmi del male. [𝚎 𝚒𝚗𝚟𝚎𝚌𝚎..]

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