Capitolo 3°

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Vivian

Norman era pessimo come guidatore, cliccava un pò troppo sull'acceleratore e non mi risparmiai l'occasione per farglielo notare.
«Sto rimbalzando da destra a sinistra, non puoi rallentare un pò?»
Jason scoppiò subito a ridere.
«Lo vedi che guidi di merda!» esclamò con un tono ironico.
«Si scusate, avete ragione.» rispose Norman diminuendo la velocità.
«Passiamo al supermercato a prendere qualcosa da bere, va bene?» disse poco dopo.
Quando arrivammo erano già lì ad aspettarci il resto del gruppo composto da Felix (il ragazzo che ci stava per ospitare a casa sua), con Guido e Daisy (che stavano insieme da tanti anni).
Prima di entrare si misero tutti a fumare una sigaretta, io e Camille non essendo fumatrici ci sedemmo su una panchina ad aspettarli.
Non ci sentivamo tanto integrate nel gruppo, nonostante Camille si sforzasse come poteva ad estaurare una conversazione, erano decisamente più grandi di noi di qualche anno, tutti con un proprio lavoro, la propria macchina e alcuni di loro già convivevano da tempo.
Io avevo appena iniziato a lavorare sulla mia indipendenza quindi ne avevo di strada da fare prima di arrivare al loro 'livello', ma cercai di non dar peso a questa cosa.

Una volta entrati nel supermercato ci dirigemmo verso il reparto alcolici, finché qualcuno non chiamò a voce alta un membro del gruppo;
«FELIX!!» ci girammo tutti di scatto.
Sentì Jason dire con tono scocciato «oh cazzo, ci mancava solo lui!»
Camille presa dalla curiosità chiese a Norman chi fosse, e lui rispose «il cognato di Felix con la sua compagna, ma è un tipo un pò 'particolare'.»
Si avvicinò per salutare gli altri, e a me non dava l'aria di uno tanto a posto, quindi capì a cosa si riferisse.
«Che combinate tutti qui?» chiese lui.
«E che combiniamo, compriamo da bere e da mangiare ovviamente.» rispose Jason con un tono scocciato ed ironico allo stesso tempo.
«Ah bello, e dopo cosa fate?» chiese nuovamente lui.
Jason, Norman e Guido si guardarono per poi girarsi dall'altra parte per nascondere la risata imbarazzata che stava venendo a loro.
«Andiamo tutti a casa mia.» gli rispose Felix.
«Ah bello! Allora finiamo qui e vi raggiungiamo.» rispose per poi correre dalla sua compagna dicendole di sbrigarsi a fare la spesa.
Si era letteralmente auto invitato.

I ragazzi scattarono a prendere l'occorrente per evitare che potessero aggregarsi a noi, era chiaro che non lo volevano.
Andammo subito alla cassa per poi salire dritti in macchina.
«Che sfiga oh, ma proprio lui dovevamo incontrare stasera!» esclamò sempre più scocciato Jason.
Era chiaro che con "stasera" si riferisse al fatto che c'eravamo io e Camille, e non voleva che si creasse una situazione di disagio.
«Se dopo stasera non vorrete più vederci, capiremo perfettamente.» ci disse con tono ironico Norman.
Io e Camille ci girammo l'una verso l'altra, la guardai con fare perplesso; a cosa si starà riferendo con questa frase? Che altro ci stava riservando questa serata sempre più inaspettata?

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