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Simone stava aspettando Manuel all'interno di un bar, si erano dati il loro "primo" appuntamento lì, anche se di appuntamenti in quel posto se ne erano dati, forse, troppi.

Ma quello sarebbe stato per loro il loro primo appuntamento se non si fossero mai conosciuti, se si fossero conosciuti diversamente, in altre circostanze, magari con un Simone già pieno di certezze di quello che era davvero e con un Manuel più sicuro di sé.

Proprio pochi giorni prima affrontarono questo argomento: cosa sarebbe successo se ci fossimo conosciuti in circostanze differenti? Cosa sarebbe successo se ci fossimo conosciuti in un contesto in cui entrambi eravamo già pronti l'uno e per l'altro? Cosa sarebbe successo se tutto fosse stato diverso?

Senza dubbi, senza brutte parole, senza sentimenti feriti, senza rischiare di farsi del male.

La verità era che entrambi si erano già fatti male troppe volte e nessuno dei due poteva rimediare a ciò, nessuno dei due poteva cambiare il loro passato, ma potevano per un attimo fare finta che tutto quel dolore non fosse mai esistito per entrambi, ricominciare da zero, vedere se i loro sentimenti sarebbero stati gli stessi di sempre oppure no, se fosse stato proprio quel dolore a spingerli l'uno dall'altro oppure no.

E da lì iniziarono questo gioco folle, o almeno così lo aveva definito Simone.

Invece per Manuel, per qualche strana ragione, quel "gioco" era importante, come se ricominciare da zero potesse cambiare qualcosa, come se ricominciare da zero potesse permettere a Manuel di cancellare i suoi errori e quelli di Simone, ché di sbagli ne avevano commessi troppi ma si erano concessi l'uno all'altro di darsi un'altra opportunità; di far finta di non essersi mai conosciuti e di riprendere in mano la loro vita così. Soprattutto dopo che avevano preso a frequentarsi ai tempi del liceo ma che si erano lasciati all'università per facoltà diverse e che non permetteva a nessuno dei due di avere tempo per l'altro, che entrambi avevano stili di vita di diversi, amici diversi, non avevano più tempo per pensare alla loro relazione formata al liceo e che stava andando in frantumi poco a poco.

Manuel aveva ricontattato Simone dopo due anni, non si erano più visti da allora, quello sarebbe stato il loro primo incontro dopo due anni passati a non vedersi, a non sfiorarsi, a non baciarsi.

Si erano scambiati solo qualche messaggio e una videochiamata ogni tanto solo per vedere come fossero cambiati entrambi nel corso di quei due anni, ed effettivamente erano cambiate molte cose.

Simone sbuffò non vedendo arrivare Manuel e pensò che sicuramente gli avrà dato buca per non presentarsi, ma al tempo stesso si sentiva enormemente stupido nel farsi tutti quei problemi, dopotutto non si erano mai conosciuti no?

Teoricamente, pensò Simone.
Ed è una cosa stupida, continuò.
Invece di far finta che non sia successo nulla bisogna affrontare i problemi! Continuò a pensare Simone.

E quando si convinse che tutta quella situazione fosse ridicola e che se ne sarebbe andato nell'immediato, Manuel entrò in quel bar e Simone rimase lì, ne era rimasto incantato al primo sguardo e pensò che se sul serio non si fossero mai conosciuti per lui sarebbe stato amore a prima vista.

Manuel aveva i capelli più corti di quando lo vide l'ultima volta, nonostante i ricci continuassero ad essere disordinati e scompigliati, e Simone pensò che fosse ancora più bello, che potevano passare anche anni e Manuel sarebbe sempre rimasto bellissimo.

Manuel gli rivolse un sorriso che Simone ricambiò in modo sincero, incastrò gli occhi nei suoi seppur fossero ancora abbastanza lontani e quando vide Manuel avvicinarsi al suo tavolino, Simone si morse l'interno guancia dato che non sapeva come reagire e si sentì ancora più ridicolo.

Cosa sarebbe successo se non ti avessi mai incontrato?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora