Festa in maschera

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" Non fanno mai feste qui? .. " chiese Maria a Giuseppe mentre stava rifinendo un orlo.

" Feste? Vuoi che ti porti in qualche locale in centro?" rispose Giuseppe pungendosi il pollice.

" Noi abbiamo San Gennaro e la sagra del rotulu che sarebbe la salsiccia e io e i miei fratelli ci andavano ogni anno. Avevo il latte alle ginocchia arrivata alla domenica, balli, danze e la processione con la statua di Santa Patrizia . Arrivavano le ragazze dei rioni accanto tutte bardate a festa. I miei fratelli si divertivano a farle girare come delle trottole per vedere che c'avevan sotto ha-ha-ha! "

" E a te ? Non ti invitavano a ballare? chiese Giuseppe.

" Preferivo guardarli. E poi ..c'era la moglie di un calzolaio che aveva un inciucio con un ragazzo... appena si trovavano in mezzo alla piazza con tutti gli altri non facevano che mandarsi certe occhiate.. secondo me quei due avevano una storia ." rispose Maria omettendo che che quel ragazzo fosse suo fratello Renato.

" E ti piaceva guardarli di nascosto? " chiese incuriosito Giuseppe.

" È stato divertente. "
" e... ? " incalzò Giuseppe piacevolmente intrigato dalla scena che stava prendendo forma nella sua immaginazione.

" Li aggio visti pazzia' ..." rispose Maria .

" Che intendi per " pazzia''"? Li hai visti baciarsi?" rispose senza calcare la mano Giuseppe .

Maria un po' si vergognava di dirgli che le era piaciuto guardarla gemere con le mani del fratello sotto la gonna, che era incuriosita, che al tempo non la capiva ma che ultimamente la desiderava una situazione come quella proprio con lui.
Ma non ebbe il coraggio:
" Si. Li ho visti baciarsi."

Giuseppe guardò il sangue uscirgli dalla pelle e se lo prese in bocca succhiandolo guardando Maria.
Le sue labbra brandirono il pollice mentre con l'altra mano lo schiacciava per farlo uscire del tutto. Mille fantasie gli passavano per la testa ma la paura di vederla allontanare per troppo fervore gli fecero mordere il labbro per contenere la voglia .
Maria nello stesso istante desiderava invece essere quel sangue, desiderava quel morso sull'incavo del collo , desiderava che lui si alzasse e la baciasse ma contenne l'arsura del desiderio.

" Ti porterò al ristorante una di queste sere . " disse Giuseppe.
" Questa settimana?" chiese Maria.
Giuseppe non poteva dirle la verità, ciò che lui conosceva e faceva ben prima di conoscerla non era che un centesimo di quello che Maria conosceva della lussuria e menti'.

" Questa settimana devo andare da un amico , è un pezzo che non ci vediamo, quindi la prossima ." rispose candidamente.

Maria abbassò la testa e fu' li' che venne forte e chiara la voglia di conoscere ogni piega che aveva nascosta come era successo col fratello e l'amante ma questa volta per sua scelta.

" Perfetto allora. Ristorante." rispose sorridendogli.

Giuseppe e Maria per tutti i giorni a seguire prima della festa a casa di Sofia non fecero altro che guardarsi l'un l'altra sperando in un accenno , in un'istigazione a " delinquere "ma non vi furono che occhiate fugaci. Poi finalmente sabato sera arrivò.

" Devo uscire prima, stasera mi trovo con una nuova cliente. È una signorina che lavora per una compagnia teatrale. Magari ci farà conoscere altra gente per cui lavorare." disse Maria alle 18.

" Allora buona fortuna a noi.."rispose Giuseppe .

" ..speriamo." rispose Maria.

Alle 19 Maria con la maschera orientale in viso e i capelli raccolti  con un kimono stava immobile in mezzo ad una delle camere di Sofia.

" Ecco fatto, sarai irriconoscibile. " disse la donna.

" Se svengo per la mancanza d'aria m'aggia'da' le mazzate in testa sol'io ." disse Maria a bassa voce.

" Gli invitati entreranno tra un po', Santos ti darà un'occhiata sempre . Goditi lo spettacolo Maria e magari chissà... potrebbe tornarti utile anche in laboratorio con Giuseppe. Voi due la tirate troppo lunga, vi piacete e.."

"... iammm'... che la processione a' d'o' esc , la' trase " disse Maria infilandosi delle scarpette basse.
Il kimono era un tappeto verde con disegni di foglie accennati . Una collana di pelle chiudeva un colletto alla coreana e un'apertura a goccia sul petto. Era la prima volta che un tessuto le lambiva solo dal petto a mezza coscia ma il fruscio di ragazze molto più discinte e sorridenti e un sorso di wodka la fecero stranamente tranquillizzare.

" ... e non parlare . Soprattutto nel tuo napoletano . " le disse Santos .

" assa' fa' a ..grazia ! " disse Maria .

" Maria !! "

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