"Ti amo ma ti odio"

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Lui sorride e varca la soglia della doccia. Butta la testa all'indietro in modo da bagnarsi anche i capelli, raccoglie l'acqua con le mani e il suo corpo diventa una distesa di goccioline che disegnano le sue forme e lo percorrono sparendo verso lo scarico.

La sua bocca è socchiusa, sospira e ti guarda.

E' una delle visioni più erotiche che ti siano mai capitate davanti.

Se il suo obbiettivo è farti andare li sotto con lui, ci sta riuscendo alla grande, ma la vera goccia che fa traboccare il vaso è la sua mossa successiva. Le sue mani iniziano a scendere accarezzandosi il corpo, fino ad arrivare al punto più sensibile.

Sospiri per l'ennesima volta per poi deglutire e rivolgergli uno sguardo quasi di odio, di rimprovero, della serie 'questo non me lo dovevi fare'.

La sua mano si accarezza, i suoi occhi ti guardano, non hanno mai smesso di farlo. Sono così scuri, cupi, ti destabilizzano, basterebbe solo quello sguardo a farti venire senza nemmeno toccarti.

La sua mano passa tutta la sua asta che cresce sotto di essa come il suo piacere, emette dei gemiti che sembrano musica per le tue orecchie.

"Ti voglio..." riesce solo ad articolare mentre con lo sguardo ti implora di aiutarlo a godere.

Non te lo fai ripetere due volte, basta, sei arrivata al tuo limite, non ce la fai più ad essere spettatrice del suo piacere, vuoi essere tu l'autrice e godere a tua volta grazie a lui.

"fanculo" articoli mentre ti spogli ad una velocità non umana per poi avvicinarti a quella divinità.

"Ti amo ma ti odio" gli dici per poi essere travolta dalle sue labbra. Sono così calde e morbide, sembrano burro fuso. Le sue mani vagano sul tuo corpo come per scolpirlo nella sua mente. Il suo tocco è afrodisiaco, così dolce e delicato ma nello stesso tempo deciso e 'maschio', dalla prima volta che le hai viste le hai sempre sognate addosso.

Affondi le mani tra i suoi ricci, ami i suoi capelli e ora li ha belli lunghi. La sua mano destra è sulla tua natica sinistra, prima ci lascia uno schiaffato leggero per poi prenderla in mano e palparla. Ti scappa un gemito.

Sorride mostrandoti quelle fossette adorabili e sospira sulle tue labbra interrompendo per poco la danza delle vostre lingue.

Lo guardi con aria di sfida, ora ti vuoi vendicare un po'. Ti giri mostrandogli la schiena. Indietreggi fino a toccare con il fondoschiena la sua virilità che ormai è svettante e aspetta solo di essere toccata. Ha gli occhi chiusi e brama una tua mossa. Glielo prendi in mano per posizionarlo meglio vicino alle tue natiche per poi strusciartici contro più volte.

Respira pesantemente e ha il labbro inferiore tra i denti.

"Stronza..." articola frustrato dalla situazione.

Sorridi divertita dall'essere al comando.

Se lo prende tra le mani come per provare a rendere il tocco più insistente.

"Fermo" gli ordini.

Ti giri e gli metti una mano sul collo e una sulla lunghezza. "Faccio io" dici seria guardandolo dritto negli occhi. Luccicano, sembrano due perle nere colpite dal sole.

Allarga le braccia come in segno di resa come per dire 'fammi quello che vuoi'.

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