Capitolo 5 - Pasqua

74 5 0
                                    

Era quasi ora di pranzo, stavo aggiungendo le ultime cose sul tavolo del mio salotto, tovaglioli rosa e bicchieri verdi erano già stati postati da mia sorella Federica, la quale nonostante sia abbastanza cresciuta chiede ancora l'uovo di pasqua delle winx, non capirò mai come funziona la testa delle ragazzine. Suonano al citofono. Ero ancora in pigiama, non avevo avuto tempo di vestirmi. Apro la porta e mi ritrovo Lui, vestito di beige e bianco , con un sorriso enorme , i suoi occhi brillavano come al solito, il suo viso dolce mi faceva così tanto venir voglia di baci. Corro subito a vestirmi, la pasta era pronta. Metto un bel jeans nero largo e una maglietta bianca anch'essa per niente aderente, mi siedo al tavolo con accanto Luigi e mia sorella, di fronte c'erano i suoi genitori e vicino Fede c'era nostra mamma. Subito dopo mi ritrovo seduto sul divano con la testa di Luigi sulla mia spalla sinistra, con la mia mano destra prendo il suo mento e...
*crack*
Mi sveglio di scatto facendo molto rumore, Federica era rientrata da poco e preoccupata entra nella mia stanza per vedere se era tutto in ordine. Mi trova seduto sul letto con i capelli tutti scombinati e la faccia pietrificata come se avessero appena ucciso qualcuno davanti ai miei occhi, i quali erano spalancati come la mia bocca d'altronde.
"Alessandro devi smetterla di svegliarti di scatto facendomi spaventare, questa storia va avanti da troppi giorni" mi disse.
Non avevo parole per descrivere come stessi, era come se fossi ricoperto di scotch in tutto il corpo e non potessi muovere i miei arti. Sono stato per tre giorni a letto, non mi alzavo neanche per mangiare. Mia mamma mi portava dei pasti caldi sperando potessero farmi stare meglio e , nonostante passasse ore piene seduta ai piedi del mio letto cercando di capire cosa mi stesse succedendo, neanche un minimo verso usciva dalla mia bocca.
Siamo arrivati al 20 gennaio, era il sesto ed ultimi giorno di vacanza, quattro dei quali li avevo passati senza parlare, a piangere e a ripensare alle parole di mio nonno.

Fix You//StryseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora