⛓️Minsung⛓️

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Richiesta di __Sunshineee_

Ship: Minsung

Tipologia: smut

Trama: Jisung è uno spacciatore che viene catturato dall'agente Lee Minho.

Ps: spero ti piaccia! Aspetto altre richieste!! ^^

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"Quindi agente mi vuole ammanettare così vede se è una visuale sexy per il futuro?"

Cit.

"Sta scherzando spero?!" sgranò gli occhi Jisung mentre l'agente Minho lo sbatteva al muro e gli ammanettava i polsi dietro la schiena.
"Certo che no." lo strattonò trascinandolo nella sua macchina e facendolo sedere nei sedili posteriori.
Jisung sbuffò sonoramente alzando gli occhi al cielo mentre il poliziotto metteva in moto l'autovettura e iniziò a guidare verso la stazione di polizia.
Che pezzo di stronzo. Pensò il giovane spacciatore guardandolo guidare da dietro decidendo di rimanere zitto, per ora, in modo da non peggiorare la situazione.
Cos'era successo? Semplicemente il minore era intento a fare il suo solito lavoretto per guadagnare dei soldi, cioè spacciare, e finalmente Minho era riuscito a catturarlo nel bel mezzo della sua attività.
Sciocco da parte di Jisung lavorare di mattina. Ed era la prima volta!
Una volta arrivati alla stazione il poliziotto trascinò il minore direttamente nella sala interrogatorio, e lo lasciò lì dentro uscendo un attimo per parlare con i suoi colleghi.
"Se vuoi me ne occupo io" si girò verso di lui Bang Chan, il capo della sua squadra.
"No, voglio occuparmene io di quel ragazzino." lo guardò seriamente togliendosi la pistola e poggiandola sulla sua scrivania.
"D'accordo, ma non sprecare tempo, se non parla buttalo in cella" e dopo ciò si rigirò tornando a fare il suo lavoro. Minho annuì solamente ed entrò nella sala interrogatorio, chiudendosi la porta alle spalle e sedendosi davanti allo spacciatore.
"Han Jisung" aprì il suo fascicolo guardandolo.
"Mmh mi piace come suona pronunciato da lei" si morse le labbra il minore guardandolo, facendo alzare la testa al poliziotto.
"Che c'è?" sogghignò guardandolo anche lui.
"Vuoi che ti tolgo le manette?" ignorò la sua affermazione di prima alzandosi.
"Oh sì, mi piacciono molto ma solo a letto, preferibilmente pelose, colore fucsia" si leccò le labbra vedendo Minho mettersi dietro di lui.
"Ti consiglio di non scherzare con me." sussurrò al suo orecchio con la sua voce roca, facendo rabbrividire Jisung.
"E-e perché mai?" si massaggiò i polsi quando glieli liberò, guardandolo mentre si risedeva davanti a lui.
"Tornando a noi," lo ignorò "Hai un capo per cui lavori?"
"Non le dirò niente" si mise comodo sulla sedia mettendosi le mani in tasca.
"Devi parlare oppure ti farò marcire dentro una cella nel seminterrato."
"Non lo farà, non potete farlo, ci sono stato svariate volte dietro le sbarre, basta dare una piccola somma di denaro e poof! Sono fuori" sorrise fiero di sé stesso.
"Sta volta non sarà così, perché sta volta sono io che decido per te." lo guardò con i suoi occhi freddi e taglienti chiudendo il suo fascicolo.
Jisung si perse un attimo nei suoi occhi mordendosi il labbro inferiore, sentendo una strana sensazione nella bocca dello stomaco.
È così bello...
"Bene, se non vuoi parlare ti porto in cella" si alzò e fece alzare lo spacciatore rimettendogli le manette, per poi uscire dalla sala interrogatorio e portarlo nelle celle.
"E perché proprio da solo?" sogghignò quando lo rinchiuse in una cella isolata dalle altre e da solo.
"Perché non resisteresti con i tuoi coetanei spacciatori neanche mezz'ora." si fermò un attimo guardandolo.
"Non è divertente agente, sappilo" borbottò sedendosi sul letto sbuffando.
"Buona giornata" e dopo ciò Minho risalì uscendo dalla stanza.
"Stronzo!" gli urlò dietro inutilmente per poi sbuffare.
Saranno dei lunghi giorni...

DUE SETTIMANE DOPO

"Buongiorno!" l'agente sbatté la sua pistola contro le sbarre della cella dello spacciatore facendo rumore per svegliarlo.
"Mmh!" si mise il sottile cuscino sul viso inutilmente ancora assonnato.
"Il sole è alto nei cieli e devi parlare" si fermò guardandolo, appoggiandosi alle sbarre.
"Fottiti Lee" alzò la mano facendogli il dito medio, facendo ridacchiare l'agente.
In quelle due settimane, non sapendo neanche come, i due si erano avvicinati e avevano instaurato una sorta di amicizia. Certo, Jisung era sempre in cella e ogni tanto si divertiva a stuzzicarlo invece Minho doveva continuare il suo lavoro, e per non destare sospetti si occupava sempre lui del minore.
"Ti ho portato la colazione" prese il vassoio e sorrise vedendo subito Jisung balzare seduto.
"Che cosa??" sorrise aspettandolo.
"Ecco" l'agente aprì la porta della cella ed entrò, passandogli il vassoio di plastica dura con la colazione.
"Grazie!" iniziò subito a mangiare mentre Minho si sedeva davanti a lui, osservandolo mangiare.
"Quando hai finito ti porto alle docce, perché stasera non funzionano" gli spiegò il poliziotto.
"Vuoi venire con me?" sogghignò Jisung quando ingoiò il boccone guardando Minho.
"Forse" sorrise anche lui, avendo trovato gusto nel tempo anche lui di stuzzicarlo.
"Non mi va bene come risposta un forse" poggiò il vassoio vuoto accanto a lui guardandolo.
"E invece dovrai fartela andare bene" alzò le spalle mostrandogli il suo sorriso.
"Che faccia da schiaffi" assottigliò lo sguardo Jisung guardandolo.
"So che ti piace questa faccia da schiaffi" si leccò le labbra passando lo sguardo dai suoi occhi alla sua bocca.
"Forse" lo guardò, mentre lentamente si stava avvicinando a lui.
"Ti piace proprio stuzzicarmi, non è così?" lo guardò minho con sguardo sempre più lussurioso.
"Tantissimo..." di scatto il poliziotto lo tirò a sé dai fianchi, stringendoglieli ben stretti con le sue mani.
Jisung squittì all'inizio un po' sorpreso ma poi si morse le labbra guardandolo a pochi centimetri di distanza da lui.
"E sai a me cosa piacerebbe fare?" gli domandò l'agente.
"Che cosa...?" lo guardò negli occhi intensamente.
"Fare questo" e subito dopo collise le loro labbra in un bacio passionale, muovendo fin da subito le sue labbra velocemente su quelle del minore.
Il giovane spacciatore ricambiò subito allacciando le sue braccia intorno al suo collo, sedendosi poi a cavalcioni su di lui quando il baciò si intensificò.
Minho gli strinse i fianchi possessivamente aggiungendo la lingua a quel bacio rude, scendendo poi con le mani sulle sue natiche.
"Oh daddy" gemette sulle sue labbra Jisung, mandando in delirio il maggiore.
Lo sbatté al muro baciando e mordendo il suo collo riempiendolo di succhiotti viola e scuri, spogliandolo velocemente mentre il minore faceva la stessa cosa con lui.
"Il preservativo!" squittì mentre Minho lo sbatté al muro di faccia, come la prima volta che lo aveva ammanettato.
"Fanculo il preservativo" leccò il suo lobo sculacciandolo, strappandogli i boxer di dosso mentre si abbassava i tuoi.
"P-preparami almeno" ansimò eccitato girando la testa per guardare la figura sexy del maggiore.
"Allora lecca." gli mostrò due dita che Jisung prese subito in bocca, leccandole e succhiandole mentre guardava negli occhi il maggiore.
Dopo poco le tolse e baciò di nuovo il minore, infilando lentamente le dita nella sua entrata.
Jisung gemette nel bacio cercando di tenersi a qualcosa, buttando i fianchi all'indietro.
Mosse velocemente le dita allargando il buco dello spacciatore, togliendole dopo un po' e allineandosi a lui.
"Non devi urlare o ci sentiranno.." sussurrò sulle sue labbra prendendogli i polsi e tenendoli con una mano dietro la sua schiena.
"Ma io voglio urlare il tuo nome daddy..." piagnucolò il minore.
"Lo farai un giorno" e dopo questo entrò dentro di lui con una spinta secca e forte, facendogli spalancare la bocca in un urlo silenzioso.
Iniziò a spingere brutalmente fin da subito tirandogli i capelli con l'altra mano, limondanfolo tutto il tempo per non farlo urlare. Jisung si strinse attorno a lui andando incontro alle sue potenti spinte, gemendo sulle sue labbra non riuscendo a trattenersi.
"D-daddy~" buttò la testa all'indietro sulla sua spalla storcendo gli occhi dal piacere, facendo ringhiare al suo orecchio il maggiore che aumentò la velocità ancora di più.
Continuarono così per una ventina di minuti, il maggiore che teneva stretto il membro dell'altro per non farlo venire subito, torturandolo un poco.
"N-non c'è la faccio più" sussurrò Jisung dopo tre orgasmi secchi, la fronte sudata schiacciata contro il muro.
"Vieni per me" gli disse all'orecchio per poi baciarlo smettendo di stringere il suo membro e masturbandolo, facendolo venire sul lettino a fiotti caldi, mentre Minho venne dentro di lui nello stesso momento.
Cadde tra le sue braccia inerme e il poliziotto lo strinse forte baciandogli il collo teneramente, coricandosi sul lettino rimanendo dentro di lui.
Lo coccolò finché non si riprese dal suo orgasmo intenso, e poi uscì lentamente da lui pulendo entrambi con un fazzoletto.
"Quindi..." cominciò Jisung sedendosi sul letto mentre Minho si rivestiva.
"Mi farai uscire ora?"
"Scordatelo" rispose subito.
"Eddai! Sei cattivo!" mise il broncio incrociando le braccia come un bimbo, facendo ridacchiare il maggiore.
"Se parlerai e mi dirai tutto ci penserò" gli sorrise guardandolo, passandogli i vestiti.
"Promesso?" lo guardò mostrandogli il mignolino.
"Promesso" lo intrecciò con il suo.
"Prometti anche che poi mi amanetterai al letto con le manette pelose fucsia?"
"Prometto anche questo" ridacchiò scuotendo la testa.
"Evvai!"

one shot su richiesta -StrayKidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora