Pattinatrice Blu Cobalto - Extra 1

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Questo è un capitolo extra della mia storia "Pattinatrice Blu Cobalto" ma potete leggerlo tranquillamente anche se non conoscete "l'opera" (se così vogliamo generosamente chiamare il mio lavoro) principale. Non contiene spoiler, buona lettura!

«Hey cucciola!» Sophie spalancò la porta della camera di Carol facendola sobbalzare sul letto. «Sophie... Tu che ci fai qui?» Sophie si sistemò i capelli scarlatti. «Ho bisogno di un motivo per fare visita alla mia fidanzata?» Carol si alzò dal letto e si sistemò i capelli color cioccolato. «Abbassa la voce, vuoi che mia madre ci senta?»

«A tal proposito...» Sophie volse gli occhi marroni verso il basso. «Non credi che sia ora di dirglielo?» A quelle parole la castana sussultò. «Io... Lo farò quando mi sentirò pronta.»

«Stiamo insieme da un mese ormai, per quanto glielo vorrai tenere nascosto?» la rossa incrociò le braccia. «Tua madre è una brava persona, ti vorrà sempre bene, e se non te ne volesse vuol dire che non hai bisogno di lei nella tua vita...»

«Hai un bel coraggio a parlare così!» Carol alzò la voce. «Se non te ne frega niente della tua famiglia mi va bene ma non pretendere che io sia come te!» la ragazza si accorse del modo in cui aveva risposto. «Scusa, non volevo dire questo...» Sophie si avvicinò a lei. «No, scusami tu, ho esagerato, comunque...» sorrise. «I tuoi occhi verdi sono sempre bellissimi, anche quando ti arrabbi...» Le due si strinsero a vicenda. «Carol, ti amo.»

«Ti amo anch'io Sophie.» Le due si baciarono. «Carol tutto a posto?» la porta si aprì. «Ho sentito gridare, va tutto be...» la madre entrò e rimase a bocca aperta. «Carol... Tu...Sophie...» la donna cercò di riprendersi dallo shock. «Che cosa state facendo?»

«Ehm... Io... Devo andare!» La rossa si diresse sulla soglia della porta a velocità razzo. «Arrivederci!» madre e figlia si guardarono per qualche interminabile istante. «Carol, dobbiamo parlare...»

«Parla di cosa? Hai già visto tutto...» la giovane abbassò lo sguardo. «Quindi ho capito bene cucciola?» la donna si sistemò i capelli castani simili a quelli della figlia. «Si mamma, sono lesbica e Sophie è la mia fidanzata.» gli occhi verdi di Carol si inumidirono. «Avrei voluto fare un coming out per bene, preparare un discorso, studiarmelo e raccontare tutto, come facevo quando andavo a scuola...» Cominciò a piangere. «Scommetto che mi odi adesso, penserai che faccio schifo, che sono contro natura e che...» La madre la strinse in un abbraccio. «Che cosa stai dicendo? Odiarti? Non potrei mai odiare mia figlia!» la ragazza continuava a singhiozzare. «Quindi... Mi vuoi ancora bene?»

«Che domande? Certo che ti voglio bene e te ne vorrò sempre! E la tua fidanzata sarà sempre a benvenuta in casa nostra!»

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