Pattinatrice Blu Cobalto - Extra 4 - Do you wanna stay?

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Carol era sdraiata sul letto, assorta nei pensieri. Le parole dette da Hilary il giorno prima erano come spine che avevano ferito il suo cuore.
«Stupida Hilary...» sussurrò con un filo di voce.

La porta si spalancò e Hilary entrò improvvisamente entrò come un turbine. «Hey cucciola!» esclamò, con un sorriso che cercava di smorzare la tensione.
Carol incrociò le braccia.
«Che vuoi? Non hai detto che tanto sono solo una disoccupata?»
Hilary si sedette accanto a lei «Eddai cucciola, voglio solo chiarire.»

Carol sospirò.
«E va bene... Voglio sapere quale giustificazione troverai...»
«Non pensavo veramente quelle cose.» iniziò Hilary con voce sinceramente pentita. «Ero stanca per via del lavoro e tu invece di capirmi mi accusi di non dedicarti abbastanza tempo e di guardare le altre...»

Carol si sentì improvvisamente in colpa. Aveva pensato solo a sé stessa, dimenticandosi di come Hilary potesse sentirsi. «Scusa, ho avuto un attacco di gelosia, so che non dovrei, ma...»

Un gesto di Hilary la interruppe.
«Tranquilla, per me è finita qui.» disse con dolcezza, cercando di riparare al danno di ieri.
«Per me no.» ribatté Carol «Ti perdono solo se mi fai un favore...»
Hilary sospirò con rassegnazione e affetto. «Va bene, basta che non mi chiedi soldi.»

«Dammi un bacio e ti perdono tutto!» dichiarò Carol, gli occhi pieni di romanticismo. E così con un bacio si risolse la questione del giorno precedente.
«Non so se sono soddisfatta però...» mormorò Carol. Hilary rispose con un altro bacio.
«Allora? Sono perdonata?» chiese con un sorriso sulle labbra.

«Non so...» rispose Carol con un sorrisetto divertito.
«Non scherzare!» Il tono di Hilary si fece improvvisamente più serio.
«Ti va di dormire da me per il weekend? Ammetto di averti trascurata in questo periodo, quindi voglio darti due giorni solo per noi!»

Il cuore di Carol iniziò a battere all'impazzata. «Io, insomma, sì!» balbettò rossa in viso per l’imbarazzo.
Le loro labbra si incontrarono nuovamente, ma il momento fu interrotto dall'improvvisa apparizione della madre di Carol.
«Carol, se vai a dormire da Hilary ricordati di portare...» La donna si fermò di colpo davanti alla scena.

«Scusate, non credevo che... non che sia sbagliato, anzi, solo non volevo interrompere un momento romantico!» balbettò, prima di uscire velocemente dalla stanza.
Hilary si lasciò andare a una risatina.
«Sai, tua madre mi sta simpatica, è come te, un pò goffa, ma ha buone intenzioni.»
«Mi stai dando della goffa?» chiese Carol con tono di finta offesa.
«Vuoi litigare o baciarmi?» le chiese Hilary.
Senza esitazione Carol la baciò.

Il weekend tanto atteso era finalmente giunto.
«Eccoci qua!» le due varcarono la soglia del piccolo monolocale di Hilary. L'arredamento era spartano: un letto, un tavolo, alcune sedie, un angolo cottura, e un router WI-FI in un angolo.

«Carol, so che non è una reggia, ma voglio che questi giorni insieme siano speciali.» disse Hilary con un tono che nascondeva una leggera tristezza sotto la sua speranza.
Carol la guardò con tenerezza.
«A me basta essere con te per essere felice.» rispose sorridendo.

Quella sera dopo aver indossato i pigiami si rifugiarono sotto le coperte  l'una accanto all'altra.
«Che ne dici di un film? Non ho la tv, ma spero che il tablet vada bene...» propose Hilary mentre cercava un film. Carol si addormentò dopo neanche mezz'ora avvolta dalle braccia di Hilary con un dolce sorriso dipinto in volto. Hilary la osservò dormire, con dolcezza le spostò una ciocca di capelli castani dal viso di Carol e la baciò sulla guancia.
«Ti amo cucciola! Buonanotte!» sussurrò prima di addormentarsi accanto a lei.
Do you wanna stay?

Carol era sdraiata sul letto, assorta nei pensieri. Le parole dette da Hilary il giorno prima erano come spine che avevano ferito il suo cuore. «Stupida Hilary...» sussurrò con un filo di voce.

La porta si spalancò e Hilary entrò improvvisamente entrò come un turbine. «Hey cucciola!» esclamò, con un sorriso che cercava di smorzare la tensione.
Carol incrociò le braccia. «Che vuoi? Non hai detto che tanto sono solo una disoccupata?»
Hilary si sedette accanto a lei «Eddai cucciola, voglio solo chiarire.»

Carol sospirò. «E va bene... Voglio sapere quale giustificazione troverai...»
«Non pensavo veramente quelle cose.» iniziò Hilary con voce sinceramente pentita. «Ero stanca per via del lavoro e tu invece di capirmi mi accusi di non dedicarti abbastanza tempo e di guardare le altre...»

Carol si sentì improvvisamente in colpa. Aveva pensato solo a sé stessa, dimenticandosi di come Hilary potesse sentirsi. «Scusa, ho avuto un attacco di gelosia, so che non dovrei, ma...»

Un gesto di Hilary la interruppe. «Tranquilla, per me è finita qui.» disse con dolcezza, cercando di riparare al danno di ieri.
«Per me no.» ribatté Carol «Ti perdono solo se mi fai un favore...»
Hilary sospirò con rassegnazione e affetto. «Va bene, basta che non mi chiedi soldi.»

«Dammi un bacio e ti perdono tutto!» dichiarò Carol, gli occhi pieni di romanticismo. E così con un bacio si risolse la questione del giorno precedente.
«Non so se sono soddisfatta però...» mormorò Carol. Hilary rispose con un altro bacio.
«Allora? Sono perdonata?» chiese con un sorriso sulle labbra.

«Non so...» rispose Carol con un sorrisetto divertito.
«Non scherzare!» Il tono di Hilary si fece improvvisamente più serio. «Ti va di dormire da me per il weekend? Ammetto di averti trascurata in questo periodo, quindi voglio darti due giorni solo per noi!»

Il cuore di Carol iniziò a battere all'impazzata. «Io, insomma, sì!» balbettò rossa in viso per l’imbarazzo.
Le loro labbra si incontrarono nuovamente, ma il momento fu interrotto dall'improvvisa apparizione della madre di Carol. «Carol, se vai a dormire da Hilary ricordati di portare...» La donna si fermò di colpo davanti alla scena.

«Scusate, non credevo che... non che sia sbagliato, anzi, solo non volevo interrompere un momento romantico!» balbettò, prima di uscire velocemente dalla stanza.
Hilary si lasciò andare a una risatina. «Sai, tua madre mi sta simpatica, è come te, un pò goffa, ma ha buone intenzioni.»
«Mi stai dando della goffa?» chiese Carol con tono di finta offesa.
«Vuoi litigare o baciarmi?» le chiese Hilary.
Senza esitazione Carol la baciò.

Il weekend tanto atteso era finalmente giunto. «Eccoci qua!» le due varcarono la soglia del piccolo monolocale di Hilary. L'arredamento era spartano: un letto, un tavolo, alcune sedie, un angolo cottura, e un router Wi-Fi in un angolo.

«Carol, so che non è una reggia, ma voglio che questi giorni insieme siano speciali.» disse Hilary con un tono che nascondeva una leggera tristezza sotto la sua speranza.
Carol la guardò con tenerezza. «A me basta essere con te per essere felice.» rispose sorridendo.

Quella sera dopo aver indossato i pigiami si rifugiarono sotto le coperte  l'una accanto all'altra. «Che ne dici di un film? Non ho la tv, ma spero che il tablet vada bene...» propose Hilary mentre cercava un film. Carol si addormentò dopo neanche mezz'ora avvolta dalle braccia di Hilary con un dolce sorriso dipinto in volto. Hilary la osservò dormire, con dolcezza le spostò una ciocca di capelli castani dal viso di Carol e la baciò sulla guancia. «Ti amo cucciola! Buonanotte!» sussurrò prima di addormentarsi accanto a lei.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 29, 2024 ⏰

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