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𝐏𝐨𝐯. 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐤𝐚

Arrivati all'aereoporto cominciai ad avere un po' di fame, intuito dalla mia pancia che iniziava a brontolare. Così dissi a mia madre di fermarci ad un bar dell'aeroporto. Sinceramente sapevo che il cibo negli aeroporti costa più dell'oro, ma in quel momento avevo fame, e la fame non si controlla. Io e Erika presimo due tramezzini pagati la bellezza di 5,50€ l'uno, mia madre e i genitori di Erika presero un caffè. Dopo la sosta cibo, uscimmo dall'aeroporto per andare nell'hotel, prenotato da Mark il padre della mia amica.

Arrivati in hotel entrammo nelle stanze, mia madre era sola nella camera 17, Erika da sola nella camera 19, i suoi genitori inzieme nella camera 18, ed in fine anche io ero sola, e la mia camera era la 20.
Dopo che ispezionai se la camera fosse di mio gradimento, bussarono alla porta, era mia madre che mi diceva di prepararmi perché da lì a poco avrebbero servito il pranzo, erano le 12:30 e li servivano il pranzo alle 13:00. Quindi veloce come la luce mi lavai e preparai.

Outfit:

Potevo fare di meglio, ma tanto dopo pranzo avremmo avuto le prove, quindi andava più che bene

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Potevo fare di meglio, ma tanto dopo pranzo avremmo avuto le prove, quindi andava più che bene.

Arrivati al ristorante io ed Erika avevamo il tavolo da sole, perché dovevamo discutere su alcune cose, e volevamo la nostra privacy. Dopo poco, nel ristorante, entrò un gruppo di ragazzi che riconobbi con pochi sforzi, erano i Tokio hotel una delle band tedesche più conosciute di sempre. Lo feci notare anche ad Erika che saltò dalla sedia per la felicità, noi due siamo sempre state due grandissime fan dei Tokio hotel, e siamo state a tutti i loro concerti. Dopo più di 20 minuti passati a guardarli, sia Tom, il chitarrista della band, sia Georg, l'altro chitarrista, si girarono verso di noi sentendosi probabilmente osservati. E lì il mio cuore perse un battito, DAVVERO TOM KAULITZ IL FAMOSISSIMO CHITARRISTA DELLA BAND TOKIO HOTEL MI AVEVA GUARDATA, stavo esplodendo, penso che la stessa cosa valga per Erika, lei é sempre stata innamorata di Georg, guarda caso Tom e Georg erano seduti viciniiii.
Avevo sentito dire che questa sera ci saranno anche loro alla sfilata, ma non si sarebbero esibiti, erano venuti solo perché il brand per cui sfilavamo li aveva inviati a guardare la sfilata. Ci sarebbero state anche altre celebrità di tutto il mondo.

Finito il pranzo dovevo tornare un attimo in camera per recuperare il pass per la sfilata, quindi mi alzai e lo andai a prendere. Per arrivare alle scale che portavano alle stanze dovevo passare proprio accanto a Tom e speravo di non fare una delle mie figure di merda. Mentre stavo per passarle accanto, le cadde la forchetta che subito mi fiondai a recuperare ma nel mentre che mi abbassavo e allungai la mano, la sua toccò la mia, alzai lo sguardo e fece così anche lui e ci guardammo per qualche secondo negli occhi, però io super imbarazzata le chiesi scusa sia a lui che a gli altri e scappai come una bambina.

Arrivata in camera tirai un sospiro di sollievo, ho davvero toccato LA MANO DI TOM AAAA, mi sta esplodendo il cuore, credo che la mano con cui ho sforato la sua non la laverò mai più.
Dopo essermi accertata che il mio battito cardiaco sia tornato alla normalità, cerco di ricordare per quale motivo ero di nuovo in camera, dopo poco vidi il pass sul tavolino e mi ricordai.

𝐏𝐨𝐯. 𝐓𝐨𝐦

Oggi io e i ragazzi siamo stati invitati ad una sfilata di moda, non ci saremmo esibiti, il che mi dispiaceva perché amo alla follia suonare la mia chitarra ma sarà per la prossima. Mentre eravamo seduti qui al ristorante io e Georg ci siamo accorti che c'erano due ragazze che ci fissavano, e pensammo che fossero due fan, poi le guardai meglio e mi accorsi che erano due modelle che avrebbero sfilato questa sera.

Tra le due ce n'era una molto bella, aveva i capelli neri e gli occhi azzurri, e due labbra da urlo. La guardai e vidi che era particolarmente agitata, infatti poco dopo si alzò, credo per andare in stanza, e mentre passava accidentalmente ha fatto cadere la mia forchetta, quando provò ha prenderla allungai la mano e CASUALMENTE toccai la sua.
Lei si alzò di scatto si scusò con me e con i ragazzi, e scappò via per le scale.
All'inizio pensai di seguirla fino alla sua stanza ma mi accorsi che forse era leggermente minorenne, PERÒ FIGA.


𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞❤︎❣︎☻︎
Allora ragazzuoli, non vorrei fare le cose di fretta quindi se ci sarà un incontro tra Tom e Marika non si metteranno subito insieme, mi piace fare le cose con calma. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e continuate a leggere i miei capitoli.
Vi voglio bene ❤️



𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐟𝐨𝐫 𝐭𝐰𝐨 𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐮𝐬❣︎❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora