Fantomatica fuga da scuola

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❰Andiamo, datevi una mossa! Ma davvero non potete andare più veloce di così?!❱ ❰Cristo santo, certo che vi siete rammolliti ultimamente, eh!❱ ❰...Oddio, tu lì in fondo, muovi il culo!❱. E così, come ogni altro sabato mattina, il loro prof di ginnastica iniziava la giornata scolastica dei ragazzi con 40 minuti di corsa attorno al campo. Aleksis odiava educazione fisica, e non perché fosse poco atletico, anzi, avrebbe tranquillamente potuto superare anche il suo prof, ma perché quest'ultimo spesso pareva avere una vera e propria avversione nei suoi confronti. In più, la palestra della sua scuola era un luogo parecchio ampio, e nessuno aveva né tempo né voglia di stare a riscaldarlo tutto, il che risultava in ambiente perennemente gelido.
Aleksis pensava solo a quanto odiasse la sua vita in quel momento, rimpiangeva tutte le sue scelte di vita, di non aver paccato anche quella mattinata, e di aver deciso di frequentare proprio quella scuola, mentre completava il suo cinquantesimo giro di campo, grondante di sudore nonostante facessero solo 5 gradi. ❰Muovi il culo, Virtanen!❱ gli gridò prontamente il suo prof, notando che stava cominciando a rallentare. ❰Prof, prof non ce la faccio più... Posso andare nello spogliatoio a bere?❱ chiese, ansimante. L'uomo lo squadrò da capo a piedi con sguardo sospettoso, prima di lasciarlo andare: ❰Va bene, ma datti una cazzo di mossa, che sei il più lento della classe!❱.
La verità era che il ragazzo non aveva per nulla intenzione di bere. Anzi, non aveva nemmeno sete. Fatto sta che gli era appena venuta in mente un'idea che forse lo avrebbe portato ad evitare tutta quella tortura del sabato mattina, o forse al contrario lo avrebbe reso prigioniero delle mura della vicepresidenza fino a quando, dopo in lavoro, sarebbero passati i suoi genitori a prenderlo, per sentirsi allo stesso tempo ciò che la preside aveva da ridire in merito. Ma tanto valeva tentare, no?
Il ragazzo si affrettò a raggiungere lo spogliatoio. Una volta dentro, si trovò faccia a faccia con Eerikki e Karri, i suoi migliori amici e compagni di mille avventure spericolate. ❰Eilà, raga!❱ salutò lui. ❰Che si fa qui?❱ ❰Niente in particolare, siamo solo aspettando la fine dell'ora di ginnastica, chiacchierando nel mentre❱ ❰Sentite, raga❱ sussurrò Aleksis con tono misterioso, avvicinandosi agli altri due ragazzi perché nessun altro li potesse sentire. ❰Vedete, io avevo intenzione di scappare da scuola❱ ❰Ma quando?❱ ❰Adesso. Sarà ben più divertente che stare qui a non fare niente, no?❱. Quel sorrisetto che era comparso sulla faccia di Aleksis, infatti, non poteva far altro che dare a pensare che stesse tramando qualcosa di divertente ma allo stesso tempo anche abbastanza illegale. ❰Ho ho, questo senz'altro, ma come credevi di fare?❱. Il ragazzo fece un segno con gli occhi, indicando la porta accanto a loro e sorridendo ancora di più. ❰Dalla finestra delle docce. Da lì si arriva sul tetto❱. Eerikki e Kerri lo guardavano come se fosse stato un qualche genio della fuga o qualcosa di simile. ❰Ma poi da lì?❱ ❰Non lo so, mi inventerò qualcosa sul momento❱ ❰Tu sei sempre dietro ad improvvisare, mai una volta in cui ti fai un piano completo e dettagliato in anticipo!❱ ❰Lo so, ma sono fatto così, io❱.
Quello che Eerikki diceva era assolutamente vero: Aleksis preferiva agire d'impulso a seconda della situazione in cui si cacciava piuttosto che fermarsi per pensare razionalmente. E certi dicevano che era un difetto, ma il ragazzo sosteneva che avere una mente impulsiva era l'unico modo per godersi la vita ed essere realmente spensierato. Eerikki e Karri naturalmente non potevano che concordare con lui, ma certe volte dovevano proprio ammettere che il loro amico aveva delle idee fin troppo folli, fin troppo irrealizzabili, che andavano oltre ogni limite imposto. E anche quella volta, Aleksis aveva avuto l'ennesima delle sue idee che non avrebbe portato che ad un mare di guai. Ed era inutile che i suoi due amici cercassero di dirgli che era pericoloso, inutile e che non sarebbe servito a nulla.
❰Allora? Dove cazzo sei finito?!❱ la voce tuonante del prof li distrasse dalla loro conversazione. ❰Andiamo, dobbiamo darci una mossa!❱ disse Aleksis, scattando in direzione delle docce. ❰Aspetta, ma perché dici "andiamo"?! Io non vado proprio da nessuna parte!❱ protestò Kerri. Dei tre, Kerri era quello più diciamo così timido, quello che si lasciava trascinare di meno dalla voga del momento. E questa cosa, spesso andava ad intralciare i piani degli altri due. ❰E vabbè, se proprio non vuoi venire, almeno renditi utile in qualche modo e fai la sentinella❱. Il locale delle docce altro non era che un semplice corridoio con alcune cabine che vi sbucavano da un lato. Il soffitto era abbastanza alto, e, in corrispondenza di ogni doccia c'era una finestrella, non molto grande, ma larga abbastanza perché un ragazzo della taglia di Aleksis ci potesse passare senza problemi. ❰Facciamo così, io ti salgo sulle spalle, apro la finestra e vado, ok? Perché io da solo non ci arrivo❱ ordinò il ragazzo ad Eerikki, mentre i passi pesanti del professore continuavano ad avvicinarsi allo spogliatoio. ❰Ale, datti una mossa, che secondo me, se quel gorilla arriva e ti becca che stai cercando di scappare, lui ti prende e ti appende per i coglioni all'appendiabiti...❱ disse Kerri, che era rimasto davanti all'entrata a fare la sentinella, il tutto cercando di non farsi sentire dall'uomo, ma comunque di far comprendere il pericolo imminente agli amici.
Gli altri due, intanto, erano ancora in alto mare. ❰Aspetta, un po' più a sinistra... nono, più a destra... mannooo, alla mia destra, micca alla tua...ecco qui❱. Aleksis, salito sulle spalle di Eerikki, stava ancora cercando di aprire la finestrella da cui sarebbe poi passato per arrivare al tetto, ed era troppo preso da quello che stava facendo per sentire l'avvertimento di Kerri. ❰O cazzo, è bloccata. merda, non si apre!❱ ❰Aspetta, ma prova a girare la maniglia nell'altro senso❱. Un rumore metallico accompagnò l'apertura della finestra, ed una corrente di aria gelida si riversò nella cabina della doccia. Senza i consigli salvaculo di Eerikki... ❰Raga, sta arrivando il prof!❱ udirono finalmente la voce di Kerri i due ragazzi. ❰Sisi, vai tranquillo, tanto abbiamo già quasi finito❱ rispose Eerikki, mentre Aleksis a fatica si infilava nell'apertura nel soffitto. Mancavano solo le gambe e poi poteva dire di essere riuscito a scappare con successo dalla palestra.
Proprio in quel delicato momento, la mole massiccia del prof fece il suo ingresso nello spogliatoio maschile trovandosi faccia a faccia con Kerri, terrorizzato a morte. Il ragazzo, a quel punto, non poteva fare altro che sperare in cuor suo che Aleksis aveva fatto in tempo ad evadere e Eerikki a ripulire in tempo la scena del crimine, richiudendo come minimo la finestra. Non sarebbe di certo riuscito a fermare quell'omone nel caso in cui si fosse messo in testa che voleva a tutti i costi trovare Aleksis. ❰Buongiorno, prof... hehe... ma come va la vita?❱ mormorò, cercando di fare il sorriso più stupido ed innocente di cui fosse capace in quel momento per distrarre il prof, o almeno rallentarlo per dare più tempo ai suoi amici. ❰Spostati, che non sono qui per te!!!❱ tuonò in tutta risposta il professore, spingendo di lato il ragazzo prima di dirigersi verso l'altra stanza dello spogliatoio, quella con tutte le docce. "Aleksis, Eerikki, ho fatto tutto quello che ho potuto... perdonatemi se non è stato abbastanza..." disse tra sé e sé con tono disperato, già pronto a sentire la pesante lavata di testa che i suoi due amici avrebbero di lì a pochi secondi ricevuto.
Il prof, tuttavia, non trovò quello che stava cercando. ❰Virtanen? No, non l'ho visto qua. No, non è passato❱ sentì Eerikki dire con tono innocente e anche un po' confuso. ❰Ok, cercherò da qualche altra parte, allora❱ rispose al che il prof con tono tranquillo e se ne tornò in palestra. I due ragazzi si guardarono stupiti e in assoluto silenzio per qualche secondo, prima di scoppiare in una fragorosa risata. ❰Alla fine allora ce l'avete fatta a scappare in tempo!❱ esclamò Kerri, ancora incredulo di tutto quello che era appena successo. ❰Certo che si! Io non lo so perché sei sempre così pessimista: perché mai dovremmo non avercela fatta?!❱ rispose scettico l'altro. ❰Ceh, ma proprio all'ultimo secondo, eh!❱.

Le fantomatiche esplorazioni di un pazzo scatenatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora