Con l'arrivo sempre più prossimo dell'estate, si avvicinava anche la fine dell'anno scolastico. Le temperature diventavano sempre più alte, la tentazione di paccare le ultime settimane sempre più irresistibile e le teste degli studenti disinteressati alle lezioni chine sui banchi e perse nel mondo dei sogni sempre più numerose. Anche i prof erano stanchi, e si dividevano tra quelli che preferivano non fare lezione e quelli che al contrario non si davano per vinti e continuavano a spiegare finendo nella maggioranza dei casi per avere un esaurimento nervoso entro mezz'ora dal loro ingresso in classe.
⟪Comunque devo ammettere che un po' mi dispiace che la scuola stia finendo⟫ disse uno di quei giorni Aleksis ai suoi due migliori amici. ⟪Questo anno è stato particolarmente lungo rispetto agli altri, e il fatto che tra nemmeno due settimane sarà tutto finito mi fa un po' senso...⟫ ⟪E la madonna, che filosofia...⟫ rispose Kerri, sbadigliando. ⟪Sono serio⟫ ⟪Hai ragione, del resto è proprio quest'anno che finalmente Kerri ha imparato ad arrampicarsi per davvero e non come fanno i bambini dell'asilo, hahah⟫ entrò nella conversazione Iisakki, che fino a due minuti prima dormiva placidamente steso quasi del tutto sul banco. ⟪Non fa ridere⟫ ⟪Andiamo, non fare l'offeso: anche se sai a malapena scavalcare un muro senza cagarti addosso dalla paura noi sappi che ti accettiamo lo stesso, eh!⟫ ⟪Sapete, dovremmo organizzare qualcosa per festeggiare la fine dell'anno scolastico. Tipo...⟫ li interruppe Aleksis. Gli altri due si voltarono a guardarlo. ⟪Tipo?⟫ ⟪Non lo so, qualcosa che per dire addio alla scuola per i prossimi tre mesi delle vacanze⟫ ⟪Un'altra delle nostre cazzate?⟫. Il malefico sogghigno che comparve sulle loro facce nei successivi due secondi fece intuire che tutti e tre stavano pensando alla stessa cosa. ⟪Hahah, anche voi pensavate di fare una grigliata sul tetto della scuola?⟫ esclamò Kerri, rovinando il momento a tutti gli altri. Questi ultimi lo guardarono male. Ok, forse non esattamente tutti e tre avevano pensato alla stessa medesima cosa, ma almeno l'idea di fondo c'era in comune. ⟪Si vede proprio che sei un inesperto⟫ sentenziò Aleksis. ⟪Perché?⟫ ⟪Voglio dire, fare una grigliata sul tetto della scuola può anche essere una buona idea, e probabilmente è qualcosa che potremmo tenere a mente di fare in qualche altro posto. Ma fatto sta che proprio non mi viene in mente come potremmo fare per non farci sgamare. E ricorda: se il nostro motto è "non farti beccare e sarà una bella giornata", c'è un motivo!⟫. Intanto, Iisakki aveva tirato fuori dallo zaino una confezione di noodles istantanei e si era messo a mangiarli mentre si godeva il suo povero amico inesperto imparare l'ennesima lezione di vita offertagli dall'altro suo amico, quello che al contrario era un vero e proprio genio dello sconfinamento. ⟪Comunque⟫. La conversazione ritornò lì da dove era partita. ⟪Qualcun altro ha una nuova idea?⟫ ⟪Intrufolarci nella palestra e gonfiare tutti i palloni da basket fino al punto in cui stanno per esplodere così alla prossima lezione di ginnastica ci divertiremo a sentire tutti gli studenti di quella misera classe avere un infarto uno ad uno?⟫ ⟪Magari se potessimo inventarci qualcosa per cui non dobbiamo vandalizzare niente...⟫ ⟪Daaai, se ci mettiamo anche un po' di vernice blu dentro è ancora più divertente!!!⟫ ⟪Naaa, bisogna metterci del pepe così si mettono a starnutire tutti, hahah!!!⟫ si fece di nuovo avanti nella conversazione Kerri. ⟪State a sentire, io ho un'idea ancora più bella...⟫ li interruppe Aleksis. Sugli unici tre banchi occupati dell'ultima fila calò il silenzio. Iisakki e Kerri avvicinarono le orecchie alla bocca del loro amico, come se avessero paura che qualcun altro potesse sentire le parole che stavano per essere pronunciate. Lentamente, il ragazzo sussurrò: ⟪Un pigiama party clandestino a scuola...⟫. Gli altri due amici si misero a ridere sotto i baffi, eccitati e impazienti di finalmente portare a termine la bravata anche se la avevano appena sentita due secondi prima. Non c'era da stupirsi che Aleksis se ne uscisse con quelle sue adrenalinici, ma allo stesso tempo illegali, spesso pericolosi e soprattutto insensati piani, ma del resto la sua mente funzionava apposta nella direzione di colmare un suo vuoto interiore con azioni, pensieri o bravate che lo potessero far stupire di sé stesso. Si, doveva ammetterlo: stava incominciando a cadere in basso. Molto in basso. Quella volta non aveva scelto nulla di talmente pericoloso o complicato, quella sua idea non era nulla in confronto ad altre avventure che aveva passato. Ma in fondo, doveva capire che quella loro missione doveva essere solo una "festicciola" tra amici con l'unico scopo quello per una volta di divertirsi in maniera "sana", e di salutare l'anno scolastico che stava volgendo al termine, non di certo quello di cacciarsi con le proprie mani in situazioni di pericolo mortale per alleviare la loro astinenza da adrenalina.
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Le fantomatiche esplorazioni di un pazzo scatenato
AdventureQuesta è una specie di "saga" di racconti che sto scrivendo giusto per passare il tempo, senza preoccuparmi di creare una trama estremamente complessa né tantomeno di inserire un messaggio particolare. Aleksis è un personaggio che ho creato con l'un...