CAPITOLO 3

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<<Buongiorno>>mi sveglia Sergei battendo sulla porta.

Stropiccio gli occhi, cercando di mettere a fuoco.
<<Che vuoi?>>dico mettendomi seduta.

<<Hai dormito bene, Adara?>>chiede.

<<Ho dormito in posti più comodi>>rispondo.
Non è assolutamente vero, è il letto più comodo dove io abbia mai dormito.
<<Questo risveglio principesco lo dedichi solo a me, o giri per ogni camera delle tue tante amanti per dargli il buongiorno e per chiedergli se hanno dormito bene?>>domando ironica.

<<Oggi vieni con me>>mi informa, ignorando la mia affermazione, mentre si avvicina.
Si mette seduto sul letto:indossa una camicia bianca della Ralph Lauren, che porta sbottonata nei primi due buchi, dei jeans dal lavaggio scuro e una cinta nera.

<<Dove?>>chiedo curiosa.

<<Questo è un segreto>> risponde mentre si avvicina alla porta.
<<Ah, e prepara anche una valigia>>mi informa per poi chiudere la porta.

Dove mi deve portare, odio le sorprese, non le sopporto proprio.

Faccio ciò che dice, metto un vestitino celeste, non molto attillato, con le maniche corte a sbuffo, scollo a pentagono e gonna a strati, fasciato in vita da due fasce, che sul retro formano un fiocco;come scarpe metto delle Air Force 1, con il baffo che riprende il colore del vestito.

Metto un pò di mascara sulle ciglia lunghe e faccio delle onde con la piastra.

Preparo la valigia; metto dentro 5 costumi spezzati a pezzo unico, poi passo a mettere dentro tutto il resto.

Dopo 1 ora sono pronta, spruzzo il mio profumo preferito:ipnotic poison di Dior e scendo al piano di sotto.

Sergei è appoggiato allo stipite della porta di casa e sta facendo una telefonata, appena mi vede scendere le scale chiude frettolosa la chiamata e mette il telefono in tasca.

<<Pronta?>>chiede alzando il manico della sua valigia.

<<Si, dove andiamo?>>rispondo sistemandomi i capelli.

<<Cosa non capisci della frase:è una sorpresa:Adara?>>ironizza aprendo la porta di casa.

Odio quando le persone, cercano di farmi passare per la stupida della situazione, odio farmi mettere i piedi in testa.

<<Tu invece, Sergente, come mai non riesci a capire il significato della frase:dove andiamo:eppure la mia è più semplice>>difendo il mio orgoglio facendo un sorrisetto sghembo.

Il biondo fa un leggero ghigno mentre fa un gesto con il braccio, verso il vialetto di casa, per invitarmi ad uscire prima di lui.

Cerca di fare il gentiluomo, ma con me, per quanto si impegni, non abbocca.

Rivolgo a lui il suo stesso gesto.
<<Después de ti jugar chico>>dico sarcastica nella mia lingua madre.

Fa un ghigno, prende la sua valigia ed esce di casa; faccio lo stesso e lo seguo fino a davanti all'enorme cancello.

<<Dammi la valigia>> afferma serio Sergei strappandomela dalle mani.

<<Sé más educado, imbecil>>borbotto incrociando le braccia.

<<Traduci, Adara, e vedi di non dirmi cazzate>> sbotta puntandomi un dito contro.

Non esiste, non mi può parlare così.
<<Ho detto:vedi di essere più educato, stronzo>>rispondo senza paura.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 05, 2023 ⏰

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