La natura è una tela di ragno

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Il mio viso
un fiume di petali strappati,
le arterie bucate e spugnose,
sputacchiando rosso;
il cuore di sale.

Inchiostro nero
bagnato, sui palmi delle mani;
le unghie scrivono di erotismo,
il sogno o il ricordo di allora?
E con le ossa marcisce.

Un alveare, uno sciame di vespe,
un tronco bucato,
il bosco buio, il muschio;
l'apetta fumata più a fondo punge
e il mio stomaco più a lungo piange.

Il mio viso
un fiume di vermi ballerini,
il mio avviso:
scappa dai parassiti!

La natura è una tela di ragno,
la mia anima un insetto insignificante,
l'ansia il mio corpetto traballante,
l'amore un letto di sangue.

Quando l'ultima lucciola muoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora