2) Binario 9¾

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Helen's Pov
Avevo passato la notte a dormire con i miei fratelli nel locale dove la sera prima avevamo mangiato con Hagrid: Il Paiolo Magico. Era un po' polveroso e con un grande bisogno di ristrutturazione ma meglio questo che con i Dursley, giusto?
Quella mattina mi sentivo più energica del solito, per Hogwarts. Non sapevo come immaginarla, era una scuola di cemento? Era colorata o di colori spenti? Non ne avevo la minima idea, ma sapevo che o in cemento o in roccia sarebbe stata la svolta della mia vita.
Come tutte le mattine mi sono svegliata per prima, di conseguenza sono andata a svegliare Isabel.
<<Isa, Isa>> cominciai piano, anche se sapevo che per svegliarla ci sarebbe servita minimo una tromba. <<eddai isa svegliati ti prego>> così cominciai a scuoterla. <<SVEGLIATI ISA>>.
Finalmente mia sorella diede segno di vita sibilando un <<mh> e girandosi dall'altra parte. <<Dai, sennò perdiamo il treno per Hogwarts>> le dissi ormai con zero speranze rimaste, però si sedette sul letto e disse <<Non potevi dirlo subito?>> e volò in bagno. Io nel frattempo mi misi un semplice jeans a lavaggio chiaro con sopra una maglia nera e i capelli rigorosamente sciolti. Poco dopo uscì Isa dal bagno com una salopette, con sotto una maglietta bianca e sopra una giacca a quadretti rossi e con i capelli in due treccine.
Prendemmo la valigia e andammo al piano di sotto, dove c'era già Harry, con una giacca simile a quella di Isa, però in blu insieme a Hagrid.
<<Ora che siamo tutti, possiamo andare>> disse il gigante ricevendo un sorriso dai 3.
Arrivati alla stazione Hagrid ci diede 3 biglietti facendoci notare quanto fossimo in ritardo. Quando mi cadde l'occhio sul biglietto notai subito una cosa: il binario era il 9¾, ma non ne avevo mai sentito parlare. << Hagrid ci dev'essere un errore qui dice 9¾, ma non esiste>> ma stavo già parlando da sola, Hagrid era scomparso nel nulla.
Dopo un po' di camminare a vanvera per la stazione trovammo un controllore.
<<Andiamo a chiederlo a lui>> propose Harry, ricevendo due risposte differenti:
<<Non se ne parla, ci prenderà per pazzi>> rispose Isabel, <<penso che sia una buona idea>> invece risposi io, beccandomi uno sguardo contrariato da Isabel.
Io e Harry in seguito ci allontanammo dalla nostra gemella per avvicinarci al controllore che ci mandò via in malo modo, dopo aver detto un "ma è roba da pazzi".
Ci riavvicinammo a lei sconfitta, fin quando una voce di donna solcò le loro orecchie: <<Tutti gli anni sempre la stessa storia! Sempre pieno zeppo di Babbani. Venite. Il binario 9¾ è di qua>>. Ci guardammo subito con una scintilla negli occhi e ci avvicinammo alla signora, che stava davanti al muro, tra il binario nove ed il binario dieci. Vidimo il primo dei suoi figli, intuii essendo che sembrava il più grande, prendere la rincorsa e schiantarsi verso il muro, solo che quando riaprimmo gli occhi, avendoli chiusi in precedenza per paura, non c'era più. Un poco dopo vidi Isabel andare verso le signora. <<Mi scusi, sa dirmi dove possiamo trovare il binario 9¾?>>
Subito dopo la donna dai capelli rossi rispose. <<Primo anno anche voi? Tranquill, anche mio figlio Ron è al primo anno>> disse facendoci un sorriso, per poi continuare <<Vi facciamo vedere noi e poi andate voi, dai Fred, vai tu>>
<<Io non sono Fred, lui è Fred>> indicando il gemello accanto a lui.
<<Insomma, e dici di essere nostra madre>> prese parola l'altro rosso.
<<Uff, scusami George>> si scusò la signora mentre il primo ragazzo si fiondò verso il muro ridendo e dicendo <<Te l'ho fatta, sono io Fred>> Svanendo poi nel nulla, così come quello che doveva chiamarsi George subito dopo.
<<Forza, ora provate voi>> si rivolse a noi dopo aver visto i suoi figli svanire.
La prima a andare fu Isabel, seguita da me e infine da Harry. Rimanemmo stupiti da tutto ciò che ci circondava: da come fossimo entrati al treno che ci avrebbe portati.
<<Avete bisogno di una mano?>> disse una voce, mentre prendeva dalle mani il bagaglio di Isabel cosa che si guadagnò uno sguardo di morte da parte di mia sorella. <<Non c'era bisogno di chiedere se ci avete strappato le valigie dalle mani>> disse Isabel, notando che anche l'altro ragazzo avesse preso il bagaglio dalle mani di Helen e lo avesse già posato insieme alle altre valigie, nel vagone apposito.
<<È sempre così dolce?>> chiese Fred, rivolgendosi a me e a Harry, riferendosi ad Isabel.
<<Solo con i ragazzi dai capelli rossi>> risposi io, dando una gomitata sorridendo alla sorella.
<<Che volete?>> chiese Isabel
guardando con gli occhi verdi, fissi in quelli castani del ragazzo, che fece un sorrisetto e si avvicinò ad Isabel. <<tu cosa vuoi?>> domandò il rosso guadagnandosi uno
spintone dalla ragazza, che se ne andò sopra il treno seguita dalla sorella e dal fratello, lasciando i due rossi da soli;
Posso dire che l'avevo già capito?
Il treno fischiò. Segno che finalmente stavamo per partire. È da quando erano saliti sopra il treno era l'unico desiderio che avevano.
<<Non sarebbe bello?>> chiese Harry spezzando il silenzio, con lo sguardo fisso sul vetro.
<<Cosa?>> chiesi leggermente confusa io, mentre Harry indicava con la testa la famiglia Weasley.
<<Questo. Una mamma amorevole nei nostri confronti>> rispose Harry, mentre io e Isa ci guardavamo negli occhi per poi riguardare Harry.
<<In realtà noi l'abbiamo provato...>> Iniziai dispiaciuta per mio fratello. <<Con Megan, sai...>> mi concluse Isabel.
Sul volto di Harry si formò un piccolo sorriso triste e non disse più nulla fin quando qualcuno bussò alla porta, <<Posso stare con voi? Non ci sono più vagoni liberi>> disse semplicemente con un sorriso imbarazzato il ragazzo dai capelli rossi, presentato dalla madre prima come primino di nome Ron.
<<Certo accomodati» disse Harry indicando il posto accanto ad Isabel, concentrata nella lettura.
Il rosso ringrazia sedendosi nel posto indicato per poi sorride a trentadue denti e presentarsi: <<Sono Ron, Ron Weasley!>> in quel momento Isabel abbassò di poco il libro, in modo da lasciare scoperti gli occhi, mentre io smisi di giocare col mio coniglietto, regalo di Hagrid.
<<Io sono Harry, Harry Potter e loro sono le mie sorelle, Helen e Isabel» disse Harry con un sorriso mentre
Isabel tornava a leggere dopo un: "hey" al rosso ed Helen gli regalava un sorriso e si rimise a giocare con il coniglio.
Il viaggiò continuò con Isabel immersa nella lettura, io che continuavo a giocare col coniglietto ed Harry e Ron che parlavano e mangiavano qualcosa presa dal carrello, fino a quando non bussarono di nuovo alla porta del vagone.
<<Pel di carota se sei tu puoi benissimo andartene>> andò subito sull'attivo Isa abbassando il libro e guardando verso la porta, trovandosi una ragazza della sua stessa età con i capelli castani e ricci.
<<Chi è pel di carota?>> chiese la ragazza scioccata. <<Comunque avete visto un rospo? Un ragazzo di nome Neville l'ha perso>> Finì di dire guardando tutto il vagone, fermandosi al rosso che aveva una bacchetta in mano <<Oh state facendo magia, io so tutto sull'argomento>> Disse entrando con fare da sapientona,
mettendosi in mezzo a Ron ed Isabel, costringendo a quest'ultima di levare i piedi poggiati comodamente sul sedile.

Ron si schiari la voce e, con tutti gli occhi puntati fece l'incantesimo che, non funzionò come previsto, dato che fece una leggera luce gialla e fini.
<<Sei sicuro sia un vero incantesimo? lo ovviamente ne ho studiati alcuni semplici prima di venire qui e mi sono usciti tutti, per esempio>> disse la castana prendendo la bacchetta allungandola verso Harry e facendo un movimento. <<Oculus Reparo» pronunciò ed in un minuto gli occhiali di Harry erano come nuovi.

<<Primo anno! Primo anno!>>, Si senti dire Hagrid da fuori il treno mentre tutti scendevano dal treno, e quelli del primo anno andavano dal mezzo gigante.
<<Ciao Hagrid>> dimmi in coro noi tre Potter, ricevendo un sorriso ed un
<<ciao ragazzi>> da parte sua.
Hagrid si mise a camminare con tutti i primini dietro fino ad arrivare davanti ad un lago con delle barche.
Io e Isabel finimmo insieme ad altre due gemelle, mentre Harry insieme a Ron finì con altri due ragazzi. Le barche iniziarono a muoversi sole, fino ad arrivare davanti un grosso e imponente castello imponente e gigante.
Diamine, avevo fatto diverse supposizioni su come potesse essere, ma non l'avevo immaginata così bella.

Spazio Autrice
Ehi eccoci di nuovo, ripeto un'altra volta che la storia potrebbe risultare noiosa ma andando più avanti diventerà sempre più interessante.
Spero che ci piaccia e che me lo faccia te capire lasciando qualche stellina e qualche commento.
Vi ricordò di nuovo che questa storia la sto scrivendo con @/ThechosenOnes314 e che se volete leggere entrambe le versioni delle storie potete passare dal suo profilo.

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