3) Il Cappello Parlante

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Helen's Pov
Dopo il breve viaggio in barca, ci ritrovammo a salire circa tre rampe di scale, per poi trovare una signora anziana, alta e dall'aria severa che ci diede subito il benvenuto. <<Benvenuti a Hogwarts, fra qualche minuto varcherete questa soglia, e vi unirete ai vostri compagni, ma prima che prendiate posto, verrete smistati nelle vostre Case. Sono Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Per il tempo che starete qui, la vostra Casa sarà la vostra famiglia. I trionfi che otterrete le faranno guadagnare punti e ogni violazione delle regole, perdere. Alla fine dell'anno, la Casa con più punti vincerà la Coppa delle Case>>
Sembrava tutto così serio ma venne interrotto da un grido: <<Oscar!>> e spuntò questo ragazzino che raccolse la sua ranocchia da per terra. Era lo stesso per cui Hermione era venuta nel nostro vagone. Subito dopo si alzò e chiese scusa all'insegnante per averla interrotta, così lei continuò. <<La Cerimonia dello Smistamento comincerà fra pochissimo>>.
Appena lei attraversò il portone prese parola un ragazzino, biondo ossigenato con i capelli tirati indietro dal gel. <<È vero allora, quello che dicevano sul treno. I gemelli Potter sono venuti a Hogwarts.>> e si cominciarono a sentire mormorii di ogni tipo per poi far riprendere parola al ragazzino. <<Loro sono Tiger e Goyle>> indicando con la testa i loro compagni. <<E io sono Malfoy, Draco Malfoy>> e cominciò a avvicinarsi a noi interrotto dalla risata di Ronald. <<Il mio nome ti fa ridere eh? Non c'è bisogno che ti chieda il tuo. Capelli rossi, una vecchia toga di seconda mano, devi essere un Weasley>> vedendo che Ron era palesemente in imbarazzo tornò a noi. <<Scoprirai che alcune famiglie di maghi sono meglio di altre Potter>> guardandomi dritta negli occhi. <<Non vorrete fare amicizia con le persone sbagliate. Posso aiutarvi io>> Cominciando a porgere la mano a me.
<<Le sappiamo riconoscere da soli le persone sbagliate, grazie>> e gli feci un sorriso falso, prima che arrivò la professoressa a dargli due colpi con una pergamena sulla spalla per farlo tornare al suo posto. <<Siamo pronti per ricevervi. Seguitemi.>> Seguendola si spalancò un altissimo portone d'oro per entrare in una sala, con 4 tavoli estesissimi e un'infinità di alunni, ero rimasta più che altro ammaliata dal soffitto un cielo stellato magnifico con delle candele sospese in aria, ma questa magia venne subito svelata dalla ragazza riccia. <<Il soffitto non è vero. Sembra un cielo stellato ma è una magia, è nel libro Storia di Hogwarts, io l'ho letto>>.
Arrivati alla fine della sala la professoressa salì su un soppalcò in legno, dicendoci di restare giù. Sul soppalco si trovava uno sgabello con su un cappello, che sembrava avere almeno una sessantina d'anni, per essere gentile e dietro un tavolo con tutti i professori.
<<Dunque prima di cominciare, il professor Silente vorrebbe dirvi alcune parole>>.
Si alzò un anziano signore, con una barba e dei capelli lunghissimi. <<Desidero dare a voi tutti alcuni annunci d'inizio anno. Il primo anno prenda nota: l'accesso alla Foresta è severamente proibito a tutti gli studenti, inoltre il nostro guardiano, il signor Gazza>> indicando con una mano un signore malconciato con ai piedi un gatto grigio con tanto di occhi rossi. <<Mi ha chiesto di rammentarvi che la parte destra del corridoio del terzo piano è zona preclusa a tutti coloro che non desiderano fare una fine molto dolorosa. Grazie>>
Riprese parola la signora anziana. <<Quando chiamerò il vostro nome, verrete avanti, io vi metterò il Cappello Parlante sulla testa e sarete smistati nelle vostre Case>> Prendendo il cappello posato sullo sgabello in mano e leggendo il primo nome sulla lista continuò, speravo con tutto il cuore di non essere io la prima.
<<Hermione Granger>>. Sospiro di sollievo. La ragazza prese coraggio e si andò a sedere, dopo 5 secondi che il cappello stava riflettendo strillò: <<Grifondoro!>> così un tavolo comincio ad applaudire e urlare.
<<Draco Malfoy>> lo stesso ragazzino che prima si era presentato in modo alquanto sgradevole si andò a sedere, e credetemi se dico che neanche il tempo di appoggiargli il cappello in testa, che disse subito: <<Serpeverde!>> e un altro tavolo esultò.
<<Tutti i maghi diventati cattivi erano Serpeverde>> disse Ron.
<<Stai dando più pregiudizi di lui Weasley>> gli ricordai io.
<<Susan Bones>> continuò la McGrannit, e dopo un 10 secondi di indecisione il cappello decise: <<Tassorosso!>>
E piano piano andarono tutti, Ronald Weasley, Neville Paciock, Tiger e Goyle.
E il turno dei miei fratelli e del mio non sembrava arrivare, avevo così tanta paura, ma non ne ho avuto neanche il tempo di pensarci che la professoressa disse: <<Helen Potter>> tentennai ma non potevo non andare, salii un gradino e poi l'altro e infine mi sedetti.
<<Difficile, molto difficile. Coraggio da vendere, un cervello niente male, talento, ambiziosa e desiderio di mettersi alla prova. Ma dove ti colloco? Serpeverde ti aiuterebbe sulla via della grandezza senza dubbio... Beh... direi, Serpeverde!>> e cominciarono a esultare tutti. Sinceramente non sapevo se essere felice o meno. Qual'era la casa giusta? Ma sopratutto ce n'è una? Sentendo le parole di Ronald sulla casa in cui ero capitata mi vennero alcuni dubbi. Divorata da questi pensieri mi andai a sedere e non mi accorsi nemmeno che anche i miei fratelli erano stati smistati, però mi bastò girarmi un po' per capire che Isa era finita nei Corvonero e Harry nei Grifondoro.

Come per magia qualche minuto dopo apparì un sacco di cibo sul tavolo di ogni Casa. Neanche il tempo di prendere un pezzo di pollo che la ragazza affianco a me si presentò stringendomi la mano. <<Millicent Bulstrode>>
<<Helen Potter, piacere>>
Era una ragazza col caschetto e un po' in carne, ma lì in mezzo sembrava l'unica ok.
Dopo aver mangiato i prefetti delle case ci ordinarono subito di tornare nei dormitori seguendoli, senza neanche darmi il tempo di andare dai miei fratelli.
Tra scale che si muovono, dipinti che si muovono, corridoi e parole d'ordine arrivai nella Sala Comune Serpeverde.
Arrivata nella stanza mi misi il pigiama e crollai subito sul letto. Dopo la giornata che avevo passato, ero anche giustificata.

The Lost PoisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora