parte I - un risveglio diverso dal solito -

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Era una calda giornata estiva, quando Lia nonostante fosse titubante, decise definitivamente di lasciare la casa dove abitava con i genitori, i fratelli Felipe e kerem e la sorella Mia . Non aveva ancora comunicato nulla alla sua famiglia .A quando pare, il motivo che la spinse a fare una scelta abbastanza complessa e importante, fu il voler andare alla ricerca di un lavoro ben pagato , grazie al quale non avrebbe avuto debiti e le avrebbe permesso di trascorrere una vita dignitosa e felice , lontano da quegli occhi indiscreti della gente altezzosa . Non voleva ammettere che in realtà questo non era l'unico motivo , voleva assicurarsi di riuscire a sostenere economicamente sia le spese ospedaliere che le cure per il fratellino malato.

I tempi erano cambiati e quindi più si andava avanti , più le possibilità che gli ospedali e il servizio sanitario nazionale si facessero carico di tutto il necessario per curare soprattutto i più piccoli, diminuivano . Di certo non appartenevano ad una classe sociale elevata , ma la sanità doveva essere un servizio alla pari per tutti .

Lia aveva paura , d'altronde era a conoscenza di tutto quello che avrebbe lasciato ma era all'oscuro di tutto ciò che avrebbe trovato . I molteplici dubbi la portarono a rimandare la partenza di qualche giorno , non poteva lasciare così i famigliari, ne poteva andarsene senza aver prima pensato ad eventuali conseguenze . Non era sicura del fatto che i suoi cari le avrebbero permesso di fare una tale scelta , poiché erano loro ad avere le redini in mano di tutta la famiglia.

Non aveva alcuna esperienza lavorativa, e non avendo molte conoscenze da quelle parti , i genitori non potevano<< per nessun motivo>> mandarla allo sbando in luoghi a loro sconosciuti , dove sarebbe entrata in contatto con gente di tutti i tipi. Questi erano i numerosi pensieri che disturbavano la tranquillità della giovane , ma non poteva mentire a coloro che sin dalla nascita si erano preoccupati per lei e avevano fatto tanto per crescerla e portare avanti l'intera famiglia. Non era molto grande , ma aveva compreso a pieno la difficoltà di quel periodo ed essendo la figlia maggiore, pur avendo solo vent'anni ,si sentiva in dovere di aiutare la propria famiglia. All'università era molto brava, poteva decidere di continuare gli studi anche a distanza o in autonomia , in caso di partenza .

Sua madre aveva perso il lavoro , l'unico fattore positivo di questa disgrazia era quello di poter seguire i figli accuratamente. Non erano poveri ma con un solo salario non potevano sfamare 4 figli , tutti frequentavano ancora la scuola , un titolo di studio avrebbe permesso sia alla sorella che ai due fratelli in seguito, di trovare un posto di lavoro stabile . Questo però richiedeva dei sacrifici , era arrivato il momento di rimboccarsi le maniche , anche se non si poteva più tornare a quella che era la vita di prima .

In città l'epidemia aveva fatto una vera e propria strage , la popolazione era diminuita e i prezzi dei beni di prima necessità erano in costante aumento, insomma se le uscite erano maggiori delle entrate era davvero un problema complesso , necessario era trovare una soluzione in prima possibile.

Intanto le ore passavano e il tempo scorreva inesorabilmente , anche se la situazione era abbastanza delicata e quindi c'era bisogno di una lunga riflessione.

Il viaggio non sarebbe stato una passeggiata, era opportuno prendere la prenotazione giorni o addirittura settimane prima . Ebbene sì , molta gente si spostava all'estero o in altre località italiane per puro divertimento, per andare in vacanza , a trovare i parenti o semplicemente per trascorrere alcuni giorni in assoluta spensieratezza. Era estate e chi aveva lavorato ininterrottamente tutto l'inverno aveva tutto il diritto di riposarsi un po' . Ma il vero dilemma era il luogo in cui doveva recarsi, pur trovando un posto sui mezzi di trasporto doveva avere le idee chiare.

Il suo obiettivo era quello di stare vicino alla sua famiglia ed aiutare il fratellino Felipe , poiché aveva un'intera vita davanti , solo 6 anni e se i medici gli avrebbero negato cure che avrebbero contribuito a farlo stare meglio ,( perché non avevano una grande disponibilità economica al momento ) , non se lo sarebbe mai perdonata .

Lia così giunse ad una conclusione, voleva prendersi del tempo per pensarci su,
<<non si poteva decidere così su due piedi>> una qualsiasi scelta avrebbe cambiato per sempre la sua vita e in seguito non sarebbe stato possibile recuperare quelle ore , quei minuti , secondi e quegli attimi unici .




Spazio autrice:
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La scelta che avrebbe cambiato per sempre... le nostre vite Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora