Riverdale
Cheryl's pov
Appena suona la campanella andai in presidenza per ritirare l'orario settimanale.
Mi accorsi che una ragazza stava parlando con la segreteria chiedendo se ci fosse un'altro corso oltre a biologia e li mi accorsi che era lei.
<<Non c'è nessun'altro tipo di corso?>> insistette alla segreteria.
<<No gliel'ho già detto signorina Topaz, se vuole può farlo l'anno prossimo>> disse la signora sulla sessantina con gli occhiali da vista sul ponte del naso.
La ragazza come se sentisse la mia presenza si voltò incrociando il mio sguardo, mi resi conto he i suoi occhi erano diversi rispetto all'ora precedente, erano di un colore castano tipo oro. Il nostro contatto visivo venne interrotto da me che mi accorsi che le sue iridi si stavano scurendo di nuovo.
<<Lasci stare rimarrò nel corso di biologia, dovrò solo.... resistere>> disse alla segretaria mantenendo lo sguardo su di me, per poi supermi ed uscire dalla porta su qui ero appoggiata.
Dopo aver recuperato l'orario tornai a casa per prendere mio padre ed andare a mangiare in una tavola calda in centro città.
Appena entrammo la proprietaria ci fece accomodare, per poi parlare con mio padre. Cercai di non ascoltare, ma fu più forte di me.
<<Allora sei niente su chi è stato ad uccidere quel povero operaio?>> chiesa la donna di colore a mio padre.
<<Pensiamo sia stato un animale, ma non sappiamo altro>> disse mio padre per poi ordinare la cena.
Mentre finivamo di cenare vidi un uomo venire verso di noi.
<<Ehi Clifford come va?>> chiese un uomo con un sorriso gentile.
<<Ehi Weid tutto ok. Ti ricordi di Cheryl?>> chiese mio padre indicandomi col capo.
<<Certo, tu ti ricordi di me? L'ultima volta che ci siamo visti e stato a natale, ricordi ero vestito da babbo natale>> disse con lo sguardo curioso.
<<Weid non passa un natale con noi da quando aveva 2 anni>> disse mio padre facendogli capire di non dover continuare su quell'argomento.
Mio padre continuò a parlare con Weid finché non andò a pagare la cena.
Appena usciamo dalla tavola calda ci dirigiamo direttamente a casa dove mi fiondi in camera mia per provare a studiare, ma non riesco a fare altro che pensare a quella dannata ragazza dai capelli rosa, così decisi di andare a letto per provare a dormire.
Il giorno dopo come feci il giorno prima, così stranamente in anticipo mi trovai nel parcheggio ad ascoltare della musica con le mie fidate cuffiette a ricontrollato gli esercizi di algebra della sera precedente. Prima di concentrami del tutto mi guardai in torno cercandola con lo sguardo, mi resi conto che si trovava dall'altra parte del parcheggio appoggiata sul sellino di una moto che mi guardava.
Mentre ero distratta a guardarla non mi resi conto che un camioncino nero di un mio compagno mi stava venendo contro e mene accorsi troppo tardi per spostarmi.
Quando il camioncino stava per colpirmi senti una folata di vento venirmi incontro e mi accorsi che la macchina non mi aveva colpito perché proprio quella ragazza che tormentava i miei pensieri mi aveva protetto.
Quando incontrai i suoi occhi mi ci soffermai più del dovuto rendendomi conto che si stavano scurendo distolsi subito lo sguardo puntandolo sulla macchina, che avrebbe dovuto rendermi poltiglia, notando che esattamente dove c'era la sua mano c'era un solco come se avesse sbattuto contro un muro.
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The Twilight Saga~Choni
FanfictionSi pensa che nel mondo siamo tutti "uguali" e sappiamo tutto di tutti, ma in realtà non sappiamo nulla, ad esempio che nel mondo esistono tre "specie" diverse: al primo posto potremmo mettere l'uomo ma in realtà, bhe abbiamo i vampiri e i lupi che u...