La mia Luna: Charles Leclerc Fanfiction

Capitolo 3: Selene

"Piacere piccola Luna, io sono Charles"
Rimango assolutamente impietrita. E non solo perché ho davanti Charles Leclerc o perché mi ha appena dato un soprannome, ma perché anche se lui non può saperlo, QUEL soprannome era lo stesso che usava mio padre.

Ci guardiamo ed è come se non potessi fare altro.

Vedo le sue labbra incurvarsi leggermente verso l'altro. "Hai perso l'uso della parola piccola Luna?"

In quel momento la magia svanisce e mi rendo conto di dove siamo.

"Simpatico..." dico con un tono ironico "semplicemente mi fa ancora strano conoscere i ragazzi per cui tifo e che vedo correre quasi ogni weekend dalla televisione. Con Carlos pensavo di essermi abituata e invece.." ridacchio cercando di coprire l'imbarazzo e spero che creda davvero alle mie parole.
E poi chi si crede di essere? Insomma si, è Charles Leclerc ma mica Dio!

Continua a ridere e mi mima l'ok con la mano in un modo che giurerei essere assolutamente ironico. Mi sta prendendo in giro forse?!

"Bene ragazzi! Ora che ci siamo tutti possiamo iniziare a festeggiare! Prendete tutti il primo shot che avete davanti e il primo Brindisi è tutto per questa prima posizione di Charles in Austria!!" Inizia ad urlare Carlos e capisco che, in realtà, probabilmente la sua festa era già iniziata prima del nostro arrivo.

Io e Ele ci guardiamo e ridiamo in modo complice, anche lei conosce bene il fratello e quando è nel giusto mood è la persona più divertente del mondo.

In sottofondo parte 'Gasolina' e già so che sono spacciata.
"LA NOSTRA CANZONEEE! MUOVI QUEL CULO SODO CHE HAI E ANDIAMO A FAR VEDERE A TUTTI CHE LE BAD BITCH SONO IN CITTÀ BABY!" Urla infatti Eleonora.

La guardo e, come ormai tradizione per noi, prendiamo il secondo shot di Tequila, brindiamo e lo scoliamo (come lo direbbe Ele, Coraggio Liquido babeee).
Subito dopo mi trascina con lei in pista e iniziamo a muoverci.

Non sono esattamente una persona estroversa, ma negli anni passati con Eleonora se ho imparato qualcosa, questa è ballare con lei.

Continuiamo a ballare per un po' quando Eleonora mi fa 'il cenno', il segnale stabilito nel momento in cui qualcuno si sta avvicinando da dietro. Quindi la vedo alzare lo sguardo e le sopracciglia, poi mi fa un occhiolino e sorride, quando il 'cenno' è seguito dall'occhiolino significa che il tipo è davvero carino.

Mi volto e mi ritrovo Pierre che mi guarda e mi sorride.
Si avvicina al mio orecchio "Posso rubarti l'amica solo per un po'?" mi dice cercando di sovrastare la musica.

Rido, perché ho visto come si sono guardati i due al momento della presentazione, quegli sguardi erano fuoco puro.

Mi volto verso la mia migliore amica che, non avendo sentito cosa mi ha detto Pierre, crede che il ragazzo si sia avvicinato per me e continua a sorridermi.
Noto solo ora che il suo sorriso è un sorriso quasi amaro, cerca di essere felice per me anche quando la cosa le fa male.
Questa è la mia migliore amica e la mia famiglia, una persona che per me farebbe e darebbe tutto.

Sorrido felice a Pierre e annuisco.
Lo vedo dirigersi verso di lei e da dietro le spalle del ragazzo le ripeto il nostro cenno e le faccio un gran sorriso seguito da un occhiolino malizioso.

Lei resta a bocca aperta, poi guardandomi fa un sorriso enorme e mi mima un "ti amo" per poi iniziare a stringersi a Pierre.

Rimango lì per qualche istante, poi, essendo rimasta sola, inizio a cercare la via per i divanetti dove avevamo lasciato Carlos e Charles.

Quando faccio per raggiungerli vedo Charles che, con una cannuccia alle labbra, mi fissa in un modo (se possibile) ancora più intenso del momento in cui ci siamo conosciuti.

Sento un brivido attraversarmi la schiena.
Merda. Devo guardare assolutamente da un'altra parte e terminare quella tensione.

I miei occhi vanno poi su Carlos e mi accorgo che sta fissando qualcuno con uno sguardo omicida verso la pista. CAZZO ELEONORA E GASLY!

Mi avvicino allora in modo molto più rapido, provando a trattarmi dal correre.

"Hey smooth operator del mio cuoree!" Inizio a dire cercando di usare il mio tono di voce più smielato e dolce.

"È inutile che usi quel tono, gli hai dato tu il permesso vero?" Mi risponde Carlos senza nemmeno guardarmi.

"Ehm, si Carlos. Ma giuro che non ci ho pensato troppo in quel momento! E poi cosa avrei dovuto fare?" Cerco di difendermi io.

"Beh qualcosa cazzo!" Quasi mi urla lui.

Rimango senza parole. Non ho mai visto così Carlos. Di solito è la persona più solare ed energica del mondo, quasi al pari della sorella!

"Hey anche meno! Intanto Eleonora è grande abbastanza da poter scegliere con la sua testa, in secondo luogo se sei così infastidito dalla cosa perché non l'hai fermata tu? E per finire, rilassati! Stanno solo ballando!" E capisco che gli dia fastidio la situazione vista la raccomandazione iniziale ma non ha comunque diritto di prendersela con me!

"Quel coglione di un pilota ha deciso di venire verso di voi mentre... ehm... ero distratto ecco! E comunque conosco entrambi, e li ho visti prima. Questi sono solo dei preliminari e non sono riuscito ad impedirglieli." Mi risponde Carlos.

"Hey mate, tranquillo. Sono entrambi adulti e tutto quello che fanno non ci riguarda, a meno che poi (cosa che sicuramente accadrà) Pierre non faccia qualcosa che meriti un pugno. E allora gli daremo un pugno!" Interviene per la prima volta il monegasco.

Carlos si rilassa e capisco che ha centrato il punto.
Forse era preoccupato di complicare le cose con Charles se fosse successo qualcosa con Gasly, visto che i due sono migliori amici dall'infanzia.

"Gli darò io un pugno se si comporta come un cabrón mate, non voglio complicare le cose più di quanto lo sono già." E questa risposta mi fa capire che la mia ipotesi era corretta.

"Oh Carlos" dice Charles "Pierre è un cretino. Ma un cretino che sa che quando si comporta di merda gli spetta un bel cazzotto e amici come prima" e sorride.

Vedo Carlos molto più rilassato. Sicuramente per la consapevolezza di poter prendere a cazzotti Gasly senza che questo incida nel suo lavoro.

"Bene allora torno dalla biondina di prima, divertitevi voi due" ci fa l'occhiolino e, senza lasciarci il tempo di ribattere, sparisce.

Mi volto a guardare Charles e vedo che mi mima con le labbra "Balliamo?"