Capitolo 1

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🝮🝮🝮🝮 𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐬𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐜𝐢𝐚🝮🝮🝮🝮

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🝮🝮🝮🝮 𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐬𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐜𝐢𝐚🝮🝮🝮🝮


Stavo finendo di fare la mia valigia quando ad un tratto sentii la voce di mia madre provenire dal piano di sotto.
-ragazze ci siete?- disse.
Presi le ultime cose, chiusi la mia valigia e scesi giù le scale per arrivare alla porta di ingresso dove mi stava aspettando anche Noah, mia sorella.

Il viaggio in macchina fu alquanto silenzioso e io ne approfittai per rilassarmi un po' siccome l'aria era molto tesa.
-cosa leggi?- chiese mia madre a Noah per spezzare le acque e ovviamente lei non rispose.
-tesoro non ho gli occhiali da lettura- continuò ma Noah ancora nulla.
-e tu Estela?-
-che stai facendo sul telefono?- mi chiese
-nulla- risposi. Sinceramente non avevo molta voglia di parlarle.
-avete intenzione di non parlarmi per tutto il viaggio?- ci chiese
-dovete sapere che neanche per me è facile. Cavolo ragazze ora avremo la possibilità di essere protagoniste delle nostre vite-
-della tua di vita mamma. La mia è a mille chilometri e mi sono dovuta separare da Dan e da tutti i miei amici per un tuo capriccio e stessa cosa anche Ela. L'hai allontana da Victor e dalle sue amiche.- farfuglia a tono Noah
-questo non è un capriccio, io e lui ci amiamo- disse mia madre
-anche noi amiamo qualcuno ma sembra che a te non te ne importi niente- risposi più calma rispetto a Noah
-credetemi, mi dispiace separarvi dai vostri ragazzi e dai vostri amici. E siete così belle e simpatiche che farete sicuramente subito amicizia.- sorrise per calmare la tensione che si era creata e io e noah decidemmo di lasciar stare e il silenzio in men che non si dica calò di nuovo.

-eccoci- sorrise mia madre e apri con un telecomando il cancello davanti a noi e ci trovammo una stupenda ed enorme Villa. Era mozzafiato.
Mia madre parcheggiò davanti l'ingresso della casa e scese subito e velocemente dalla macchina per andare incontro ad un uomo e poi baciarlo e abbracciarlo.
-sarà il famoso William di cui tanto ci parlava- dissi girandomi verso mia sorella che come risposta sbuffo e scese dalla macchina sbattendo la portiera.
-iniziamo bene- mormorai prima di scendere anch'io dalla macchina.
Andammo nel retro della macchina per prendere le nostre valigia fino a quando uno dei tanti maggiordomi che c'erano si avvicinò a noi per aiutarci con le valigie.
-lasciate fare a me signorine, questo è il mio lavoro- ci informò
-no grazie ce la faccio da sola- rispose Noah
Insomma ci fu una minuscola litigata tra i due per chi doveva portare su le valige e ovviamente vinse Mortimer, il maggiordomo.
-sono felice di vedervi ragazze- disse William
-piacere- risposi cordialmente e lui questo lo notò per questo mi fece un sincero sorriso.
-non posso dire lo stesso mi spiace - rispose invece noah.
Io e lei eravamo l'opposto solo caratterialmente, esteticamente eravamo più o me meno uguali, tutte e due bionde con gli occhi azzurri.
-voglio che ci sentiate come se foste a casa vostra-  continuò will.
-prima o poi mi dovrete rendere partecipe della famiglia- continuò e Noah fece una smorfia.
-che ne dite se vi mostriamo la casa?- chiese mia madre
-si, perché no- risposi

-lì c'è la cucina e li il salone- fece una piccola pausa mia madre e poi continuò
-mentre sopra ci sono le camere-
-bene, io vado sopra, vieni anche tu con me Ela?- mi domandò Noah
-ehm si- risposi e salimmo le scale.
-noah la tua camera è quella a sinistra mentre la tua Ela è quella a destra- urlò dal piano di sotto William.
Entrai nella mia camera e mi soffermai ad osservarla un po', era davvero bellissima.
Le pareti erano di una azzurro pastello a dir poche incantevole ed era perfino già arredata. C'erano già tutti i mobili e nella cabina armadio persino dei vestiti e dal loro aspetto anche molto costosi.
Sistemai tutta la mia roba e poi andai in balcone per vedere la visuale.
Si vedeva tutto il giardino e persino la piscina.
Mi guardai un po' attorno e notai nell'altro balcone, quello affianco al mio, una figura alta e molto robusta ma non ci feci molto caso.
Decisi di chiamare la mia migliore amica Laura per sentirla e raccontarle sia di com'è la casa sia di tutto il viaggio e parlammo per una buona mezz'ora.
-invece Nick l'hai incontrato- mi chiese.
Ah gia, quasi me ne ero scordata. Nick o per meglio dire Nicholas, il figlio di papà, il tipico ragazzo perfetto nonché mio fratellastro.
-a pensarci bene ancora no. Ma vabbè non mi frega, anzi sai che, mi è venuta una fame assurda-
-Sisi amica ti lascio andare tanto anche io ho da fare che domani abbiamo un test- mi rispose
-ok a dopo-.

Scesi le scale ed andai in cucina.
-scommetto che non hanno nemmeno un sandwich-mormorai fra me e me.
Aprii il frigo ed avevo ragione, neanche l'ombra di un sandwich, pensai.
Chiusi il frigo ma mi trovai la stessa figura che avevo intravisto in terrazzo, era un ragazzo.
-oh cazzo- dissi indietreggiando con una mano sul petto per lo spavento.
Lo scrutai bene e santo cielo era stupendo.
capelli tendenti al nero e dei bellissimi occhi scuri.
-tu sei una delle due figlie della nuova moglie di mio padre- iniziò a parlare
-ti va un po' di ragù o magari della pasta, insomma, qualcosa che sia di tuo gradimento- continuò
-tu devi essere Nicholas- parlai
-esatto e tu sei?- ghignò
-ti interessa così tanto?-
-mh no però sai se dovrò vivere con te per sempre dovrò pur sapere almeno il tuo nome-
-Estela- sussurrai
-Estela eh, bel nome- inizio avvicinandosi un po' troppo per i miei gusti di fatto indietreggiai ma sentii il ringhio di qualcuno alle mie spalle, deglutì molto rumorosamente e mi girai molto lentamente.
Davanti mi trovai un bel cagnolone tutto nero e sembrava avere la voglia di sbranarmi, anzi mi sbaglio, questo cane voleva sbranarmi.
-sai- incominciò
-non so perché non gli piaci, penserà che magari sei entrata in casa senza permesso- continuò
-piantala Nicholas- risposi
-brutto imbecille fallo smettere- dissi incominciando di nuovo ad indietreggiare ma stavolta verso di lui.
-shh, a Thor non piace chi mi insulta- mi sussurrò all'orecchio .
Thor abbaiò avvicinandosi e questo gesto mi fece nascondere dietro Nick, come per proteggermi.
-Nick sono seria fallo smettere non mi piace questa situazione- dissi
-Thor basta- disse tranquillamente ridendo nel mentre ed io per difendermi presi la prima cosa che mi capitò sul davanzale della cucina, ovvero una padella.
Nick la vide e la sua espressione cambiò radicalmente.
-sei matta, metti giù la padella, se capisce che mi stai minacciando ti sbrana- mi disse serio
-allora tu senza scherzare fallo smettere-
-ehi Thor seduto- disse, ed il cane sembrò ascoltare questa volta.
-tu sei un po' pazza vero?- disse girandosi verso di me e la distanza tra noi era veramente poca.
-comunque- iniziò
-non avevo visto le lentiggini sorellina- continuò
-non ti azzardare a richiamarmi in quel modo Nick o giuro che ti-  incominciai a dire fino a quando fui interrotta da qualcuno.

SPAZIO AUTRICE
ciao ragazzi come state? Vi sta piacendo la storia? Io ho già visto almeno 10 volte è colpa mia e me ne sono innamorata , sopratutto di Nick , e quindi ho deciso di scrivere questa fan fiction.
Ricordate, lasciate una stellina e magari qualche commento così capisco se vi sta piacendo e mi farebbe un sacco piacere. Detto questo ci vediamo al prox capitolo!!

amor prohibido || Nick LeisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora