Capitolo 5

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🝮🝮🝮🝮𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐭𝟐🝮🝮🝮🝮

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🝮🝮🝮🝮𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐭𝟐🝮🝮🝮🝮

Seguii con lo sguardo Nick allontanarsi da quelle ragazze e andare dietro la sua auto a fare non so cosa, così mi decisi e lo seguii.
Appena vidi che si fermò davanti all'auto decisi di andargli incontro senza spicciare parola.
E Nick, quando udì il rumore di passi che stavano avanzando verso di lui, si girò e gli arrivò un bel pugno in faccia da parte mia.
Giuro che solitamente queste cose le fa Noah, essendo più complessa e fredda caratterialmente, ma quando mi fai incazzare è meglio che ti guardi attorno.
-che cazzo fai- disse palesemente incazzato e tenendosi con una mano il naso poiché gli stava uscendo del sangue.
-che ti importa?!-
-ti sorprende che c'è l'abbia fatta fin qui a piedi?-gli chiesi cercando di non farmi intimorire dalla sua figura molto più estesa della mia.
-sei una merda- continuai spingendolo, ma inutile a dire che non si mosse nemmeno di un millimetro.
-lentiggini, è meglio che te ne torni da dove sei venuta- sibilò avanzando cautamente verso di me, fino a farmi scontrare contro la macchina; è così mi ritrovai tra quest'ultima e lui.
-scordatelo, rimango finché ho voglia di restare- dissi con orgoglio, sentendomi più vigorosa.
-non te lo ripeterò due volte- sussurrò continuando ad avvicinarsi, troppo per i miei gusti, al mio volto facendomi così deglutire talmente forte che mi ridacchiò in faccia.
Presi un bel respiro e mi decisi a parlare, non potevo dargliela vinta.
-pensa se tuo padre venisse a scoprire di tutto questo eh, come reagirebbe?- farfugliai facendo l'innocente.
-non ne saresti capace- mi penetrò, con un semplice sguardo tutto il corpo, con quei occhi che in quel momento vidi gelidi, privi di emozione, e in quel momento vidi paura e rabbia nei suoi occhi.
-il ragazzo perfetto eh, cavolo Nick, complimenti sei riuscito ad ingannare tutti- gli sputai in faccia
-sono perfetto sotto molti aspetti amore- disse, e sinceramente questa frase mi formò un grande nodo in gola e non seppi che dire.
Pensai un attimo a come rispondergli e nel mentre mi incantai a guardarlo. Poteva essere pure un idiota in culo eh, però c'era da dire che era molto bello...
O merda ma cosa sto pensando.
Mi maledii mentalmente sulla mia riflessione non molto usuale.
-ma vedo che la modestia non è il tuo forte- trovai finalmente delle parole da buttare fuori per evitare di sembrare un rincoglionita.
-sei l'unica ragazza che si preoccupa per la mia modesti- fece un insopportabile vocina, come per prendermi per il culo.
-forse non sono come le altre ragazze- replicai
-ah no? Io direi di sì- mi sussurrò nell'orecchio facendo scontrare di più i nostri bacini di quanto non lo fossero già.
Inutile dire che rimasi paralizzata, ma non per la frase che disse, ma più che altro per come la disse.
-delle labbra normali- iniziò, e fece passare il pollice sulle mie labbra
-uno sguardo che non mi dice niente- disse portandomi dietro l'orecchio alcuni dei capelli che mi si pararono davanti il volto. Spostò poi la mano da dietro l'orecchio al collo.
-un collo...- continuò ma si ad un tratto si fermò quando vide il tatuaggio che avevo sotto l'orecchio. Ed in quel momento mi risvegliai dal mio stato di trance e gli levai subito la mano dal mio collo.
-che cosa hai li?- ridacchiò divertito dopo aver visto il nodo.
-è un nodo- gli risposi irritata
-un nodo? Per quanto sei contorta?- mi prese per il culo.
-no, per quanto sono forte- dissi sicura della mia risposta
-oh perché sei forte- fece il broncio
-si, è il nodo a otto, il più difficile da sciogliere- continuai fiera di me
-con me non c'è nodo che tenga, lo sapevi?- mi sussurrò a pochi centimetri dalle labbra.
-riesco a sciogliere le ragazze anche solo con un bacio- continuò avvicinando le sue dannate labbra al mio orecchio.
-come fai ad essere sicuro di piacere a tutte?-
-da piccoli dettagli-
-per esempio-
-per esempio che non mi hai ancora chiesto di lasciarti- ghignò lo guardai in cagnesco e lo spinsi così da liberarmi dalla sua presa.
-è ovvio che voglio che mi lasci stare-
-non importa, mi piacciono le donne, non le bambine con le trecce- sbuffai e risposi
-io non mi faccio le trecce-
-senti sorellina- iniziò riavvicinandosi
-tu non sai in che guaio ti stai cacciando- parlo puntandomi un dito contro il petto e facendomi di nuovo indietreggiare verso la macchina
-non intralciarmi la strada e io non intralcerò la tua- continuò. E non mi diede nemmeno il tempo di ribattere che se ne andò lasciando di nuovo da sola.
-sei uno stronzo- gli urlai da dietro.
Diedi un calcio alla macchina e mi ci poggiai sopra.
-posso esserti d'aiuto?- mi chiese una ragazza
-cavolo scusa, è la tua Jeep?- gli chiesi scusandomi
-no ti pare, è di un viscido che si è intrufolato alla festa. Distruggila se vuoi- ridacchiò e ciò mi fece sorridere. Mi piaceva quella ragazza.
-tu sei Estela vero?- chiese
-wow è che sono diventata una star. Guarda, se ti ha mandato Nick per controllarmi lascia stare.-
-non sono qui per lui, Mario mi ha detto che cosa ti ha fatto.-
-ah, sei la sua ragazza?- domandai
-di Mario? No-
-no intendo di Nick, te lo dico perché ha ficcato la lingua in bocca a tutte le ragazze- dissi
-io e Nick siamo amici fin da piccoli- mi confessò
-allora mi dispiace per te perché è un vero stronzo- parlai
-dipende dai giorni- disse scherzando
-vieni, andiamo a ballare- mi prese la mano e mi fece spazio tra la miriade di gente che c'era a quella festa.

-ancora non mi sono presentata comunque- iniziò a parlare già un po' ubriaca
-sono Jenna- urlò data la musica troppo alta
-piacere- urlai di rimando io.
Stavano ballando quando ad un certo punto si avvicinò un ragazzo che giro verso di se Jenna è la baciò.
Lei si staccò un attimo per parlarmi
- lui è Lion, il mio ragazzo- parlo e subito dopo si giro per poter continuare a baciare appassionatamente il ragazzo di fronte a lei.
-bene, forse è meglio andare- sussurrai fra me e me.

Stavo tranquillamente davanti la piscina della grande Villa a rilassarmi quando vidi una scena che mi fece vomitare.
Vidi Nick con la ragazza di prima.
Nel mentre la stava baciando si accorse di me così nel momento in cui affondava con violenza la lingua dentro la bocca della ragazza alzo la mano e mi fece un bel dito medio; così sbuffai e girai lo sguardo da un'altra parte.
Stavo per andarmene quando una voce mi bloccò.
-ciao, tu sei la sorella di Nick vero?- chiese
-incredibile come girino le voci...- lasciai in sospeso la frase per farmi dire quale fosse il suo nome
-Ronnie-
-ronnie- ripetei.
Lo guardai per un attimo e non mi trasmetteva molta sicurezza, così decisi di girare la testa da un altra parte e fare finta di niente. Ma ovviamente il mio intento fallì miseramente.
-ciao, coca cola o mojito?- mi chiese uno della "mia gang" quando vidi che indossava la fascia rossa.
-ehm coca cola- dissi
-tieni- me lo porse ma appena bagnai le labbra sentii che non era solo coca cola.
-cazzo, c'è del rum dentro?-
-soltanto un po'- mi rispose
-allora no grazie- risposi
Ma vidi che lui continuava ad insistere
-ti ho detto di no graz- non riuscì a finire la frase che vidi il ragazzo scaraventato a terra.
Girai lo sguardo dall'altro lato per vedere chi fosse stato e vidi Nick.
-è l'ultima volte che ti imbuchi a una delle mie feste, prendi la tua Jeep e sparisci o ti uccido- lo minaccio quest'ultimo. Il ragazzo si alzò e andò subito via, ma una cosa mi fece aggrottare le sopracciglia. Vidi Ronnie sorridere alla scena successa poco fa e scambiarsi occhiate di puro sangue con Nick. Che centrasse lui con tutto questo? Molto probabile secondo me.
-perché voi ragazzi risolvete tutto con la violenza-
Dissi
-hai ragione, sento ancora il tuo gancio destro-
-eravamo d'accordo che nessuno avrebbe intralciato la strada dell'altro- dissi continuando a bere il drink che mi era stato offerto.
Ma non durò molto perché Nick me lo strappo via dalle mani.
-che cosa fai?- chiesi incazzata
-a quel figlio di puttana piace andare alle feste a drogare le ragazze- sbraitò
-merda- dissi subito incominciando a pulirmi la bocca con le mani.
-andiamo a casa- mi prese il polso
-no, io con te non torno. Vado con Mario.- urlai il nome di quest'ultimo ma un giramento di testa improvviso mi fece perdere i sensi e mi sentii andare giù.
Ma per fortuna due mani mi bloccarono in tempo e da lì non capì e vidi più nulla.
Tutto intorno a me stava diventando nero e le voci tutte soffocate.

Spazio autrice.
Ragazzi capitolo lunghissimo, ben 1473 parole.
ADORO questo capitolo e spero che vi sia piaciuto anche a voi. Io l'ho amato e nulla, al capitolo di domani, ah e mi raccomando, ricordatevi, se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e commentate, perché ciò mi rende molto facile e molto propensa a continuare💋

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 22, 2023 ⏰

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amor prohibido || Nick LeisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora