WASHINGTON
BELLA'S POV
E finalmente è finita la settimana. Non sono mai stata su un letto per tanto tempo e onestamente mi sento pesante. Mi hanno imbottita di flebo e adesso devo trovare un modo per smaltirle, il problema è che non riesco a vomitare.
Mi ricordo che Luke mi aveva accennato qualcosa su una palestra. Dovrebbe essere al piano superiore? O a quello inferiore?
Mi sa che dovrò informarmi se non mi voglio perdere dentro questo castello.
<<Lukeee>> in questi giorni mi sono legata molto a lui, sarà per la poca differenza di età.
<<Dimmi amore>> quando mi chiama amore però mi da fastidio
<<Quell'amore te lo ficco su pe->>
<<Va bene, va bene ho capito, scusa. Dimmi amore>> ripete lo stronzo con un ghigno stampato in faccia.
<<Cazzo Luke ti avevo avvisato>> e gli salto addosso.
Però me ne pento subito: se gli pesassi?
<<Non mi pesi Bella, smettila di pensare in quella bellissima testolina>>
<<Ma come diavolo fai?>>
<<Sei prevedibile, amore>>
<<Gentile. Comunque... mi avevi detto qualcosa su una palestra che c'era qua a casa. Dov'è?>>
<<È di sopra, ci alleniamo insieme?>>
<<Boh, ok. Vado a cambiarmi>>
<<Ti aspetto qui>>
<<Arrivo>>
Mi cambio velocemente con un top e un leggins.
Ormai Luke sa delle mie cicatrici e non me ne vergogno quasi più, con lui, ma metto lo stesso una felpa
<<Eccomi>>
<<Ok, andiamo>>
<<Ah comunque non credere che io e i tuoi fratelli ti lasceremmo uscire cosi, al massimo puoi stare cosi a casa>> e mi fa un occhiolino mentre io sbuffo
<<Bene, cosa facciamo?>>
<<Tu cosa vuoi fare?>>
<<Primo: non rispondere alle mie domande con altre domande, è una cosa che mi da sui nervi, non mi chiedere il perché; secondo: voglio fare boxe>>
<<Dovrò insegnartelo allora>>
<<E chi te lo dice questo?>>
<<Frena un attimo, tu sai fare boxe?>>
<<Si, non te l'ho detto? Tra le cose che facevo per Max e Tara c'erano il cucinare, il fare la spesa e tante altre cose per cui servono soldi, perciò in qualche modo dovevo guadagnarmeli - in realtà non è proprio così, ma questo lo saprà più tardi, la boxe era più un hobby per me - e per guadagnarmeli dovevo lavorare. Facevo gare clandestine in auto illegali e incontri di boxe, quindi oltre alle botte di Max dovevo sorbirmi anche quelle dei tipi che mi ritrovavo davanti>>
<<Non lo dovrai fare più>> dice serrando la mascella. Forse parlare di certi argomenti lo irrita, pensate me!
<<Ok... andiamo?>>
<<Si, seguimi>>
Scendiamo in una specie di sotterraneo dove c'è un sacco da boxe, che, tra parentesi, occupa mezza palestra, dal momento che è su un materassone tanto.
Ci sono tanti, tantissimi pesi di diverse misure. Due tapis roulant e altri attrezzi per allenare braccia, gambe, glutei e addominali.
<<Dove sono fasce e guantoni?>>
<<Nell'armadietto che si trova nella stanza qui dietro dove c'è la piscina coperta. Se vuoi andiamo insieme a prenderli così provi la misura, la tua dovrebbe esserci. Ce ne sono tanti anche quelli miei vecchi o dei ragazzi>>
Rispondo con una scrollata di spalle e un 'va bene' veloce e ci avviamo di là.
Alla fine opto per dei guantoni neri che suppongo siano della mia taglia.
<<Vanno bene secondo te?>>
<<Si. Sai che hai preso gli unici guantoni non nostri?>>
<<E di chi sono allora?>>
<<Di Nick, un amico>>
<<Mh>>
<<Dai, andiamo. Ah, vuoi colpire il sacco o tra di noi?>>
<<Vuoi davvero romperti una mandibola?>>
E ride. Che cazzo c'è da ridere me lo deve proprio dire.
Credo che abbia vagamente intuito il mio cambiamento di umore ecco perché addolcisce la mascella.
<<Va bene, va bene. Vai forza.>>
Mentre mi fascio le mani ripasso le regole fondamentali per poter tirare pugni senza rompermi un polso.
Sento gli occhi di Luke addosso.
<<Lucas potresti evitare di fissarmi per favore? Da fastidio>>
<<Sai... ti preferivo da timida quale eri una settimana fa>>
<<Io? Timida io?>>
<<Più che timida... distaccata>>
***
<<Bella vieni nel mio ufficio più tardi? Ti spiego le cose di scuola>>
<<Si, se preferisci vengo anche adesso, così dopo vado a letto. Sono stanca>>
<<È un mito con la boxe, lo sai?>> si è messo in mezzo Luke. Se non interviene in ogni discorso non è contento.
<<Solo con la boxe Lucas?>>
<<Stupiscimi>>
<<Nah, non ne ho voglia>>
<<Vai Bella, così si fa>> fa il suo ingresso James in tutta la sua altezza nella sala
<<Sono contento, ma tornando al discorso principale a me va bene anche adesso se preferisci>>
<<Ok, andiamo>>
~NELL'UFFICIO DI THEODORE~
<<Allora, ti volevo informare su alcune cose: come già sai questo lunedì entrerai a scuola, perciò ti serve il materiale scolastico: astuccio, zaino... cose così insomma; perciò, domani andrai con Luke alla ricerca di queste cose. Per i libri abbiamo già provveduto noi. Lunedì, sempre Luke, che viene a scuola con te, ti accompagnerà in segreteria così che tu possa recuperarli, ti accompagna Luke perché sono davvero tanti e pesanti>>
<<Ok, quindi domani vado con Luke a prendere le cose, poi lunedì vado a scuola con Luke, prendo i libri con Luke... faccio tutto con Luke, ok>>
<<Esatto>>
<<E non facevi prima a dire fai tutto con Luke, chiedi a lui?>>
<<Si, ma fare due chiacchiere non fa mai male. Sbaglio?>>
<<No, non sbagli. Va bene, io vado a letto sono stanca ora>>
<<Non mangi neanche?>>
<<Non ho fame, questa settimana non ho fatto altro che mangiare>>
<<Non ti ha fatto male però, nelle condizioni in cui eri poi>>
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THEY
ActionBella è una ragazza di 15 anni che per anni ha dovuto subire i maltrattamenti dei genitori, quando un giorno viene avvertita dal sergente Smith della morte dei suoi genitori adottivi. Era molto felice a quella notizia, il problema però sorgeva spont...