"La felicità è questione di attimi, cogli l'attimo Leasly" me lo ripeteva di continuo mia madre, solo che io, ero troppo ingenua per capirlo, adesso, oggi, ne comprendo finalmente il significato.
Era un tranquilla giornata di aprile, il mio mese preferito; la primavera era arrivata da un po', i fiori sbocciavamo e io ero gioiosa di rivedere i miei compagni di classe dopo aver preso l'influenza.
La sveglia suonò alle 7.00 precise, tutto era perfetto: i miei capelli, il mio viso, i miei vestiti, mi sentivo stranamente, più bella del solito. La colazione rispecchiava il mio animo: delle fragole intinte nel cioccolato bianco accompagnate da alcuni pancake alla Nutella.
Si fecero le 7.45 l'ora esatta per incamminarmi verso la scuola. I miei notarono qualcosa di diverso in me, mi dissero: "brilli di una luce nuova, ti vogliamo bene nostra piccola grande stella." Io, felice, salutai mia madre e mio padre mi accompagnò a scuola.
Quando arrivai, rividi buona parte dei miei amici tra cui Samantah ed Ashley, le mie due migliori amiche; le conoscevo da poco ma erano diventate subito importanti per me, la nostra era un'amicizia speciale, diversa dalle altre. Entrambe vedendomi corsero ad abbracciarmi.
Solo più tardi lo vidi.
