Capitolo 1

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La mia risposta sembrò spiazzarlo.

Ad analizzare la situazione sembrava che avesse già fatto quella domanda a centinaia di altre donne, e che questa fosse stata la sua prima risposta affermativa.

Sembrava essere abituato ad essere definito pazzo quando porgeva questa domanda a qualcuno. Ma per me non lo era.

Il mondo era crudele, come un coltello della quale non potrai mai avere il manico, ma solo la lama che ti colpisce dentro. Ritenevo comprensibile che qualcuno, come me, volesse togliersi quella lama definitivamente.

<<Perché una bella ragazza come te accetterebbe di suicidarsi?>>
<<Potrei farti la stessa domanda>>
<<Stai per caso dicendo che sono bello?>> domandò lui con un sorriso provocante sul viso.

<<Non posso negarlo>> risposi tranquillamente.
Anche questa risposta sembrò scioccarlo.

Pareva che fosse abituato ad essere considerato feccia o con altri termini dispregiativi nei suoi confronti.

<<Mi piaci>> disse lui con un sorriso sincero sul volto.
<<Sarà divertente scoprire il perché di queste tue risposte>>

Si alzò dirigendosi verso l'uscita.
<<Ma non hai ordinato nulla>> affermai io confusa.
<<Si è fatto tardi. Se Chuuya mi trova qui farà una delle sue scenate, e fidati, tu non vuoi assistere>>
<<Chi?>>

Improvvisamente entrò un altro cliente. O meglio, quello che credetti essere un cliente.

Era un ragazzo apparentemente della stessa età di Dazai, ma più basso. Aveva dei capelli sulle tonalità dell'arancione apparentemente tinti, ma erano naturali. Questo perché anche le sopracciglia erano del medesimo colore. Chi è che ha voglia di tingersi anche le sopracciglia?
Il suo tratto distintivo sembrava essere un cappello che portava in testa. Oltre alla rabbia.
Inizió a fare una scenata, proprio come disse Dazai. Menomale che in quel momento non c'era nessuno. C'ero solo io, che assistevo a una scena parecchio divertente.

<<Dove cazzo ti eri cacciato?>> disse il nuovo arrivato.
<<Proprio lui>> disse Dazai, rivolgendosi a me, rispondendo alla domanda di prima.

Colui che doveva essere Chuuya si accorse di me. Poi rivolse il suo sguardo nuovamente sul ragazzo accanto a lui, stavolta afferrandolo per il colletto, avvicinandolo a lui.

<<Hai rotto il cazzo. Devi smetterla di infastidire ogni donna che ti si para davanti>> sbraitò lui per poi trascinarlo fuori con forza.

<<Comunque sono Dazai>>
<<Lo so>> risposi io.
<<È per questo che mi piaci>>

I due uscirono dal locale, il quale fu colpito da un silenzio tombale.

Mafia in love - Dazai x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora