Murders.

Chapter 2

Lo spettacolo che appare dinnanzi ai due giovani è un qualcosa di raccapricciante.

Louis non ama quel genere di casi, per questo si è dato all'investigazione privata. Nei suoi casi al massimo cerca una persona scomparsa e molte volte capita che questa sia morta.
Ma quello che vede davanti non è solo una persona morta, vede un brutale omicidio che solo chi possiede uno stomaco forte può sopportare.
Il cadavere della donna era completamente spoglio, nudo.

"Lei conosceva l'uomo" disse Louis, prendendo dal taschino la sua amata lente e inginocchiandosi vicino al cadavere ed iniziando ad esaminare ogni centimetro del viso di Irene.

"Come può dedurre ciò?" Chiese l'altro ragazzo tenendosi lo stomaco per non cercare di rimettere la colazione. Lui è un medico a tutti gli effetti, laureato a pieni vinti con tanto di lode e bacio accademico. Ma una cosa ha imparato da quando aveva iniziato a fare la pratica in Università, che la puzza di cadavere in putrefazione lo disgusta talmente tanto da dover mettere una molletta al naso per riuscire a fare il suo lavoro senza vomitare dentro il cadavere o sulle sue scarpe eleganti.

Zayn si tappa il naso con il pollice e l'indice, si inginocchia di fianco al castano e e strizza gli occhi cercando di non pensare al fetore che emana la salma dinnanzi a loro.

"Osservi Malik, non stia semplicemente a guardare la donna con il suo occhio esperto da medico e osservi bene i lineamenti del viso della signorina Adler."

Il moro inclinò la testa di lato e posa le mani sulle sue ginocchia, tenendo il respiro. Per fortuna che da giovane i suoi genitori lo avevano costretto a fare nuoto per anni, lo aveva sempre odiato ma almeno sa trattenere il respiro per più di quattro minuti senza che i polmoni gli bruciassero.

Esamina bene il suo viso e vide solo il viso di un cadavere con gli occhi aperti, niente di quello che non ha già visto in precedenza, in altri cadaveri.
Scuote la testa rassegnato.

"Guardi i suoi occhi. Trasmettono ancora lo stupore e il terrore di essere uccisa. E guardi anche come è tirata la sua espressione e per non parlare delle sopracciglia alzate. Questa donna non solo fu colpita alle spalle ma sapeva perfettamente chi potesse farle tutto ciò e molto probabilmente anche la causa del suo gesto."

Zayn osserva attentamente ogni cosa indicata da Louis e pensa che infondo l'altro ha ragione ancora una volta.
Il viso di lei ha ancora l'espressione terrorizzata che molto probabilmente ha avuto fino a che non è morta per mano di quell'essere. Gli occhi erano spalancati, come se lei fosse ancora cosciente della situazione. L'uomo l'ha uccisa prima colpendola in testa con il candelabro che per fortuna (di Louis, non di Irene) si trova vicino al corpo, sporco di sangue ormai secco.

La bocca, spalancata, mostra chiaramente che l'uomo dopo aver ucciso la donna le aveva privato della sua lingua, tagliandogliela con un colletto da cucina (si nota dal taglio secco e dritto che solo una lama da cucina poteva fare) e dopo aver fatto ciò ha usato lo stesso coltello per trafiggerle la gola fino ad affondare la lama alla cassa toracica ed esportarle le corde vocali e i polmoni.

La polizia, chiamata da Louis appena messo piede in casa, arriva esattamente quando Louis si avvicina di più al corpo mettendo l'orecchio vicino alla cassa toracica aperta completamente in due.
Due poliziotti si avvicinano a loro con espressione schifata e chiedono a Louis di alzarsi e di poter parlare con lui.

Lui rotea gli occhi in risposta, facendo notare a tutti il suo fastidio.
Non ha mai amato lavorare con la polizia e quando, più volte, essa ha offerto a lui un impiego abbastanza ben retribuito lui ha sempre risposto ridendogli in faccia e congedandosi con un "non diciamo vaccate".

Lui ha sempre amato agire a modo suo, la polizia era scoordinata è male gestita, troppo tempo sprecato leggendo scartoffie e poco tempo utilizzato per esaminare davvero affondo ciò che gli si presenta davanti.