Quella notte passò così in fretta.
Risa. Schiamazzi. Alcolici. Tutto collegato. Tutto riportava, per la polizia, all'omicidio di John Stey, un giovane ragazzo dai lunghi capelli riccioli di un nero accecante che gli ricadevano sulle spalle muscolose.
Quella notte morì tra le porte di metallo del Cosmo.
Nessuno era veramente cosciente da dare indizi concreti al poliziotto.
La mattina stessa io e Goha, con un gran trambusto in testa, venimmo interrogati. Entrambi pensavamo di non avere colpe e di essere rilasciati a breve, ma le cose non andarono così.Ci tennero in osservazione per diversi giorni. Solo una persona riuscì a convincerli della nostra innocenza.
Ariana.