Capitolo 2: Ivy

14 1 0
                                    

Declan's pov 

-Se c'è una cosa che devi imparare di me, è che c'è solo una cosa di cui ho paura, e di certo non è la morte, e non sei tantomeno tu-

Rimasi abbastanza colpito dalla freddezza che aveva usato nel dire quella frase.. Insomma.. Come può una persona viva non avere un minimo di paura della morte.. C'era di sicuro qualcosa sotto, e io volevo scoprirlo.

-Senti, ma perché ti sei trasferita qui?-

-Mia madre deve fare uno shooting nella città dove ha gareggiato perché mia madre è originaria del Texas, però ha smesso di viverci prima che io nascessi perché aveva incontrato mio padre in un viaggio di lavoro che lo obbligava a stare in Texas per qualche mese, si sono conosciuti, si sono fidanzati, e quando per mio padre era giunto il momento di tornare indietro, in Alabama, mia madre ha deciso che avrebbe voluto passare la vita con lui, ma starò qui al massimo per un mese-

-Che storia romantica-

Dissi alzando gli occhi al cielo, ma quella ragazzina sembrava non averla presa troppo bene, non sapevo però se la sua reazione era dovuta alla mia o al fatto che non era un argomento che aveva vogli di discutere.. In ogni caso, ricevetti il segnale ed evitai l'argomento perché sembrava abbastanza turbata dalla cosa. 

-Per quanto riguarda l'acquisto dei libri.. Vogliamo fare che vado a comprarli io e poi voi mi ridate indietro i soldi, o ognuno se li prende a spese proprie?-

Sospirò. Se avessi dovuto ridarle i soldi non glieli avrei restituiti in tempo, perciò mi offrì di comprarli per tutti, ovviamente quando facevo le corse clandestine guadagnavo tanti solidi insieme, e siccome dall'ultima volta avevo finito i soldi mi toccava farne altre. 

-Li compro io per tutti se non è un problema- 

-Ne sei sicuro? Sinceramente mi sembravi più il tipo che lasciava fare tutto a me, e poi come mai ad un tratto diventi gentile? Fammi indovinare, li compri tu così prendi la copia più brutta e la dai ad Anderson-

-Non lo sono gioiellino, ti sto solo sfruttando.. E comunque, chi ha voglia di cercare quella più rovinata, la rovino io con le mie stesse mani, e secondo.. Chi ti dice che in realtà non la dia a te?-

 Non ero gentile, però.. Mi attraeva il fatto che fosse simile a me.

-Visto che mi hai fatto una domanda.. Ora vogliono fartene una anche io-

Avevo già capito che cosa mi voleva a chiedere. 

-Spara-

-Tutti dicono cose come.. Oh mio dio, è tornato.. Da dove sei tornato?-

Che cazzo di ragazzina ficcanaso, non mi sembra però che io abbia ficcanasato nelle tue cose quando mi hai raccontato dei tuoi, e oltretutto la missione di scoprire che c'è dietro a tanta freddezza devo terminarla prima io, quindi Sanchez, non sprecarti a sfidarmi, io non ti dirò mai nulla.

-Non sono cazzi tuoi-

Non mi rispose.. Non si sarà mica-

-Ma ti sei offesa?-

Scoppiai a ridere.

-Sei solo una fottuta ragazzina-

Mi ero già rotto i coglioni di stare li in classe con quella ragazzina di 9 anni, perciò feci segno a mio fratello si seguirmi in bagno.

-Mi scusi prof, posso andare in bagno?-

-Ma certo- 

Mi stupì la velocità con cui mi rispose, probabilmente voleva liberarsi di me al più presto, ma soprattutto mi stupì che mi aveva detto di si. Aspettai fuori dalla porta mio fratello che doveva venire con me. 

Eclissi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora