Quando vivi una malattia cronica e la tua salute è costantemente instabile, precaria da quando avevi 10 anni, ci sono giorni, come oggi, in cui penso che la vita sia insostenibile, non ho la forza di alzarmi dal letto. Ho fatto uno sforzo sovrumano per lavarmi, vestirmi e nutrirmi un po'.
Prendi farmaci ma il dolore persiste. Ho una morsa nella testa e il gelo che fa freddo anche se siamo in agosto. L'emicrania non mi lascia. Scrivo parole stanche dopo aver spiato quelle degli altri. In questi giorni ho l'impressione che la mia vita sia solo un lungo susseguirsi cronico e ripetitivo di dolore e stanchezza, di sofferenza e di sforzi! Di sforzi ogni volta più pesanti per reagire... In questi giorni mi prendo il lusso di dormire, mi concedo di amarmi ancora di più. Di amarmi nello stare. Di amarmi nell'essere stanca, di amarmi nel dolore, nella tristezza, nella rassegnazione dell'attesa. Mi amo così. E forse non c'è amore più profondo e dolce.