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Amelia guardava in silenzio fuori dal finestrino della macchina dello sceriffo, questa era ovviamente nuova per lei, essere dentro quell'auto la faceva sentire un pò a disagio ma cercava comunque non farci molto caso. Erano da poco passate le quattro e finalmente si stava dirigendo verso la sua nuova casa, verso ormai la sua nuova vita. La ragazza non sapeva dire se fosse felice, malinconica o spaventata dal nuovo inizio, probabilmente tutte e tre le cose, però era anche entusiasta di fare nuove amicizie, anche se sembrerà strano, ovviamente lei stava malissimo per la distanza con le sue più care amiche ma la cosa che le trasmetteva più tristezza era la solitudine, quella non voleva proprio provarla, perciò si era ripromessa di cercare di fare amicizia il più possibile e di evitare di essere sgarbata e tante volte velenosa, come suo solito, perchè sì, la ragazza aveva la maggior parte delle volte un caratteraccio che cercava sempre di tenere per sè anche se spesso non riusciva a farlo. 《 Eccoci qui 》parcheggiò l'auto Noah, scendendo poi dalla macchina, andando subito ad aprire lo sportello alla madre di Amelia,  che sorrise immediatamente a quel gesto, era così gentile e dolce quell'uomo che le sembrava quasi fosse surreale, ma Amelia non sapeva davvero che da lì a poco avrebbe scoperto delle cose seriamente surreali. 《 Bella 》mormorò la ragazza scendendo dall'auto, osservando la casa che si poneva davanti a sè, non era molto grande ma d'altronde questo non era assolutamente un problema. La casa aveva un vialetto semplice con un giardino curato, che portava alla porta d'ingresso in legno massiccio, le pareti erano di un giallo canarino e questo fece sorridere molto Amelia, come la sua casa in Orlando le ricordasse sempre la Sicilia, adesso anche questa lo avrebbe fatto, con quel giallo così acceso non poteva non pensare al bellissimo sole della sua terra natìa e a quel pensiero, si ricordò di dover telefonare i suoi nonni, cosa che rimandò a dopo, dato che doveva scendere le sue valigie dalla macchina, anche se lì dentro c'era solo l'essenziale dato che gli scatoloni con tutte le sue cose e quelle di sua madre sarebbero arrivati comunque fra qualche giorno. 《 Ti piace? 》domandò avvicinandosi a lei Claire, avvicinandosi al retro della macchina per prendere le valigie anche se venne subito bloccata da Noah che si offrì gentilmente di aiutarla, lasciando poi subito dopo le due sole, sapendo bene che doveva lasciare loro un pò di spazio, soprattutto ad Amelia, di certo non era facile per nessuno dover cambiare la propria vita così repentinamente, si ritrovò a pensare tra sè e sè Noah. 《 Sì abbastanza 》ammise sincera la ragazza, sorridendo alla madre. 《 Anche il posto non sembra male, sembra abbastanza normale e poco caotico, ma d'altronde cosa potevo aspettarmi da un paesino sperduto? 》sorrise ancora una volta divertita, fortunatamente Amelia amava la calma e tutta quella che c'era in quel posto, di certo non le dava affatto fastidio, anzi, sembrava proprio un bonus in più da dare a Noah.  Claire sorrise alle parole della figlia e insieme si diressero verso il portone di casa adesso spalancato, con un Noah avente un sorriso a trentadue denti. 《 Benvenute! 》esclamò facendo segno di entrare. 《 Purtroppo mio figlio in questo momento non è in casa, ma penso che tra poco tornerà, almeno spero 》sospirò l'uomo infine l'ultima frase, chiudendo la porta dietro di loro e a quel punto Amelia ebbe appena il tempo di pensare al suo ormai fratellastro che venne letteralmente rapita da quella casa, le mura all'interno era di un verde pastello molto piacevole e la maggior parte di esso era ricoperto di foto di un bambino, che con molte probabile era appunto Stiles e poi altre raffiguravano una donna dal viso giovane, Amelia pensò che probabilmente quella fosse la morte defunta di Noah, sua madre le aveva brevemente spiegato che quella povera donna si era ammalata quasi da un momento all'altro e purtroppo per lei non ci fu altro che morte e sperò Amelia, anche la serenità. Guardandosi intorno notò una grande finestra sulla destra che dava al giardino di fuori e di faccia ad essa c'era un grande divano color panna con davanti un televisore e sotto di esso un mobiletto dove vi erano situati molti CD, la bionda intuì che i due avevano una vera e propria passione per i film data la quantità. Presto si spostarono sulla sinistra dove vi era l'ingresso della cucina, moderna e molto luminosa si disse Amelia, con un grande bancone al centro di essa e alla destra, un tavolo in legno scuro. 《 Vieni Amelia, ti mostro camera tua 》le sorrise Noah, spostando gentilmente la mano sulla sua schiena, sfiorandola a pieno, di certo non voleva assolutamente sembrare sgarbato, anzi, era l'ultima cosa che sperava che la ragazza pensasse di lui, ovviamente insieme ad altre mille cose, perchè sì, Noah Stilinski amava molto Claire e sapeva bene che se non fosse andato d'accordo con la figlia, quel rapporto non sarebbe andato a buon fine e poi sperava davvero con tutto sé stesso che la ragazza e suo figlio facessero amicizia, anche perchè conoscendo Stiles non ci sarebbero stati di certo problemi in quello e poi, ci teneva molto ad allargare la sua famiglia, ne era estremamente felice. Noah le fece strada lungo le scale per poi farle cenno  verso una porta infondo al corridoio, semi aperta. 《 Questa è la tua camera, tua madre mi ha dato qualche idea per arredarla ai tuoi gusti, spero ti piaccia 》ammise sincero l'uomo, facendole spazio e Amelia, una volta entrata dentro la camera, spalancò gli occhi, era magnifica, certo, non era chissà quanto grande, il letto di una piazza e mezza era situato al lato del muro a destra ed era coperto da una coperta rossa, il suo colore preferito, con sopra parecchi cuscini e ci ritrovò anche il suo pupazzo preferito, Sirius, in onore ovviamente al grande Sirius Black, uno dei suoi personaggi preferiti. 《 E questo com'è arrivato qui? Pensavo fosse dentro gli scatoloni 》domandò sorpresa la bionda afferrando tra le mani il bradipo che era comodamente seduto tra i cuscini che si alternavano tra il rosso, rosso chiaro e bordeaux.  《 Tua madre me lo ha spedito qualche giorno fa, volevo farti una piccola sorpresa, sapendo a quanto tu ci tenga 》rispose Noah alzando le spalle, evidentemente contento che Amelia stesse apprezzando il tutto. Poteva sembrare molto stupido a dire il vero ma Amelia teneva moltissimo a quel pupazzo, quello fù un regalo del padre e lei ovviamente, c'era molto legata. La bionda sorrise a entrambi gli adulti e spostò lo sguardo sul resto della camera, notando fin da subito una piccola libreria posta accanto la finestra, dove sotto vi era una scrivania azzurrina di vetro. 《 Grazie Noah davvero, è una camera stupenda 》lo ringraziò Amelia con un sorriso sornione in volto, continuando ad ammirare la sua nuova camera. 《 Adesso ti lasciamo riposare un pò, ti chiamo dopo okay? 》disse Claire avvicinandosi alla figlia per poi lasciarle un dolce bacio sulla nuca, andando via insieme a Noah, chiudendosi la porta alle spalle.

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