3. Obiettivi e Opportunità

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Quella che si prospettava loro era una notte di luna nuova; le stelle splendevano alte nel cielo, riflettendosi una sull'altra e creando uno splendido manto di piccoli puntini di luce.

La Brave Asagi solcava il cielo notturno diretta verso la regione di Galar, e dopo aver lasciato i Pokémon della sala macchine a prendersi cura del motore, Oria aveva preso l'ascensore per raggiungere il ponte alare della nave, ove lui aveva detto che l'avrebbe aspettata.

Era certamente colpita dal fatto che volesse parlarne davvero. All'inizio aveva pensato fosse solo un modo per sottrarsi al confronto ancora una volta; non che le sue aspettative fossero salite rispetto a quella mattina, ma a seconda di ciò che lui avrebbe detto avrebbe potuto riconsiderare la sua posizione.

Non appena arrivata sul ponte sentì l'aria fresca toccarle la pelle e venne scossa da un brivido; la temperatura era ben diversa da quella a cui era abituata, quindi decise di slegare la felpa dalla vita e di mettersela sulle spalle.

Friede l'attendeva sul bordo della pista di atterraggio, sollevato sulle ginocchia piegate, e nonostante avesse sentito che arrivava non si voltò a guardarla. Quando lo raggiunse, la ragazza si sedette accanto a lui abbracciando una delle sue gambe e lasciando l'altra libera di essere trasportata dal vento. Rimasero in silenzio per un po', di fronte al vuoto del cielo e del mare che s'incontravano sulla linea dell'orizzonte, della quale non era possibile distinguere il confine. Proprio nel momento in cui lei stava pensando di rompere la quiete di quel momento il ragazzo chiuse gli occhi, alzò lo sguardo verso il cielo e lo fece per primo.

"Il vento che ti sfiora la pelle e ti conduce ogni giorno verso una nuova destinazione è la principale ragione per cui vivo, anche se riconosco che per te non dev'essere la stessa cosa dato che sei quasi sempre rinchiusa lì dentro."

La ragazza alzò lo sguardo a sua volta, lasciandosi sfuggire una lieve risata.

"È una sensazione che piace anche a me, anche se non mi aspettavo questo commento così all'improvviso."

Il ragazzo aprì gli occhi e le sorrise, per poi tornare ad osservare il vuoto delle ombre che riempiva il cielo della notte.

"Quando ero solo un ragazzo amavo studiare i Pokémon. Decisi che sarei diventato un professore. Allo stesso tempo, però, volevo fare l'allenatore."

La ragazza portò le mani dietro la schiena per sorreggersi e lasciò andare entrambe le gambe sopra le eliche della nave.

"L'idea di rimanere rinchiuso in un laboratorio non mi piaceva. Volevo studiare i Pokémon sul campo, volevo viaggiare, risolvere i misteri del mondo. Pensavo che non avrei avuto tempo da perdere, solo da esplorare; volevo vivere la mia avventura, come gli allenatori che sarei stato incaricato di iniziare alla loro."

Oria rimaneva ad ascoltarlo, sebbene si stupisse lei stessa del proprio interesse in merito. Il rumore del vento e quello della nave che avanzava erano meno forti della sua volontà di non perdere nemmeno una parola; era assorbita dal racconto perché era raro vederlo lanciarsi in discorsi sul suo passato, e ancor di più in flussi di coscienza.

"Avevo paura di rompere gli schemi, pensavo che non sarei mai stato preso sul serio come studioso di Pokémon. Fu allora che incontrai una persona che mi disse 'puoi fare entrambe le cose, azzarda' e 'solo tu puoi scegliere del tuo futuro', e lei ancora non lo sa, ma quelle parole mi sono state d'ispirazione."

Friede si voltò finalmente ad incontrare lo sguardo di lei, sebbene all'intorno fosse tanto buio da nascondere in parte la profondità della sua espressione.

~ Freed0MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora