Un'amicizia proibita

CAP 4 UN VECCHIO RITORNO

Nel frattempo al campo

TempestadiFuoco era tranquillo e stava leccando il suo pelo rosso fuoco quando sentì una voce a lui famigliare chiamarlo. Si voltò incrociando i suoi occhi blu con quelli verdi della compagna che lo aveva appena raggiunto
"Perché non sei con ZampadiLuce? lo scontrata mentre tornavo al campo" domandò EclissidiLuna una gatta abissina dal pelo corto e rosso, dal carattere gentile e più riflessiva rispetto al compagno, e premurosa come una mamma con i suoi figli.
"Gli ho chiesto se voleva che l'accompagnassi, ma mi ha risposto che preferiva andarci da sola e sinceramente ha ragione, è ora che sia dipendente non può dipendere da noi per sempre" rispose lui.
EclissidiLuna si preoccupava molto di ZampadiLuce come TempestadiFuoco, ma sapeva anche che lui aveva ragione.
I due gatti stavano tranquillamente conversando quando sentirono
due odori, quello di ZampadiLuce e l'altro era sconosciuto. La videro arrivare e dietro di lei un grosso gatto la stava Inseguendo.
"Corri a chiamare mio padre mentre io mi occupo di lui" ordinò TempestadiFuoco.
"Ok" rispose lei e corse via.
Decise di difenderla era sua sorella. Era un guerriero e aveva Il compito di difendere il Clan a qualunque costo. In particolare le sue sorelle, Il loro fratello maggiore era il suo dovere. "Chi sei?" Chiese il più minaccioso possibile doveva intimidirlo per farlo scappare senza attaccare, ma non funzionò. "CHI SEI?" Domandò urlando " lascia stare mia sorella" aggiunse Decise di attaccarlo non aveva altra scelta. Lo attaccò ma lui riuscì a schivarlo, il gatto intruso rispose al suo attacco ma per fortuna lo schivò. Riprovò ad aggredirlo e morderlo, per ferirlo il più possibile ma lui riuscì a difendersi, lo prese per zampa facendolo sbattere contro un albero senti solamente l'urlo di ZampadiLuce, e poi vide solo buio.

StelladiZaffiro vide arrivare EclissidiLuna sembrava preoccupata.
"Che succede?" Domandò lui.
EclissidiLuna non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che sentirono ZampadiLuce urlare, e capì che sua figlia era in pericolo, decisero di andare a vedere cosa stesse succedendo.
StelladiZaffiro riconobbe il gatto che era arrivato.
"Che ci fai qui DentediFango?" Domandò.
Non pensava più di rivederlo erano passate molte lune da quando se era andato di sua volontà, non erano mai andati d'accordo, DentediFango era sempre stato invidioso di StelladiZaffiro. Sapeva che il StelladiDiamante aveva deciso di nominare suo figlio come nuovo leader e non lui. StelladiZaffiro aveva molte qualità per divettarlo che lui non aveva.
"ABBANDONI IL CLAN CI TRADISCI, E DOPO TUTTO QUESTO TEMPO TORNI, COSA FAI ATTACCHI MIA FIGLIA" Urlò furioso.
"Non pensavo fosse tua figlia" Asserì.
"Non è vero che non lo sapevi stai cercando di difenderti dalle mie accuse, non sei cambiato affatto." Lo accusò il Leader.
La conversazione tra i due gatti era accesa, tutto il Clan assisteva ma non osava intervenire.
Il Leader era così occupato ad accusare DentediFango che non si accorse cosa fosse successo ad TempestadiFuoco, almeno finché la situazione non si era calmata.
Quando vide TempestadiFuoco a terra StelladiZaffiro perse un battito, corse a vedere se stesse bene per fortuna era solo svenuto ma ancora vivo. Non poteva perdonare che avesse fatto del male a suo figlio.
"Che vuoi? Chiese di nuovo
"Ero venuto per vedere mio figlio e portarlo con me," rispose lui. PeloCorvino fa parte del Clan e non verrà con te non te l'ho permetterò, poi non vuole più avere niente a che fare con te, non verrebbe mai." Affermò StelladiZaffiro.
Avevo mandato mio figlio qui come spia, doveva tornare e rifermi tutto ciò che succedeva per poi potervi attaccare, ma lo avete convinto a essere uno di voi." lo accusò DentediFango
Come?? Hai usato tuo figlio come spia per tuoi scopi?" Ora era StelladiZaffiro ad accusarlo "non l'ho abbiamo convinto ha deciso lui stesso" aggiunse.
"Non so come abbiano deciso di nominarti leader, dopo quello che hai fatto, avrebbero dovuto cacciarti e io prendere il tuo posto" disse con tono aspro DentediFango.
"Allora qui si tratta solo d'invidia" rispose incredulo il leader.