Capitolo 6

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Federico pov:

Finito il turno guido per tornare a casa. Sono stanco morto... ho solo bisogno di non crepare in un incidente e tornare a casa per abbracciare il mio letto. Schiaccio sull'acceleratore per muovermi ad arrivare a casa. Supero i 220 km/h. E dopo 20 minuti mi ritrovo a casa. Di solito ci arrivo in 40 minuti. È molto lontano da casa mia. Entro in casa e faccio un respiro profondo. Le luci sono tutte spente. Sarà andato a dormire. Salgo le scale e lancio le chiavi della macchina sul comodino che c'è subito vicino all'entrata di camera mia. Chiudo la porta e metto il telefono e il portafoglio sul comodino difianco al letto. Mi butto sul letto e mi addormento subito. Quanto mi sei mancato amore mio.

Mi svegliai per colpa della mia fottuttissima sveglia di merda. Ti giuro che uno di sti giorni ti butto giù dalla finestra. E lo avrei già fatto da un botto se non fossi un iphone. Mi sei costato l'ira di dio. Mi alzo svogliatamente. Vado in bagno e mi lavo la faccia e i denti. Torno in camera e apro l'armadio e prendo la tuta Nike nera, una felpa azzurra sopra, con una scritta in corsivo sopra.
-living can be shit sometimes.
But the day will come when you will be happy with it - unknown -
Molto carina, la adoro e boh. Son contento di averla comprata. Poi calze della Nike, cappello della Nike e una giacca nera normale sopra. Preparo lo zaino, ci metto giusto due cazzate. Scendo in cucina e inizio a fare i pancake. Ci metto della nutella sopra e wualà. Noto che Nicola non scende. Siccome sono ancora a casa mi tolgo la giacca e la lascio sul divano insieme allo zaino. Salgo per vedere se Nicola si sia svegliato o no. Busso ma niente, nessuno risponde. Allora entro e lo vedo ancora a letto con il telefono in mano e tiktok aperto. Gli tolgo il telefono e lo metto sul comodino. Lo scuoto leggermente, ma non mi si incula.

"Ehi.. oi svegliat-"

Non riesco a finire la frase che improvvisamente mi trovo nelle sue braccia. Attaccato a lui. Arrossisco bruscamente.

"D-dobbiamo andare a scuola. M-muoviti a scendere che ho preparato la colazione!"

Dico cercando di liberarmi dalle sue braccia.

"Ti lascio andare se mi baci"

Mi dice. Mi fermo. Spalancò gli occhi e lo guardo ancora incredulo di ciò che mi ha detto. Lui mi guarda con un sorriso malizioso. Gli do un bacio sulla guancia e lui ridacchia.

"Non lì ma me lo farò andare bene"

Mi dice liberandosi. Io rimango ancora sconvolto. Ma che cazzo. Cioè. Mi ha letteralmente detto che voleva un bacio in bocca da ME? DA ME? UNO SGORBIO UMANO? Esco da camera sua e scendo a fare colazione. Guardo i pancake e mi ritorna in mente scena di prima. AHHHH!!! MA CHE CAZZO!
Penso per poi inficcare la forchetta nei pancake che poverini non hanno fatto nulla di male. Inizio a mangiare e dopo un po' vedo Nicola scendere. Aveva una tuta Nera e una felpa rossa, la giacca nera nelle mani e lo zaino su una spalla. Butta tutto a terra e si siede a mangiare.

"Andiamo con la mia macchina? Non avrebbe senso utilizzare 2 macchine se viviamo letteralmente nella stessa casa"

Mi chiede. Io annuisco e dopo aver finito di mangiare prendo le bottiglie d'acqua dal frigo, ieri ne avevo messe 2. Ne do una a Nicola e l'altra me la metto nello zaino. Noto che anche lui ha finito di mangiare allora prendo anche il suo piatto e lo metto nel lavandino.

"Ma che cazzo... adesso capisco perchè avevo così sonno... sono le 6:30... la scuola comincia alle 8.... potevo dormire ancora un po'..."

Mi dice. Io lo guardo e sospiro.

"Sei un caso perso"

Dico iniziando a lavare i piatti. Lavo anche la padella e metto tutto apposto. Vado sopra a rifarmi il letto e anche quello di Nicola. Non so perchè ma credo che non lo rifarà se lascio fare a lui. Prendo i vestiti che sono a terra e gli butto nella cesta dei vestiti sporchi. Aggiusto qualcosina qua e là. Scendo sotto e noto che sono le 7:20. Che faccio nel tempo rimanente?

"Non so che fare"

Dico sedendomi vicino a Nicola che si era seduto sul divano.

"Rimediare al bacio che mi hai dato prima? Hai sbagliato il punto in cui lo volevo Fede"

Mi dice facendo un sorriso malizioso. Lo guardo e sospiro

"Convinto te che lo farò. Non lo farò. Ok?"

Gli dico. Lui mi guarda e si avvicina. Mi prende il viso con le mani e mi da un bacio a stampo. Arrossisco peggio di un pomodoro. Poi me ne da' un'altro e un'altro ancora. Non si sa come siamo finiti a limonarci, lui sopra di me e io sotto. Ci stacchiamo per prendere fiato. Guardo con la coda dell'occhio l'ora. Sono le 7:45.

"Dobbiamo andare"

Dico con il respiro affannato per colpa dei baci. Lui sospira e mi da un'ultimo bacio a stampo e poi si alza da me e prende le chiavi della macchina e si mette lo zaino. Si avvicina alla porta e mi guarda.

"Che fai? non vieni?"

Mi chiede mettendosi le scarpe io annuisco e mi alzo dal divano, metto la giacca velocemente, mi metto il telefono e il portafoglio in tasca. E seguo Nicola, prendendomi le scarpe in mano. Metto del cibo velocemente nella ciotola di Divina e esco di casa. Entro nella macchina di Nicola con le scarpe in mano e anche le chiavi di casa. Metto le chiavi in tasca e mi metto le scarpe mentre Nicola guida per andare a scuola. Wualà. Finito. Ma adesso... in questo silenzio imbarazzante... chi parlerà per primo dei baci di prima?

"Appena torniamo finiamo quello che abbiamo incominciato. Intesi?"

Mi dice. Arrossisco e guardo fuori dalla finestra ricordandomi dei baci di prima. CAZZO SVENGO.

"V-va bene"

Dico balbettando. Lui ridacchia e mi strofina i capelli.

"Domanda. Ma in che classe sei?"

Mi chiede. Sposto il mio sguardo su di lui. In che classe sono? Ah!

"5A. Tu?"

Gli chiedo oramai curioso. Lui parcheggia davanti alla scuola.

"Serio? Pure io"

Dice sorridendo. Possibile che non lo abbia mai notato? Strano. Esco dalla macchina e sento delle ragazze bisbigliare mentre mi guardano.

"Mi sento leggermente osservato"

Gli faccio notare. Lui mi guarda e ride.

Tante Piccole Coincidenze- FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora