Mary Jerau, è la sorella dell'agente del FBI Jennifer Jerau.
Mary, dopo essere andata a Quantico per fare una sorpresa alla sorella per il suo trentesimo compleanno, viene rapita da uno psicopatico.
La sorella e tutta la squadra, faranno di tutto pe...
L'indomani mattina, mi svegliai verso le nove del mattino, mi vestii velocemente, indossando una tuta rosa chiaro ed andai in cucina, dove trovai la mia complice Emily, che si stava già versando del caffè caldo nella tazza.
<<Buongiorno...>>
Sussurrò lei.
<<Buongiorno...>>
Mi avvicinai a lei.
<<...Mia sorella dorme?>>
<<Come un angioletto... Ah, Mary ho un grande favore da chiederti...>>
<<Dimmi tutto>>
Riempì anche la mia tazza con del caffè, e ci aggiunse il latte, proprio come lo bevevo io.
<<...Tra dieci minuti arriva Hotch, potresti andare con lui a ritirare alcuni vestiti dalla lavanderia? Io devo passare in ufficio per sbrigare alcune cose e poi ritorno qui e devo tenere occupata JJ>>
Ebbi un colpo al cuore.
<<...Certo Emily...>>
Sorrise in modo malizioso, lo natai e la guardai nuovamente, mentre lei iniziò a spesseggiare la sua bevanda.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
<<...Conosco quel sorrisetto...>>
Rise.
<<...Non sto tramando nulla, ho solo notato che tu e Hotch siete un'ottima coppia di lavoro>>
Mi fece l'occhiolino. Sorseggiai il mio, ma dopo qualche secondo, mi bloccai di colpo e guardai mia cognata.
<<...Ha proposito di coppia... Hai ricevuto più notizie da Penelope, riguardo Nate?!>>
Si portò una mano sulla testa.
<<Ancora no tesoro, oggi le richiedo e ti faccio sapere più tardi...>>
Bevvi tutta la mia bevanda.
<<Vado a sbrigarmi...>>
Annuì e sorrise ancora una volta maliziosamente, ma questa volta feci finta di nulla.
Andai in bagno, lavai i denti e la faccia e attaccai i capelli in una morbida coda. Sentii il suonare vibrare dalla tasca destra, lo afferrai e lessi sconosciuto, ma acetai la chiamata, e risposi un po' titubante.
<<Pronto?>>
Era Hotch.
<<Mary? Buongiorno, sono io Aaron. Ascolta io sono già qui fuori, quando sei pronta esci>>
