Finalmente arrivati al areoporto di Londra. Fuori era ancora buio come la pace ma l'aeroporto poteva illuminare 5 isolati. Presi le mie valige e senza aspettare mia madre mi recai all'interno, non era molto affollato, forse perché erano le 4:30 del mattino.
«Quindi, potrei sapere a che ora è il volo?» chiesi con aria seccata vedendo arrivare mia madre «Alle 6:00» la guardo incredula, non ci voglio credere... E cosa avrei fatto in tutto quel tempo ad aspettare? «Ma... Ma SEI SERIA!? mi hai fatta alzare alle 3 per un volo delle 6? ma che problemi hai?!» riposi alterata, non potevo crederci. «se ti avessi detto tutto non ti saresti mai alzata, ora finiscila di urlare. Vado a fare il check-in e controllare tutto, boh fatti un giro.» sbuffai, gli lasciai i documenti e iniziai a camminare senza una meta.
Sicuramente l'aeroporto era bello grande, ma a quest'ora la maggior parte delle cose erano chiuse. Però devo dire che c'è qualcosa di magico negli aeroporti, forse lo dico perché non ci sono mai stata.. Oh.. aspetta, questo vuol dire che salirò per la prima volta su un aereo?!!! L'ansia inizio a prenderei il possesso di me e iniziai ad agitarmi. Non ho mai preso un aereo e le altezze non mi piacevano, come avrei fatto?? Iniziai a fare avanti e indietro finché non mi scontro contro qualcosa di duro.
«ahi..» qualsiasi persona fosse era disumano, chi cazzo aveva una schiena cosi allenata. «Tutto bene signorina?» Mi disse il ragazzo girandosi «Oh.. beh si, la prossima volta non stare fermo in mezzo all'aereoporto, grazie!» sputai in tono acido guardandolo negli occhi.. Cazzo era davvero un bel ragazzo.. Alto, occhi color miele e capelli marroncini e ricci, labbra carnose e un fisico davvero wow..
«Si, ha ragione mi scusi» mi disse freddamente per poi sparire.. Che strano tipo, sicuramente non mi dimenticherò mai del suo aspetto, aveva uno strano accento però cioè non era di qui, sicuramente.
Magari era in vacanza, infondo è agosto tra un po' tutti tornano dalle vacanze, chissà per dove è diretto.. Ma aspetta, perché mo faccio tutte queste domande? Sbuffai e andai alla ricerca si mia madre, non la trovavo da nessuna parte, mi stava per venire una crisi e allora urlai in mezzo alla gente, beh mi calmava.Non mi importava se la gente mi guardava.
«Signorina tutto bene?» si avvicino un uomo molto affascinante.
Chiunque sia la moglie cazzo, era fortinata. «Si.. Mi scusi, non trovo più mia madre. Aveva detto che era al check-in ma è sparita» dissi senza far vedere la mia ansia, ma salla voce tremante era difficile.
Trovo davvero complicato parlare con sconosciuti. «Oh tesoro, tranquillo sono sicuro che la troveremo, Peter! Vieni qui un momento aiutami con questa ragazza» intuii che stesse chiamando suo figlio, ha una voce famigliare il padre, cioè questo accetto l'ho gia sentito..
«Cosa c'è pa'?» disse il ragazzo per poi guardarmi «Ancora tu?!» disse guardandomi freddamente. Miss simpatia è questo.. ottimo «Vedo che già vi conoscete, ottimo. Vado un attimo a parlare con qualche addetto, per sentire se hanno visto sua madre la potresti controllare per favore? Non voglio che si perda.»
Gli disse, per poi dirgli qualcosa all'orecchio. Sicuramente che sono fuori di testa. Mi guardai le vans consumate e girai i pollici «Come fa una ragazza grande e grossa a perdere la mammina» mi disse il ragazzo dagli occhi magici.
«Non sono grossa, e poi è lei che mi ha detto di farmi un giro.» sbuffai sendendomi su una sedia.
Vidi dietro di lui mia mamma che correva piangendo, ma che cazzo?!«ommioddio sol! pensavo fossi scappata, dio mio! non farlo mai più» mi disse mia mamma in lacrime.
«Ok ok.. Mamma può bastare, mi hai detto tu di farmi un giro..» risposi un po' dubbiosa. Lei di conseguenza mi abbracciò ancora e ringrazio il padre di questo ragazzo un po' antipatico. Iniziò a parlare con lui e sorpresa? anche loro prendono il volo per il Canada! E quindi hanno deciso di partire tutti insieme, che meraviglia... o merdaviglia..
Sbuffai e lo segui per prendere aereo, ero molto in ansia. Non l'avevo mai preso, le mie gambe tremavano e Peter mi guardò strano «Che vuoi?!» gli dissi guardandolo in cagnesco.
«Se hai paura basta dirlo bimba» mi disse facendomi l'occhiolino, ma crede di essere simpatico? lo ignorai e andai dietro a mia mamma, sperando che tutto questo finiva in fretta.
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Il giorno in cui ho imparato a sognare
RomanceSolay: è una ragazza molto riservata, timida e con un carattere molto difficile da gestire. Non ha amici, non riesce mai a socializzare con le persone. Vive da sola a Londra con sua mamma, suo papà andò via di casa per la centesima volta. Faceva sem...