7. send

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Shion attendeva in fondo ai gradini che davano accesso al grande edificio da cui ancora seguitavano a fuoriuscire studenti confusionari. L'albino studiava la folla alla ricerca di una sagoma in particolare, spazientandosi man a mano che il flusso umano andava a dimezzarsi, sinché divenne quasi nullo e di Inukashi non c'era ancora traccia.
Sbuffò stringendo i libri al petto, gli stessi che non aveva neppure lasciato perché utili sarebbero stati quel pomeriggio per offrire allo scomparso Inukashi ore del suo tempo in un ripasso di biologia. Forse era più sciocco lui, in quel momento, e sicuramente appariva ridicolo agli occhi dei passati che gli sfrecciavano accanto, smuovendo di poco la sua chioma biancastra sino a scoprire, in alcuni momenti, la bellezza della sua cicatrice rosata sotto l'occhio. Un imperfezione per lui e una forma d'arte per qualcun altro.

Dalle sue spalle comparve una sagoma che Shion non notò finché questa si fece ancor più vicina, allora un paio di labbra sfiorarono il suo orecchio da dietro e un caldo respiro si incontrò soavemente contro la sua candida pelle quando la sua coscienza venne risvegliata da un soffice "bhu".

Shion agì di impatto, voltandosi convinto di trovare il suo amico, trovando il petto di Nezumi all'altezza in cui avrebbe dovuto incontrare il volto di Inukashi. Aish, colpa della non indifferente diversità di altezza tra quest'ultimo e Nezumi.
Il volto di Shion si fece cupo quando i suoi occhi si sollevarono per incontrare il ghigno che a suo parere era tatuato sopra quei marcati lineamenti, ma che in quel momento mancava. Per qualche strana ragione Nezumi rivolse a Shion uno sguardo serio, e non vorrebbe osare ma... severo?

"Hai bisogno?", una parte di Shion stava per domandargli se ci fosse qualcosa che non andasse, e a giudicare dallo sguardo di Nezumi, la risposta sarebbe sicuramente stata positiva. Ma d'altro canto, a Shion, cosa mai poteva importargliene?

"Sei tu quello che sta tendendo il collo da almeno venti minuti, ti si è persino allungato, guarda.", gli fece notare con placidità Nezumi, sollevando un braccio per indicare proprio la sua gola, tuttavia avvicinandosi un po' troppo, finché a distaccarlo fu uno colpo di mano proprio dal più basso, che per qualche strana ragione, ora insisteva affinché Nezumi non lo toccasse, ridicolo. Ma Nezumi non considerò divertente il gesto.

Eppure abbassò il braccio dopo pochi secondi silenziosi.

"Sai Shion... inizi proprio a stancarmi di te!".

"Finalmente!".

"Il tuo atteggiamento comincia a darmi davvero sui nervi."

"Questo dovrebbe ferirmi?".

Nezumi infilò una mano all'interno della tasca del proprio giubbotto di pelle.

"E il sesso con te ha ormai raggiunto un livello piatto. Sì, insomma... noioso.".

Quando la sua mano tornò fuori, Shion notò che il maggiore aveva tirato fuori il suo telefono.

"Quindi è ora darci un taglio!", Shion dovrebbe essere felice, ma quelle parole lo fecero sentire tremendamente usato, il che, naturalmente, non fu bello.

"Solo... ho ancora le tue foto, che ormai non mi servono più.".

Gulp!

"Le cancellerai, Nezumi?!".

Shion aveva provato a mantenere il suo tono, ma un nodo in gola aveva spezzato a metà le sue parole, mettendo in risalto il suo naturale timore.

Nezumi si spostò dal telefono a Shion, lasciando annegare quest'ultimo nella profondità delle sue irridi tenebrose, trovando quello stato perso e disperato dell'altro proprio sui rossi filamenti sfumati che giacevano dietro quei suoi grandi occhi. Sollevò un angolo delle labbra quando incontrò quello sguardo ipnotico, perché certamente non aveva perso il suo fascino.

"È buffo che tu me lo chieda!".

"Nezumi!". Asserì Shion serrando la mascella.

"Pensi di meritarlo, Shion?".

"Ho fatto tutto quello che mi hai detto!".

"Io penso che non lo meriti.".

"Nezumi, ti prego...".

Fu la prima volta che il maggiore trovò un tono supplichevole da parte dell'altro, così sincero e profondo, accompagnato da luccichio dei suoi occhi, cosa che però trasmetteva più altro che compassione.

"Se mi conoscessi un minimo sapresti che con me queste cose non funzionano!".

Shion sollevò un braccio che scagliò contro il viso del maggiore a pugno stretto, non avendo resistito al tormento di colpirlo, sebbene cosciente della differenza di forza. Nezumi difatti afferrò subito il suo polso prima che questi riuscì anche solo a sfiorarlo e, con uno strappo, lo attirò a sé finché a separarli non vi fu proprio nulla, solo qualche centimetro tra i loro volti, sfiorati a vicenda dai loro respiri.

"Sento la puzza di quello lì, sulle tue labbra."

Puntualizzò Nezumi a denti stretti, dopo aver lanciato una vaga occhiataccia sopra quelle piccole cornici rosa. In quel momento il maggiore si era lasciato sfuggire l'evidente disprezzo che aveva provato alla svista del bacio tra Shion e Inukashi, qualcosa che l'albino aveva potuto cogliere con confusione. Perché sì, insomma, cos'era tutta quell'incoerenza?

"Allora Shion, sai dirmi dov'è quello sfigato del tuo amico?".

Shion cercò di tirarsi indietro ma la presa su di lui era talmente stretta che temeva gli avesse bloccato il flusso sanguigno.

"Nezumi, mi fai male".

"Allora non opporre resistenza!".

Il suo tono ora era proprio quello che Shion aveva odiato con tutto sé stesso, ma forse l'unico modo che Nezumi aveva per padroneggiarlo completamente. Il maggiore mostrò lo schermo del suo telefono al più basso, senza staccare da lui gli occhi, senza lasciarsi scappare alcun dettaglio sul suo volto che gradualmente diveniva pallido. Il tasto 'invio' era vicinissimo al pollice di Nezumi, un singolo movimento e Shion sarebbe andato sui social con un uomo ignoto. Tutti avrebbero smascherato le sue intimità, la sua lussuria e la spirale rosata che avvolgeva il suo busto. Era un dettaglio su quel corpicino che in pochi conoscevano, come i medici che l'avevano visitato e Nezumi che lo aveva denudato. Era un dettaglio di cui Shion si era sempre impegnato a mascherare, perché legato ad esso da un senso di intimità profondo. Ne era geloso, e se sarebbe finito sui social tutti avrebbero saputo di quel particolare percorso rosato che avvolgeva in un abbraccio il suo corpo pallido.

"Nezumi...".

"Sì, Shion?".

"Ti prego", ora gli occhi del minore tornarono sul compagno, così vicini lo supplicarono.

"Non ho capito bene!".

Shion si morse l'interno guancia sino a sentire il sapore del sangue. Il suo corpo era assoggettato da piccoli spasmi, mentre il suo cuore batteva ormai in maniera irregolare, troppo veloce da contarne i battiti. Non seppe con quali altre parole supplicare, ma un modo, d'altronde, lo aveva ancora.

Shion spostò lo sguardo sulle labbra di Nezumi, mentre quest'ultimo si godeva dell'attenzione che quegli occhi gli davano, essendo rara come cosa, come la prima volta che Shion si mosse per baciare quelle stesse labbra e lo fece vigorosamente, quasi avesse avuto bisogno di quel contatto, di quella vicinanza. Nel bacio, nella danza tra le loro lingue, nel miscuglio delle loro salive, Nezumi trovò la disperazione a contrastare il desiderio, tanto che rispose ad essa con un morso che esercitò sul labbro inferiore del più piccolo, quasi volesse rispondergli così e fu così forte da crepare la sua pelle sino al sangue. Eppure Shion non si mosse, si lasciò violare l'animo anche con quella piccolezza, finché la breve distanza tornò ad opporsi tra loro, lasciandogli solo un filo di saliva ad unirli.

"Sei proprio noioso, Shion!", esclamò in seguito ad innumerevoli secondi silenziosi, tempo in cui l'ansia si era amplificata nel corpo del minore, ma ogni sua forma esplose proprio nel momento successivo, proprio quando, sotto i suoi occhi innocenti, Nezumi fece pressione con il pollice sul tasto 'invio'.

*che dire... ogni tanto cerco disperatamente 5 minuti per questi due quando ne sento la mancanza;;

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 27, 2023 ⏰

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