TERZA TRACCIA

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Ci ho messo un bel pò di tempo per trovare un'idea abbordabile e non troppo pacchiana...perciò emh...niente spero la storia vi piaccia ^-^'

Polvere.

Plovere, polvere e solo polvere.

-Dannazione!- urlo sbattendo un pugno contro un vecchio e sgangherato tavolo vicino a me, che crolla sotto la pressione del mio guanto ferrato.

-Pazienza fratello mio, prima o poi avrai ciò che cerchi!-

Quelle parole mi mandano su di giri, la rabbia mi pervade completamente, privandomi di ogni altra emozione.

-Ma che cavolo dici;  quante biblioteche e anagrafi del vecchio mondo abbiamo controllato?!-urlo in faccia al mio compare, puntando il mio indice alle sue spalle-Eh? ...quante, avanti dimmelo, lo so che tieni il conto!-

Abbassa la testa fino a che il suo mento non tocca il petto, coperto da un panno in pregiata stoffa cremisi.

- Più di un centinaio oramai- risponde sottovoce, come se avesse paura di un mio istinto omicida

-Esatto! Più di un centinaio di biblioteche del Vecchio Mondo!
Senza poi contare un altro centinaio di anagrafi! 
E ancora niente!!-

Urlo sempre più forte e sempre con più rabbia.
Pochi minuti mi bastano per capire di aver sbagliato, ma il mio impeto e il mio davero troppo eccessivo orgoglio, mi impediscono di scusarmi, pronunciando poche parole, giusto quelle che servono a cambiar discorso.
-Almeno te lo ricordi ancora il tuo nome, io ho perso tutto- dico vedendo il suo viso illuminarsi per il mio positivo cambio di umore.

-Sì fratello, ma non la speranza; avanti non possiamo fermarci quì, Ostregoth è solo un passo dietro a noi-

Annuisco flebilmente, avviandomi verso quella che una volta era l'uscita dalla biblioteca.

Fuori da quella piccola porticina, si apre lo stesso, orribile spettacolo che mi aveva accolto poche ore prima...un inferno.

Case diroccate, piene di polvere e calcinacci, i carretti per strada ridotti ai minimi termini, un pò per il tempo passato sotto il cielo impietoso di anni e anni, e un pò per gli antichi incendi che hanno ridotto il legno a qualcosa di molto simile al carbone.

Eccola quì, una delle tante città del Vecchio Mondo, o dell' Antico Impero, o meglio chiamato da tutti i superstiti...Arantas il Regno dei Cieli.

Qualche decina di anni fa, questo enorme impero si estendeva per interi continenti; le sue città erano fiorenti, le sue strade piene di vita e di odori.
Nessuno pativa la fame a quei tempi e nessuno aveva paura di morire da un momento all' altro.

Poi arrivò lui.

C'è chi lo chiama l'Oscuro  Redentore, chi il Mietitore dei Re, ma per me e mio fratello è semplicemente Ostregoth.

Nessuno sa da dove venga o da chi (o cosa) sia nato, si sa solo che qualche decina di anni fa, appunto, in una delle città più lontane dalla capitale, apparve questo essere incappucciato, completamente nero;  quei pochi sopravvissuti raccontarono che sotto quel cappuccio vi era un muso deforme, riconducibile con un pò di fantasia a quello di un lupo, con i denti sporchi di sangue raggrumato e digrignanti.

Quel giorno solo in cinque, in una città di più di un milione, guardie comprese, sopravvivettero alla decimazione.

L'impero attuò subito campagne militari e battute di caccia per esiliare, o possibilmente uccidere, quell'essere.

Ma lui non si fece più trovare, per quasi due mesi.

Sparì sia dal vocio delle strade che dall'opinione pubblica.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 07, 2015 ⏰

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