Era mattina, ciò stava ad indicare l'inizio di un nuovo giorno per Nari, la mora apri gli occhi e guardò fuori la finestra della sua stanza per osservare se fosse effettivamente giorno o la sua sveglia non gli avesse giocato un'altro brutto scherzo cosa che era accaduta svariate volte poichè aveva sbagliato l'impostazione dell'ora diverse volte prima di andare a dormire.
Fortunatamente stavolta non si era sbagliata ma con sempre poca voglia lasciò il proprio letto er iniziò a prepararsi per l'ultima stancante giornata di lavoro. Ultima perchè dal giorno dopo la sua carriera da cameriera nei bar americani sarebbe finita siccome sarebbe tornata a seoul. Aveva lavorato sodo per ben quattro anni facendo molti lavoretti che le avevano permesso di racimolare qualcosa per tornare in città e magari comprarsi un appartamento tutto suo senza fare affidamento su sua madre che da ben due anni era andata ad abitare a deagu dal suo nuovo compagno.
I suoi genitori si erano separati da un be po' di anni ma non avevano lasciato il tetto coniugale poi8chè non volevano che la ragazza avesse problemi dovuti alla separazione ma all'età di dodici anni suo padre lasciò la madre della piccola trasferendosi a busan per lavoro e successivamente in america per una promozione che diede ottimi risultati da permettersi una villa con tanti comfort ideale per mettere su una famiglia o offrire una stabilita economica per sua figlia, cosa che fece.
«tesoro sei pronta , tuo padre ed io ti stiamo aspettando per le colazione» irruppe improvvisamente la nuova moglie di suo padre con un sorriso sgargiante, un vestitino panna che usava come pigiama ma fasciava perfettamente le sue forme e i capelli biondi mossi sulle spalle perfettamente ordinata. Nari si girò verso di lei mentre con la penna per l'eyeliner cercava di aggiustarsi un po' le condizioni del viso. «arrivo subito ,ho quasi finito.. cinque minuti e sono giù» rispose alla donna tornando poi allo specchio per sistemarsi il leggero trucco mentre l'altra scese al piano di sotto per avvisare suo padre. Finito di prepararsi indossò un paio di anfibi neri che sotto un paio di cargo beige e un toppino a maniche corte nero risaltarono meglio il colore nei suoi capelli mori che rivelavano un bel biondo cenere visibile ogni qualvolta la ragazza sistemava i capelli o li spostava semplicemente, prese il telefono, chiavi e la borsa con il resto delle cose uscendo cosi dalla stanza scavalcando-con molta fatica- la miriade di scatole contenenti tutta la roba che avrebbe portato con lei in corea.
Appena arrivò al piano di sotto suo padre e la sua compagna erano gia li pronti per fare colazione, l'orologio ticchettava le 7:30 del mattino e tra mezzora doveva essere a lavoro e non voleva fare tardi, anche perchè quel giorno, avrebbe ricevuto la paga e qualche extra in più per l'ottimo lavoro svolto negli ulti anni. Si sedette a tavola e con calma mangiò la sua brioche ripiena gustandosi l'ultima colazione in compagnia di suo padre e della sua compagna prima che partisse. «a che ora hai l'aereo Nari?» domandò suo padre soffiando piano sulla tazza di caffè bollente «verso le due e mezza, ho preso mezza giornata oggi cosi posso finire di preparare le ultime cose e caricare le scatole per andare in aereoporto» rispose pulendosi le labbra dalle dolci briciole della brioche bevendo nel mentre un po' di succo..
«tesoro.. io e tuo padre prima che tu vada a lavoro abbiamo una cosa per te..» disse la donna prendendo una scatolina chiusa da un fiocchetto, la giovane prese tra le mani il piccolo contenitore guardando prima la donna, che le stava sorridendo teneramente, e suo padre che nel frattempo stava assaporando il caffè non più bollente. Era confusa ma decide di togliersi la curiosità e all'interno della scatola vi trovò una catenina con appeso un ciondolo: una piccola clessidra. Guardò quel piccolo oggetto tra le sue mani guardando poi la donna ancora più confusa. Cosa stava a significare?
«una clessidra?.. che significa?» chiese finalmente dando voce hai propri pensieri facendo cosi sorridere la donna come se non avesse aspettato altro che quella domanda. «la clessidra indica il tempo trascorso.. un tempo che allo scorrere della sabbia passa e non si ferma, ovviamente non ce ne accorgiamo e diamo un minuto per scontato..» disse la donna facendo una breve pausa «ma in realtà non e così e ovviamente ce ne accorgiamo quando la sabbia finisce facendoci ragionare e arrivare alla conclusione che forse quel tempo speso per fare una cosa o passato con una persona, sia inutile..» disse la donna facendo alzare un sopracciglio alla ragazza non capendo dove volesse arrivare a parare.
STAI LEGGENDO
𝐣𝐮𝐬𝐭 𝐚 𝐝𝐫𝐞𝐚𝐦 | 𝒋𝒆𝒐𝒏 𝒋𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌❀
FanfictionKim nari, ragazza ventenne dalle origini Asioamericane ritorna a Seoul dopo ben 4 anni,poiché a quei tempi aveva dovuto lasciare seoul,la sua città natale,per andare da suo padre in America a causa delle condizioni economiche di sua madre lasciandos...