Capitolo 1. Bianca come la neve

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Bianca come la neve lei è, un bianco sublime e celestiale. Il colore dell'ebano si sposa perfettamente con i suoi boccoli lunghi e maestosi. Le sue labbra, rosse come il sangue, un rosso puro e sacro.

Lei è Biancaneve, la regina di un piccolo paese della Germania. Sono passati dieci anni dalla morte della sua matrigna, la regina cattiva. Ora è lei che regna, sposata con il re Florian, apparentemente, forse, felici e contenti nel loro castello.

Sono appena le cinque del mattino, Biancaneve è desta
da molto tempo, lei ama contemplare il sorgere del sole al mattino, soprattutto quando il profumo dei fiori  le provocano un'eccitazione mentale, una sorta di estasi divina che lei tanto ama.
Florian dorme ancora, le uniche persone sveglie sono le guardie e la servitù mentre il popolo sembra ancora avvolto in un lenzuolo onirico.
Nel regno non è conosciuta per il titolo, ma per la sua leggendaria bellezza. Biancaneve, ormai cresciuta, possiede una bellezza angelica, quasi divina, talmente bella da fare invidia alle ninfe.
Ella apprezza tanto la sua beltà, Sin da ragazzina, umiliata dalla Regina, non riusciva a percepire quanto fosse bella e amata da tutto il reame... Mentre ora è apprezzata da tutti, quasi venerata. La fanciulla ricorda bene la vanità contorta della regina e teme di diventare come lei.
Rientra in stanza, afferra il suo diario e inizia a scrivere:

25 maggio
"Il sogno di stanotte è stato lo stesso di ieri, quel volto... impossibile da dimenticare. Io non sono come lei, non voglio aver a che fare con lo specchio magico, ma ahimè, è come se percepissi un flusso di energia da parte sua. Il servo rinchiuso nello specchio mi chiama, ogni notte la sua voce diventa sempre più rauca e spaventosa. Non ho detto nulla a Florian, non deve sapere che lo specchio è ancora attivo.
Dovrei consultarlo? Perché mi chiama? E soprattutto perché il volto di quella vecchia megera infesta i miei sogni di notte?
Inizio a dubitare di tutto oramai, ho paura perfino di mio marito, ho paura della mia bellezza, e non capisco perché la gente mi veneri come se fossi una dea.
Forse lo specchio potrebbe aiutarmi in qualche modo?
Sono stanca, ultimamente mi sento priva di linfa vitale, lo specchio non smette di affascinarmi con la sua dolce voce. Forse dovrei consultarlo, e sono certa che non dirò nulla a Florian, la servitù non saprà niente... solo io e lo specchio".

Chiude il diario e lo deposita su un piccolo tavolino di legno, un legno scurissimo, quasi nero come i capelli della giovane Regina.
Biancaneve vorrebbe conoscere l'arcano segreto che si cela dietro la figura di quella vecchia lastra di vetro, lo specchio l'ha sempre sedotta nei sogni. Biancaneve sognava di essere circondata dal popolo intero, era riverita da tutti come una vera e propria divinità. Nel sogno si sentiva diversa, più sinistra, lo specchio era onnipresente in ogni immagine e la regina soggiogata dal suo immenso potere. Il sogno terminava con il sacrificio per la regina, ovvero il re Florian. Il marito veniva ucciso a brandelli per la più bella del reame, sua sposa, la regina Biancaneve.

Per quanto fossero crudi e disgustosi, Biancaneve ne era affascinata. Di solito il sogno cambiava, le immagini a volte erano sfocate, ma terminava sempre allo stesso modo, con il sacrificio di suo marito.

Il re Florian era sempre in battaglia, lasciava spesso la corte e tornava dopo mesi. Biancaneve, in cuor suo, era ben consapevole di aver perso l'amore nei suoi confronti. Dopo i primi anni di nozze, Florian smise di amare la propria sposa e utilizzava il proprio tempo per cose mondane, per feste sfrenate nel palazzo e battaglie. E così i due smisero di amarsi, Biancaneve si sentiva confortata solo dal mondo onirico che ogni notte era pronto ad accoglierla, ma erano pur sempre dei sogni... per quanto fossero inquietanti.

Dal Diario di Biancaneve, 26 maggio
"Devo ringraziare il cielo per non aver sognato nulla di spaventoso... ma la cosa mi angoscia. Sono mesi ormai che il mio cuore è lacerato da incubi mostruosi, e allo stesso tempo così realistici da sembrare veri".

-più tardi
Mi trovo nel giardino reale del palazzo, qui i fiori sono rigogliosi e le piante lussureggianti. Il castello sembra essere avvolto da una cupola grigia piena di rancore e odio, mi sa che questo luogo è ancora ricco di sfaccettature e di fantasmi del passato da parte della mia matrigna.
Qui il giardino è florido, un luogo dove posso stare tranquilla e al riparo da quella voce ambigua dello specchio.
Florian è partito per l'ennesima volta, impegnato come al solito nelle sue battaglie.
La solitudine qui a corte è lacerante, ho bisogno di parlare con qualcuno che possa realmente aiutarmi.
Nessuno qui nel regno sa dello specchio, deve rimanere un segreto perché potrebbe diventare un pericolo... come purtroppo è successo già in passato.

Rientrata a palazzo, Biancaneve va a recarsi nella biblioteca reale del castello, dove di tanto in tanto, passa interi pomeriggi con la sua amica, la Regina Belle. Belle è una regina di un regno situato in Francia. Le due si conoscono da tempo immemore e di solito Biancaneve invita l'amica e il re Adam a soggiornare nella reggia.
Ora Biancaneve, intenzionata a distrarsi dal fardello mentale che le impedisce di prendere decisioni razionali, è impegnata a leggere uno dei suoi libri preferiti: "Il Don Chisciotte Della Mancia". Ma guarda i gentili voleri del destino: non era altro che il libro preferito della matrigna Grimilde.

Dal diario di Biancaneve, 29 maggio
"Un bellissimo pennuto ho sognato stanotte, era un pavone, uno splendido pavone nero. Ero da sola, in una sala del castello a me aliena, il pavone mi faceva da guida. Non so quali fossero le vere intenzioni di quel pennuto, ma ahimè, rimane pur sempre un sogno... e i sogni giocano brutti scherzi.
Comunque sia, non ho mai incontrato un pavone nero in tutta la mia vita, di solito sono bianchi oppure verdi,  ma rimane pur sempre un sogno per quanto fosse vivido nella mia mente.
Il pavone non smetteva di paupulare, quel verso mi provocava una forte emicrania...
Nel sogno ricordo anche un cigno, un bellissimo cigno di un bianco latte, quasi trasparente.
Il pennuto emanava luce ovunque, era davvero divino, la sua luce illuminava l'intera stanza. Ed ecco qui la tragedia... ricordo con chiarezza  il cigno uccidere il pavone davanti ai miei occhi, inzuppando di sangue i miei piedi scalzi.
Un sogno abbastanza diverso dai soliti, ma pur sempre crudo e sanguinario
Perché il cigno ha ucciso il pavone nero?
Ah, l'idea di consultare lo specchio mi consuma solo al pensiero, ne ho bisogno, ma tutto ha un prezzo... Ho paura".

Per ora l'idea di consultare lo specchio magico per Biancaneve non sembrava una buona idea, l'unica sua fonte di conoscenza e sapere sono i libri: la biblioteca reale del castello
Forse per lei era arrivato il momento di porre fine alle sue sofferenze, era esausta e sembrava prosciugata da qualsiasi energia vitale... lo specchio la chiamava a suo piacimento.
Dopo svariate ore in biblioteca e, dopo aver consultato una miriade di libri sulla mitologia greca, la giovane fanciulla si rese conto che la figura del cigno è strettamente collegata alla Dea Afrodite.
I cigni, come i passeri e le colombe, sono gli animali sacri della Dea.
Un'illuminazione per Biancaneve! Ora qualcosa avevo senso per lei. Il cigno, in qualche modo, poteva rappresentare la Dea.
Ma per il pavone?
Ma certo! Il pavone simboleggia la vanità, l'arroganza e le disgrazie. Per la giovane fanciulla, il pavone poteva rappresentare la sua matrigna, la regina Grimilde.
Infatti, il suo trono era a forma di pavone!

Dal diario di Biancaneve
"Magari sono soltanto dei miseri sogni. Lo stress, l'amore finito tra me e Florian, sono loro i responsabili di questi incubi cruenti. La regina è morta da anni, ora ho una nuova vita, un regno da governare e un popolo da sostenere. Sono una regina e non posso concentrarmi su "queste cose"... anche se ogni notte sogno sempre le stesse e identiche cose.
Sarebbe meglio non pensarci. Se solo Cenerentola fosse qui con me, la mia amata e fedele amica. Potrebbe aiutarmi in qualche modo, oppure Aurora, la mia cara e dolce "bella addormentata".
...
Forse è arrivato il momento di consultare lo specchio,
sono stufa di questi sogni orrendi!"

Primo capitolo terminato.
Spero che vi sia piaciuto :)
Vi ricordo che è solo una fanfiction
con lo scopo di intrattenere e nulla di più.

A presto (credo) il secondo capitolo.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 25, 2023 ⏰

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