Prologo

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"A volte la vita non è tutta a rose e fiori"

Questa è la frase che mi ripeto spesso. Sono Ally Gray, ho diciotto anni e vivo in un piccolo paesino nei pressi di Londra.
Se devo essere del tutto sincera, odio la mia vita.
O meglio, una persona, lasciatemi spiegare. Partiamo dicendo quelle poche cose positive che la mia vita comprende. Una di queste è mia madre.
Mia madre è la donna più dolce del mondo, disponibile, amorevole, attenta, mi è sempre stata accanto nei momenti difficili..mentre mio padre, beh, lui ci maltratta. Mi impedì di continuare gli studi, per paura che le sue violenze venissero scoperte, visto che, i professori, gli chiesero spesso il perché dei miei numerosi lividi e segni rossastri, presenti sulle braccia.
Ha iniziato prima a picchiare me, e poi, non contento, iniziò pure con mia madre, ma non uno schiaffo e via, lui aveva delle "tattiche migliori" che non starò qui a descrivervi, perché al sol pensiero il mio corpo viene percorso da frequenti brividi.
È sempre stato molto violento ed io e mia madre, una volta raggiunto il culmine della sopportazione, abbiamo deciso di denunciarlo, per poi partire alla volta di Londra, la città più bella del mondo a parer mio.

Questa è la mia storia.
Non è una bella storia.
Non è la vita che una diciottenne dovrebbe avere quella che sto per raccontarvi.
Vorrei uscire, divertirmi, studiare e, chissà, magari avere anche un ragazzo.
Ma chi potrebbe mai stare con me?
Sono bassa, ho gli occhi di un insignificante color nocciola, i capelli sono rossi, le labbra sottilissime e, sul mio viso, c'è la presenza di tantissime ed odiose lentiggini, soprattutto su guance e naso.
Sono un disastro.
Il disastro più disastroso del mondo.

Cupcake || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora