Giorno 14

119 23 1
                                    

Oggi Ian e i suoi amici, mi hanno chiuso nel bagno e mi hanno picchiato. Il tutto solo perché Ian pensa che le sto rubando la sua ex, Rose.

Ha detto che non sono altro che uno sfigato, uno scarafaggio, una nullità e che non devo starle attorno.

Mi ha minacciato nel vero senso della parola. Ma io non ci sto, non gliela darò vinta.

Io posso stare con chi voglio, non è lui a decidere.

Mia madre quando sono tornato a casa, si è spaventata a morte. avevo un aspetto orribile. Pieno di lividi, botte e sangue. Mi ha medicato e mi ha chiesto cosa fosse successo.

Non ho risposto.

Non avevo il coraggio di dirle la verità, così le ho detto che ero caduto dalle scale finendo sul marciapiede.

Suicidarsi sarebbe la via più facile. Niente più dolore, niente più infelicità, niente bulli, niente offese, niente pugni, più nessun problema. Non dovrei più preoccuparmi degli altri. Niente più tagli, cicatrici. Non dovrei più fare finta di essere felice e dover tirare su di morale quei pochi amici che ho, due, facendoli felici.

Mi preoccupo più degli altri che di me stesso.

Sto male e nessuno se ne accorge.

Mai nessuno che mi chieda come sto. Perché io non sto bene.

Io sto male. ho bisogno di aiuto.

Do agli altri ciò di cui avrei più bisogno per me stesso, ma mai qualcuno che lo faccia per me.

Ma nonostante ciò, io non voglio suicidarmi.

Voglio fargli vedere, che loro non mi fanno paura.

Rimarrò in vita, solo per far un dispiacere a loro, solo per fargli vedere che loro non mi riusciranno mai ad abbattere, perché ogni volta che lo faranno, io mi rialzerò, come un grande guerriero sa fare.

Forget The Pain [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora