Red rose

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𝑻𝒉𝒆 𝒈𝒂𝒎𝒆 𝒐𝒇 𝒍𝒊𝒇𝒆 𝒊𝒔 𝒉𝒂𝒓𝒅 𝒕𝒐 𝒑𝒍𝒂𝒚
𝑰'𝒎 𝒈𝒐𝒏𝒏𝒂 𝒍𝒐𝒔𝒆 𝒊𝒕 𝒂𝒏𝒚𝒘𝒂𝒚
-𝑺𝒖𝒊𝒄𝒊𝒅𝒆 𝒊𝒔 𝑷𝒂𝒊𝒏𝒍𝒆𝒔𝒔 (𝑱𝒐𝒉𝒏𝒏𝒚 𝑴𝒂𝒏𝒅𝒆𝒍)
               

Dopo quel brutto "incidente" Billy non mi parlò per mesi, non disse nulla alla polizia e neanche Heather, noi 3 eravamo gli unici a sapere la verità.
Agli altri Billy aveva raccontato solo di un tradimento e le ferite alla testa furono di un aggressore che però non fu mai scoperto.

E poi arrivò quel giorno.

Il giorno in cui Billy mi scrisse una lettera.

L'unica lettera che non avrei mai voluto ricevere.

"Cara Mal,
è da mesi ormai che non ci parliamo, ti voglio dire solo che mi dispiace davvero tanto per ciò che ho fatto, e me ne pento molto.

So che ho sbagliato, so di averti ferita e di Heather non mi interessa più, anzi non mi è mai interessato, ma sia come sono fatto...A volte non sono io a controllare me stesso.

Per questo ho fatto ciò che ho fatto.
Non ti creerò più problemi Mal, non li creerò più a nessuno perché io me ne andrò una volta per tutte da questo mondo.

Ti amo

-Billy

"Cazzo"
"Cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo" pensai
Finì di leggere la lettera e all'ultima frase scoppiai in un pianto contenente ogni emozione negativa.

Rabbia, Tristezza, Disgusto, Paura, Disprezzo...

Nella busta però non c'era solo una lettera, ma anche una rosa rossa. E Billy era l'unico a sapere quanto io amassi le rose rosse.

Eravamo al nostro primo incontro, proprio dal fioraio, io dovevo prendere dei fiori per il funerale di mia nonna, mentre lui era stato incaricato dal padre di prendere dei bei fiori per la prima cena nella nuova casa.

Mi vide lì a scegliere i fiori perfetti e si avvicinò a me.

"Perché una ragazza così bella ha un'espressione così triste?" "Sono Billy comunque"
"Beh questa ragazza ha un'espressione così triste perché deve scegliere i fiori perfetti per il funerale di sua nonna" risposi con un pizzico di malinconia
"Oh mi dispiace davvero tanto..."
"Melanie" "Ma preferisco Mal"
"Mi dispiace Mal" "Quali sono i tuoi fiori preferiti?"
"Le rose rosse"
"Beh grazie a te Mal ho appena trovato i fiori perfetti per questa sera" "Delle belle rose rosse"
"Oh sono onorata" "Se posso chiedere a cosa ci sarebbe questa sera"
"Dato che ci siamo appena trasferiti in città mio padre vuole fare una cena tutti insieme e mi ha obbligato a comprare dei fiori per l'occasione" "Però io odio questa famiglia"
"Mi dispiace Billy, anche la mia non è delle migliori ma per fortuna ho mia madre"
"Mia madre è morta"

Mi paralizzai appena quella frase uscii dalle sue labbra, non capivo come facesse a dirlo con così tanta leggerezza e disinvoltura, era strano, se mia madre morisse non si come farei.
Certo dipende dal rapporto, età e tutto ma è pur sempre tua madre.

"Oh.." "Non pensavo che..." "Scusami"
"Perché ti scusi?"
"Beh magari ti ho ricordato la morte di tua madre"
"È successo molto tempo fa non mi va di parlarne"
"Si ti capisco"
"Comunque dovresti prenderle tu queste rose, per il funerale." Me le diede in mano, le aveva già pagate e il fioraio le aveva impacchettate perfettamente.
"Controllale prima di andare"

Sussurrò prima di andare dall'altro lato del negozio per prendere delle altre rose rosse e portarle al bancone.

Nel mentre io uscii dal negozio. Appena arrivata a casa controllai le rose e dentro trovai un bigliettino con su scritto il suo indirizzo immagino e una data con un orario.

"ti aspetterò sulla porta mon amour"


Andai a casa sua e mi salutò con un bacio sulla guancia. A casa sua non c'era nessuno e dopo un po' di tempo passato a scherzare mi raccontò della sua famiglia.

"Mia madre morì quando avevo 8/9 anni, non ho molti ricordi di lei, solo uno in particolare. Eravamo sulla spiaggia, lei aveva un bellissimo vestito bianco lungo e un cappello tipo di paglia.
Era bellissima, io stavo cavalcando le onde con la tavola da surf che mi aveva regalato lei.
Mi ricordo che la guardavo con occhi innamorati, lei mi disse che dovevamo tornare a casa altrimenti papà si sarebbe arrabbiato e io le chiesi di cavalcare un'ultima onda.
Voglio un sacco di bene a mia madre, nonostante sia morta io ancora vivo per lei, a volte ci parlo. So che può sembrare strano.

Mi ricordo che mio padre la picchiava ed io volevo difenderla ma venivo picchiato anche io da lui. Lei mi diceva che era tutto ok, che stava bene e che se la cava da sola. Mentre mio padre mi urlava di andare in camera mia minacciandomi che se avessi detto qualcosa a qualcuno mi avrebbe ucciso con le sue stesse mani."

Mi raccontò anche della sua sorellastra Maxine e della nuova compagna di suo padre.

Alla fine di tutto io avevo la pelle d'oca, stavo per scoppiare a piangere. Ero troppo empatica.
Neanche lo conoscevo eppure ero seduta sul suo letto mentre piangevo sulla sua spalla per il suo passato.

È stato in quel momento che ho capito di amarlo. quando lui mi prese il viso tra le mani, con una mi asciugò le lacrime e con voce calma disse "Tranquilla Mal, sto bene".
Ci furono vari secondi di silenzio nei quali i nostri volti si avvicinarono sempre di più e i nostri occhi facevano su e giù. Prima scendevano verso le labbra e poi risalivano per riprendere il contatto visivo.
Infine lui azzerò ogni distanza, ogni millimetro che ci separava unendo le nostre labbra in un bacio calmo e dolce. Era così bello e pieno d'amore ed empatia, che sembrava mi trasportasse lentamente verso il paradiso.

E precisamente lì, in quel momento, capii di amarlo.

SPAZIO AUTRICE:

ECCO IL SECONDO CAPITOLO MOLTO POCO ATTESO PERCHÉ LE MIE STORIE NON SE LE CAGA NESSUNO E BOH PER FHI LO LEGGERÀ SPERO CHE GLI PIACCIA E NULLA VI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO

-saretta 🐸

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 21, 2023 ⏰

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